a cura di Redazione Automobilismo - 12 October 2018

Europa: accordo sul taglio delle emissioni per il 2030

La trattativa ha stabilito una riduzione della CO2 del 35% entro il 2030, mediando tra le richieste di ambientalisti e costruttori.

Dopo 13 ore di negoziati e non senza difficoltà e critiche con 20 paesi favorevoli, 4 contrari e 4 astenuti, i governi dei Paesi membri dell'Unione Europea hanno raggiunto finalmente un’intesa sui nuovi tagli sulle emissioni di CO2.

Ne carne ne pesce

Secondo quanto stabilito in precedenza e rispetto alla media dei 95 g/km di CO2 da raggiungere entro il 2021, il nuovo obiettivo prevede una riduzione del 15% del famigerato gas serra entro il 2025 tanto per le auto quanto per i veicoli commerciali leggeri, riduzione che salirà entro il 2030 al 30% per i veicoli commerciali leggeri e al 35% per le auto. Un negoziato che si pone esattamente a metà strada tra quanto richiesto dal Parlamento europeo (-45% prima e -40% poi) e quanto preventivato dalla Commissione europea (-30%). La prima linea, quella più severa, era naturalmente sostenuta dai Paesi più attenti all’inquinamento come Irlanda, Lussemburgo, Slovenia, Danimarca, Svezia e Olanda mentre la seconda linea, quella più tranquilla, era giustamente sostenuta da quei Paesi come la Germania, intenti a difendere e tutelare il settore automobilistico e l’industria automotive.

I timori non svaniscono

La nuova intesa deve ora passare al vaglio della Commissione Europea e del Parlamento Europeo per la consueta tornata di negoziati così da definire il corretto quadro di normative soprattutto per i costruttori automobilistici. Ciò che è certo è che, seppur minori rispetto al previsto, queste nuove normative rischiano ancora di avere un impatto negativo sulla competitività del settore, sugli automobilisti e sui consumatori.

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