a cura di Redazione Automobilismo - 19 June 2019

Benzina VS diesel: chi la vince sul fronte dell'efficienza e dei costi?

E' ad oggi forse la domanda che più si pongono gli automobilisti quando scatta il momento di cambiare la propria auto usata con una nuova. Cosa conviene? Qual è la motorizzazione più efficiente ed ecologica?

Il dibattito è sempre più all'ordine del giorno: un pò per la forte demonizzazione delle motorizzazioni a gasolio attuata da molte amministrazioni, un pò per le sempre maggiori limitazioni alla circolazione e per le sempre più stringenti normative sulle emissioni in fase di omologazione e in parte per l'assottigliarsi del gap tecnologico tra le due motorizzazioni e del divario di prezzo alla colonnina di rifornimento.

Tecnicamente molto simili

Se, infatti, un tempo la scelta era molto più semplice e dettata semplicemente dal numero di chilometri percorsi annualmente, oggi invece tale decisione deve tenere in considerazione anche la tipologia di percorso affrontato, il diverso costo d'acquisto, il diverso costo di manutenzione, la diversa spesa a livello assicurativo e il diverso valore residuo da usato. E' innegabile, infatti, che se da un lato il motore a gasolio si è sempre più avvicinato al motore a benzina, diventando più sfruttabile, meno rumoroso, più pulito e più piacevole da guidare, nello stesso tempo il motore a benzina ha saputo rimboccarsi le maniche con tecnologie come l'iniezione diretta e la sovralimentazione che lo hanno reso più parco nei consumi e più simile al motore a gasolio dal punto di vista della spinta ai bassi regimi e della coppia erogata fin da subito.

Su strada ancora diversi

Lo stesso prezzo alla colonnina dei due carburanti ha ormai un gap al massimo di 10 centesimi (1,60 euro/litro per il benzina e 1,50 euro/litro per il diesel) e la stessa percorrenza chilometrica media con un litro di carburante non è più così diversa come un tempo con motorizzazioni benzina di piccola cilindrata che si sono avvicinate non poco ai ridotti consumi dei motori diesel. Certo al diesel rimane ancora la sua nomea di grande macinatore di chilometri e di notevole capacità di spunto sotto traino o su percorsi montani mentre al benzina non gli si possono negare il maggiore piacere di guida, il sound più coinvolgente, il maggior arco di giri sfruttabile e una minore complessità tecnico-meccanica a fronte dello stesso livello di riduzione delle emissioni.

Questione di emissioni

Ma dal punto di vista dell’efficienza e della pulizia, quale dei due motori ha oggi la meglio? Allo stato attuale delle cose le motorizzazioni benzina con l’introduzione dell’iniezione diretta e della sovralimentazione, soluzioni che hanno permesso minori consumi e maggiori prestazioni soprattutto dal punto di vista della coppia erogata ai bassi regimi, hanno iniziato a soffrire degli stessi mali che fino ad oggi erano imputati esclusivamente alle motorizzazioni a gasolio. Stiamo parlando delle emissioni di NOx e soprattutto di quelle di Particolato.

Si perché l’avvento della iniezione diretta ha portato questi motori a funzionare con miscele sempre più povere e con pressioni e temperature in camera di combustione sempre maggiori. Tutti fattori che non hanno fatto altro che aumentare i livelli di Particolato e NOx allo scarico dei motori benzina, rendendo necessaria persino la progettazione di un filtro antiparticolato (GPF) specifico per motori benzina. Non va, infine, dimenticato che i moderni sistemi di post trattamento delle motorizzazioni Euro 6d-Temp ed Euro 6d, seppur sistemi altamente complessi e costosi, hanno in molti casi reso i motori a gasolio persino più virtuosi dei corrispettivi motori benzina in quasi tutte le sostanze nocive emesse allo scarico.

Piccoli ma frequenti spostamenti

Mentre dal punto di vista più economico quale alimentazione va scelta attualmente? Se siete un automobilista che percorre al massimo 20.000 km all’anno, per la maggior parte su percorsi cittadini o urbani, il più delle volte di breve lunghezza o continui spegnimenti e avviamenti, allora il motore che fa per voi è sicuramente quello a benzina. Tale motorizzazione ha un minore costo di acquisto e un minore costo in fase di manutenzione oltre a necessitare proprio una minore manutenzione. Nello stesso tempo è più adatto a frequenti viaggi con percorrenze ridotte, da il meglio fin da subito anche da freddo e risente meno dal punto di vista dei sistemi di post trattamento del non raggiungimento dell'ideale temperatura di utilizzo. Non va, infine, dimenticato che il motore a benzina è meno soggetto a divieti di utilizzo sopratutto nelle zone in cui vi sono frequenti restrizioni della circolazione a causa delle emissioni.

Lunghi e continui viaggi

Se siete, invece, soliti percorre almeno o più di 20.000 km all’anno, per la maggior parte su percorsi extraurbani ed autostradali, il più delle volte di media o lunga distanza o senza troppi spegnimenti e avviamenti, allora il motore che fa per voi è sicuramente quello diesel. Tale motorizzazione ha una maggiore efficienza termodinamica che garantisce minori consumi e che può quindi pareggiare il maggiore costo di acquisto o la maggiore spesa in fase di manutenzione. E' però meno efficiente se non raggiunge la ideale temperatura di utilizzo, non è adatto a percorrenze ridotte o a continui start e stop e risente maggiormente dei problemi legati ai sistemi di post trattamento delle emissioni nocive, portando all'intasamento degli stessi filtri o alla diluizione dell'olio motore con un più veloce degrado dello stesso olio. Certo è che questo motore è più sensibile alle politiche di blocchi alla circolazione ma, optando per un diesel Euro 6d-Temp di ultima generazione, si potrà stare tranquilli per i prossimi 10 anni anche in centri così tanto "anti diesel" come Milano.

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