a cura di Redazione Automobilismo - 09 August 2019

Formula Uno: il passaggio all’elettrico non avverrà prima di 20 anni

A dirlo è nientemeno che Remi Taffin, responsabile del progetto power unit della Renault, che ipotizza l’utilizzo dei carburanti in F1 per almeno altri 20 anni.

Servono prestazioni

In una intervista, rilasciata a Le Figaro, nientemeno che Remi Taffin, responsabile dei motori della Renault F1, ha espresso tutto il suo scetticismo per un futuro green all’interno del circus della Formula Uno o per lo meno non crede possa avvenire un cambiamento simile entro i prossimi 20 anni. “Ovviamente l’interesse comune è quello di rendere la F1 il più verde possibile, ma per ora l’obiettivo principale sono le prestazioni e al giorno d’oggi un’auto a propulsione elettrica rimane meno efficiente di quella con un motore a combustione”.

Carburanti ancora a lungo

Quindi, nonostante il forte e rapido successo della Formula E, in Formula Uno il passaggio a motorizzazioni elettriche o una forte crescita dei powertrain sempre più ibridi non avverrà così rapidamente cose si potrebbe pensare. “Penso che la F1 utilizzerà ancora la benzina tra 20 anni: il passaggio all’elettrico richiede tempo. Gli ingegneri troveranno la soluzione giusta per questo, ma ci vorranno diversi anni”. Niente rapido abbandono dei combustibili fossili quindi per lo meno nel Motorsport della massima categoria.

Maggiore peso e ricarica più lenta

Puntando, infatti, alla massima performance e alla prestazione sul giro secco, serve a tutti i costi una vettura leggera, efficiente e in grado di garantire il massimo della performance in qualsiasi momento. L’attuale livello tecnologico sia dal punto di vista elettriche che da quello ibrido ancora non consente tali caratteristiche. “Per essere veloce, un’auto deve essere leggera. Oggi l’ibrido è una soluzione ‘pesante’ soprattutto per via delle batterie, quindi l’obiettivo numero uno è quello di lavorare per alleggerire questa componente. Mentre sul fronte dell’elettrico a incidere sono anche le tempistiche di ricarica e l’autonomia concessa dagli attuali pacchi batteria”.

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