a cura di Redazione Automobilismo - 07 May 2019

Traforo del Gran Sasso: dal 19 maggio si rischia la chiusura

A causa di un’inchiesta della Procura di Teramo nei confronti di Strada dei Parchi il Traforo potrebbe chiudere a tempo indeterminato.

Qualche tempo fa era stata avviata da parte della Procura di Teramo una inchiesta nei confronti di Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrada A24 e A25, Istituto nazionale di fisica nucleare e la società di gestione del servizio idrico della provincia di Teramo per il sospetto che vi potessero essere delle infiltrazioni di sostanze nocive all'interno della falda acquifera del Gran Sasso. Questa inchiesta aveva spinto la Regione Abruzzo a costituirsi parte civile nell'indagine e a chiedere a Strada dei Parchi di intervenire quanto prima sulla vicenda per evitare un possibile inquinamento della falda acquifera. Purtroppo però la concessionaria, non ritenendo il compito di sua competenza, non è prontamente intervenuta nella vicenda, lasciando lo status quo delle cose.

Un bel problema

Questa mancanza di intervento ha ora però spinto Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrada A24 e A25, a chiudere tanto l'autostrada quanto il Traforo così da non incorrere in pesanti sanzioni. A partire dalla mezzanotte del 19 maggio prossimo, infatti, il Traforo del Gran Sasso potrebbe chiudere in entrambi i sensi di marcia, causando non pochi danni alla circolazione e dividendo nel vero senso della parola l'Italia in due tra est e ovest. Speriamo arrivi presto una risposta dalle istituzioni perché per ora sembra impossibile uscire dalla situazione di stallo che si è creata.

Interventi rapidi

Stefania Pezzopane, deputata del PD ed ex presidente della Regione Abruzzo dal 2004 al 2010, si è così esposta in merito alla vicenda: “La chiusura del Traforo del Gran Sasso, annunciata dalla società concessionaria, sarebbe un grave colpo per l'Abruzzo e lo condannerebbe ad un insostenibile isolamento. Serve immediatamente la nomina di un commissario per la messa in sicurezza delle acque e la destinazione di precise risorse per gli interventi necessari a questo scopo. È intollerabile la superficialità con cui il governo ha seguito finora questa vicenda”.

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