a cura di Redazione Automobilismo - 06 November 2019

Fiat: la Panda e la 500 potrebbero sparire

I segmenti A e B, quello delle utilitarie per intenderci, potrebbe in futuro non suscitare più l’interesse del colosso italo-americo, fresco di partnership con il colosso PSA.

Bisogna purtroppo prenderne atto. Molti costruttori stanno abbandonando o lo hanno già fatto i segmenti A e B cioè quello delle utilitarie. Il motivo? Semplice, i bassi margini di guadagno e gli alti costi di sviluppo hanno reso poco profittevole la categoria delle citycar, portando a un drastico cambio di strategia da parte dei costruttori. Giusto per citare qualche esempio, vi basta pensare al Gruppo PSA che potrebbe non rinnovare l’accordo di collaborazione con la Toyota per lo sviluppo congiunto di C1, 108 e Aygo, ai Marchi come Ford e Opel che hanno da tempo abbandonato questa fascia di mercato o ancora a Brand come la Volkswagen che punterebbero a non abbandonare questo segmento ma a trasformare ogni modello delle categoria delle utilitarie in una versione totalmente elettrica.

Questione di guadagni e gusti

Poteva, secondo voi, mancare FCA all’interno di questa lunga schiera di costruttori automotive? Poteva il colosso italo-americano non adeguarsi agli inevitabili cambiamenti del mercato? Certo che no! Durante la relazione sui dati di bilancio del terzo trimestre 2019 la FCA ha annunciato uno storico cambio di strategia che porterà a spostare l’attenzione dal segmento delle utilitarie verso segmento maggiori, più in linea con i mutati gusti del pubblico e in grado allo stesso tempo di assicurarle margini di guadagno più elevati.

Addio a 500 e Panda?

In prima istanza verrà abbandonato il segmento A, quello caratterizzato da Fiat Panda e 500, per dare maggiore spazio al segmento B, quello nel quale faceva parte la Fiat Punto, così da combattere ad armi pari con “mostri sacri” come la Renault Clio e la Volkswagen Polo. La scelta che si para davati è ora però doppia: o i modelli del segmento A verranno definitivamente abbandonati oppure gli stessi verranno trasformati a tal punto (ingranditi e migliorati giusto per intenderci) da non renderli più riconoscibili all’interno di quel dato segmento. Con ogni probabilità quindi potremmo assistere a nuove Fiat Panda e 500, realizzate appositamente per il segmento B, oppure alla nascita di una degna erede della Fiat Punto, attualmente non presente all’interno della gamma di FCA.

Piattaforma comune

Sicuramente un ruolo fondamentale lo giocherà la buona riuscita o meno della fusione con il colosso PSA. La partnership, infatti, potrebbe agevolare non poco le future strategie del colosso italo-americano. Basti pensare alla condivisione di piattaforme, motorizzazioni e know-how tanto nei modelli termici quanto nei futuri modelli ibridi ed elettrici. Basti pensare alla piattaforma CMP delle nuove Opel Corsa e Peugeot 208 che potrebbe essere utilizzata dalla stessa FCA come base per i suoi futuri modelli in questa categoria con evidenti vantaggi in termini di tempistiche, costi per lo sviluppo e industriali.

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