a cura di Redazione Automobilismo - 27 September 2018

Diesel: c’è chi lo difende e chi lo abbandona

Se da un lato la Casa di Zuffenhausen ha ufficializzato il totale abbandono dei propulsri a gasolio, dall’altro Mazda ha dichiarato di voler puntare ancora tanto su questa specifica motorizzazione.

Era solo questione di tempo ma l’annuncio definitivo è arrivato. Si chiude così la breve storia dei motori diesel installati sotto il cofano di una Porsche. Non è una novità così eclatante e non è neanche la prima Casa che fa un annuncio del genere ma comunque non può lasciare indifferenti questa ennesima rinuncia. A dichiararlo è stato lo stesso amministratore delegato Oliver Blume, affermando che la Casa di Zuffenhausen continuerà esclusivamente con motorizzazioni benzina e ibride. La motivazione è presto detta: il continuo asprirsi delle normative sulle emissioni sta rendendo lo sviluppo e l’adeguamento di nuovi motori assolutamente non conveniente. Certo non sarà una grossa perdita in primis perché solo il 15% delle vetture Porsche vendute erano diesel e secondariamente perché i motori a gasolio adottati non erano di produzione Porsche ma Volkswagen.

A contrario di Porsche troviamo Mazda che a valle della presentazione della nuova CX-3 ha tenuto a sottolineare il suo continuo interessamento per le motorizzazioni a combustione interna, tanto benzina quanto diesel, e per le motorizzazioni alternative, nessuna esclusa. Il Brand giapponese, infatti, forte della sua filosofia costruttiva dei motori, motori efficienti e puliti che vede i motori a gasolio con un basso rapporto di compressione e quelli a benzina con un alto rapporto di compressione, è riuscito a omologare la sua intera gamma alla ultimissima normativa Euro 6d-Temp secondo i più severi cicli di omologazione WLTP ed RDE senza dover adottare sul diesel del catalizzatore SCR, ma affidandosi unicamente a un filtro LNT, e sul benzina del filtro antiparticolato GPS, specifico per motori benzina. Mazda quindi, contrariamente ad altri costruttori, continuerà nello sviluppo del diesel, affiancandogli soluzioni elettriche o ibride e rendendolo sempre più pulito così da esser in grado di rispettare anche le future normative previste per il 2021.

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