a cura di Redazione Automobilismo - 20 July 2019

Bollo auto: verrà abolito oppure no?

Dopo le ultime dichiarazioni del vicepremier Luigi Di Maio sarà finalmente la volta buona che gli italiani vedranno abolita una delle tasse più odiate e chiacchierate di tutti i tempi? Staremo a vedere…

Purtroppo della tassa automobilistica o bollo auto, che dir si voglia, e della sua abolizione se ne parla ormai da tempo memore. Ne parlò la prima volta l’allora candidato premier Silvio Berlusconi in chiusura di campagna elettorale alla vigilia delle elezioni del 2008, promettendo che entro metà legislatura avrebbe abolito la tanto “ignobile” tassa ma purtroppo non fu così. Nel 2013 fu la volta dell’allora candidato alla presidenza della Lombardia Roberto Maroni che alla vigilia delle elezioni regionali tornò alla carica promettendo l’abolizione della tassa se la Regione, nella partita con lo Stato, fosse riuscita a trattenere per sé più risorse. Proposta ribadita a ottobre 2017 alla vigilia del referendum sull’autonomia della Lombardia. Altri due casi in cui le tanto millantate promesse non hanno trovato attuazione.

Questione di fondi

Ma perché è così difficile abolire questa tassa? Il motivo è semplice ed è un po' simile a quello che spinge il Governo a non togliere realmente le accise dai carburanti. Entrambe le tasse, infatti, apportano nelle casse delle Regioni, la prima, e dello Stato, le seconde, un bel quantitativo di denaro. Si stima che il bollo auto garantisca alle Regioni oltre sei miliardi di euro all’anno, un miliardo dei quali alla sola Lombardia. Toglierlo definitivamente porterebbe a una voragine insostenibile nei conti delle Regioni, ormai abituate a incassare tale somma di denaro, che sarebbero costrette a dover riversare questa somma su altre imposte, aumentandole, oppure si vedrebbero costrette a dover tagliare i servizi e le prestazioni offerte.

Stato vs Regioni

L’argomento è tornato alla ribalta nelle ultime ore quando il vicepremier Luigi Di Maio, Ministro dello Sviluppo Economico, in un intervento ha espresso la sua idea di eliminare o alleggerire il bollo auto, compensando le mancate entrate grazie ai risparmi in seguito all’abbassamento dello spread fra titoli italiani e tedeschi. “Visto che lo spread si è abbassato, si potrebbe cominciare ad eliminare la tassa odiosa che è il bollo auto. Voglio trovare i soldi per permettere ai cittadini che acquistano un’auto, che mi auguro sempre più ecologica, che possa essere meno tassata”. L’idea non è male e farebbe felici la maggior parte degli italiani ma c’è qualche piccolo problema: lo spread incide sulle casse dello Stato mentre il bollo auto influisce sulle finanze delle Regioni. Lo Stato di conseguenza dovrebbe “girare” alle Regioni una parte del denaro risparmiato oppure potrebbe capitare una nuova corsa al rialzo dello spread, facendo venir meno le necessarie coperture finanziarie alla proposta del Ministro 5 Stelle.

Che sia la volta buona?

Non va però dimenticato che giusto qualche mese fa i giudici costituzionali hanno stabilito come le Regioni possono decidere senza alcun vincolo sulla tassa automobilistica a patto di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale. Le stesse possono quindi introdurre tutte le esenzioni che ritengono utili od opportune. Esenzioni che non significano in automatico abolizione della tanto odiata tassa ma che fanno ben sperare.

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