a cura di Redazione Automobilismo - 05 November 2018

Seggiolini anti abbandono: al via dal 1° luglio 2019

Con la legge già pronta le tempistiche di entrata in vigore si allungheranno per la mancanza del decreto che indica le specifiche tecniche alle quali i nuovi dispositivi dovranno sottostare.

La legge per i seggiolini salva bebè ha compiuto tutto il suo iter procedurale: il testo, licenziato dalla Camera il 6 agosto scorso e approvato in via definitiva dal Senato il 25 settembre, è entrato in vigore il 27 ottobre scorso. Come però sempre più spesso accade in Italia, fatta la legge trovato l’inghippo. Questa volta l’inghippo non è un escamotage per sottrarsi a questa nuova norma ma le lunghissime tempistiche che occorreranno per la sua reale entrata in vigore.

Mancano le specifiche tecniche

Come, infatti, vi avevamo già detto nei nostri precedenti articoli, anche se la legge è entrata in vigore almeno su carta, nella realtà non può ancora essere attuata e quindi per ora non c’è nessun obbligo all’acquisto o all’adeguamento dei seggiolini per trovarsi in regola con la nuova normativa e soprattutto non vi sarà per ora nessuna multa per gli automobilisti. La motivazione è semplice, vi è la mancanza del decreto che indica le specifiche tecniche alle quali i nuovi dispositivi dovranno sottostare, decreto che dovrà essere emanato dai tecnici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che provvederanno a definirne i dettagli e gli aspetti tecnico-operativi, come le caratteristiche costruttive e funzionali dei dispositivi.

Tempi sempre più lunghi

Le tempistiche quindi si allungheranno perché, una volta arrivato il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale ha fino a 60 giorni per emanare questo decreto, dovranno passare altri 120 giorni prima che scatti l’obbligo e quindi prima che un automobilista possa essere soggetto a una contravvenzione amministrativa che ricordiamo sarà identica a quella per chi non allaccia la cintura o non usa i seggiolini: 81,00 euro di multa e decurtazione di 5 punti dalla patente ma in caso di recidiva nel biennio successivo la sanzione evolverà in un provvedimento di sospensione della patente da 15 giorni a due mesi. Con questi presupposti la legge che prevede che: “il conducente, quando trasporta un bambino di età inferiore ai 4 anni assicurato al sedile con il sistema di ritenuta, ha l'obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l'abbandono del bambino”, non scatterà prima del 1° luglio 2019 con le relative contravvenzioni che partiranno dalla stessa data, un termine indicativo ma non perentorio.

Nessuna corsa all’acquisto

Gli automobilisti nonché genitori sono quindi stati avvisati e soprattutto non dovranno farsi prendere dalla smania e dalla fretta di voler acquistare subito un nuovo seggiolino antiabbandono o un dispositivo di sicurezza da installare a bordo di un seggiolino di vecchia generazione. Mancando, infatti, i dettagli e gli aspetti tecnico-operativi, come le caratteristiche costruttive e funzionali di questi dispositivi, non si può sapere ora se un seggiolino possa essere conforme una volta che le specifiche verranno rese note. Stesso discorso vale per i dispositivi after market da installate su un seggiolino di vecchia generazione. Non conoscendo le specifiche non si può sapere se potranno essere conformi in futuro. Noi di Automobilismo nell’attesa ne abbiamo provati quattro di quelli attualmente disponibili e solo uno ha passato a pieni voti le nostre prove (https://www.automobilismo.it/sistemi-salvabimbi-ne-abbiamo-provati-quattro-e-solo-uno-eccelle-31218).

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