di Mirko Rovida - 03 September 2018

F1, GP d’Italia: le Mercedes espugnano Monza, inferno per le Rosse

Inizia come una favola e finisce come una tragedia il weekend italiano delle Rosse di Maranello. Dopo la prima fila al sabato le Ferrari subiscono il ritorno delle Mercedes, e Vettel non è esente da colpe…

Al sabato è tripudio per la Ferrari

Per la Ferrari, la settimana del Gran Premio di casa stava iniziando come solitamente iniziano le favole che si raccontano ai bambini prima di andare a dormire. Fuori dall’autodromo e per le strade di una Milano addobbata a festa, l’atmosfera che si respirava era carica di entusiasmo e consapevolezza che quest’anno il Cavallino potesse davvero giocarsi le sue carte davanti ai propri Tifosi. I verdetti della pista delle prove libere non hanno fatto altro che confermare e alimentare tali aspettative, con le Rosse che volavano nei lunghi rettilinei del Tempio della Velocità, spinte dalle urla del pubblico e dai fragorosi applausi d’incitamento. Il sabato in qualifica, poi, si è compiuto ciò che le preghiere dei ferraristi chiedevano a gran voce. In una cornice surreale, caratterizzata dalle alte e malaugurate probabilità di arrivo della pioggia, mentre la Mercedes di Hamilton poggiava le mani sull’ambita pole position stupendo la concorrenza a suon di giri record, due fulmini rossi in rapida successione conquistavano un’eccezionale prima fila tutta Ferrari sotto alla bandiera a scacchi; ben diciotto anni dopo l’ultima impresa a Monza di Schumacher e Barrichello. Kimi Raikkonen, in pole, aveva appena demolito il record della pista siglato da Montoya del 2004, grazie a quello che è entrato di diritto nella storia della Formula 1 come il giro più veloce di sempre, davanti all’altro ferrarista Sebastian Vettel e a un pubblico in delirio.

Vettel vanifica la gara al via

Più che Hamilton, forse, è stato proprio Sebastian Vettel ad accusare maggiormente il colpo inflitto dal compagno di squadra in pole position. Il tedesco della Ferrari, infatti, arrivava a Monza con la voglia disperata di fare bene, di conquistare i propri tifosi e l’ambito trofeo per rialzare la testa nella lotta al titolo mondiale. Eppure, la frenesia un po’ all’italiana, tipica di Vettel, in quello che doveva essere il “suo” Gran Premio ha giocato un bruttissimo scherzo già dopo poche tornate del primo giro della gara. In partenza, infatti, l’esuberanza del ferrarista si è trasformata in una disperata ricerca del sorpasso per la leadership della corsa che però gli ha tolto completamente dalla testa l’idea di difendersi dall’arrivo incombente di un Lewis Hamilton freddo e lucido. L’attacco dell’inglesino alla variante della Roggia ha infatti colto alla sprovvista il ferrarista, che si è visto costretto a contenere all’ultimo la manovra cattiva ma corretta di Hamilton salvo finire in contatto e girarsi in testacoda, ricominciando così la propria corsa dall’ultima posizione.

La Mercedes stupisce ma sacrifica Bottas

Con Vettel fuori dai giochi la Mercedes si è ritrovata nella comoda situazione di poter lottare con due punte contro la Ferrari di un Kimi Raikkonen in stato di grazia. Il finlandese a Monza ha disputato la miglior gara della stagione dimostrandosi veloce, combattivo e grintoso come poche volte lo si è visto nell’ultima parte della propria carriera. Purtroppo per lui, però, ciò non è bastato, perché la strategia delle Frecce d’Argento di lasciare Bottas in pista invece di farlo rientrare ai box per il pit-stop ha pagato e ha consentito al secondo pilota Mercedes di rallentare vistosamente il ferrarista che in quel momento era il più veloce in gara. I sedici giri passati alle spalle di Bottas, oltre a far perdere il vantaggio accumulato da Raikkonen nei confronti di Hamilton, hanno mandato in crisi le gomme della Ferrari numero 7 che nel finale, a causa di blister eccessivo, hanno cominciato a sciogliersi come fossero di burro. Da qui la sorpresa Mercedes, che in gara è passata da preda a predatore, dimostrando un passo gara impressionante e una strategia al muretto box impeccabile, seppur moralmente molto discutibile. Vince così Hamilton dopo un sorpasso inevitabile ai danni di Raikkonen, secondo alla bandiera a scacchi, e, insieme a loro sul podio, l’altro pilota della Mercedes, Valtteri Bottas. Il finlandese della Stella è salito sul podio grazie ai 5 secondi di penalità inflitti a Max Verstappen per una manovra difensiva fuori dal regolamento che però ha inoltre consentito a Sebastian Vettel di concludere la propria rimonta furibonda al quarto posto, ad appena sedici secondi di distacco dalla vetta della gara. A fronte di ciò, l’amarezza per l’errore commesso al primo giro potrebbe non far dormire sonni tranquilli al tedesco da qui a Singapore, dove la Ferrari dovrà cercare ancor più insistentemente il proprio riscatto.

Hamilton allunga nel mondiale

Con la brillante vittoria di Monza, Lewis Hamilton ha portato il proprio vantaggio nei confronti del rivale Sebastian Vettel a ben 30 lunghezze nella classifica del mondiale piloti. Per il ferrarista ora sarà importante racimolare punti a ogni gara, poiché l’inglese adesso si trova nella comoda situazione di potersi permettere anche un ritiro senza perdere la leadership della classifica. Per quanto riguarda la classifica costruttori, invece, la Mercedes guadagna ulteriori punti sulla Ferrari, portando il proprio vantaggio a 25 lunghezze. In questo caso la lotta al titolo è molto più aperta, e le chance per la Rossa di ambire al titolo costruttori rimangono più che concrete anche grazie a una SF71-H che continua a godere di ottima salute.

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