a cura di Redazione Automobilismo - 27 August 2018

Bugatti Divo: l’obiettivo sono le curve

Prodotta in soli 40 esemplari già tutti venduti, la nuova hypercar di Molsheim promette tanto divertimento tra le curve all’irrisorio prezzo di 5 milioni di euro, tasse escluse.

Se pensavate che dopo la Veiron e la Chiron non vi potesse esservi nulla di più performante vi sbagliavate di grosso. Si perché a Pebble Beach 2018 la Bugatti ha presentato la Divo, un’hypercar talmente evoluta da garantire non solo le stesse performance sul dritto della sorella Chiron ma anche da regalare ai 40 fortunati possessori un piacere di guida unico e prestazioni tra le curve superiori a quelle fin’ora registrate.

Modellata dal vento

Forte di soluzioni tecniche all’avanguardia, la nuova Bugatti Divo deriva direttamente da una costola della Chiron e da questa si evolve per una prestazione assoluta. In prima istanza è stata fortemente rivisitata la già ottima aerodinamica della Bugatti Chiron così da ottenere la massima efficienza. Al frontale sono state inserite prese d’aria supplementari per l’impianto frenante carboceramico, nella vista laterale spiccano le nuove alette e le aperture supplementari destinate al raffreddamento dei freni posteriori, il tettuccio è stato modificato così da generare una presa d’aria Naca e ottimizzare i flussi aerodinamici mentre al posteriore trovano posto nuove griglie di raffreddamento del motore, una pinna che corre dal tetto fino all’alettone e un’ala posteriore più larga del 23% rispetto a quella della Chiron. Tutte scelte che hanno permesso di ottenere ben 90 kg di carico aerodinamico in più della Chiron, per un totale di 456 kg, grazie ai quali la Divo può ora raggiungere un’accelerazione laterale di 1,6g così da migliorare le sue doti dinamiche e regalare un più elevato piacere di guida.

Cura dimagrate

Per rendere la supersportiva transalpina ancor più a suo agio tra i cordoli, gli ingegneri della Bugatti hanno pensato bene di ridurre le masse in gioco fin’ora non proprio contenute. Grazie, infatti, ad alcuni accorgimenti nel design, a nuovi cerchi in lega ultraleggeri, a un minor utilizzo di materiale di isolamento, a sellerie in Alcantara in luogo di quelle in pelle, a speaker dello stereo più leggeri, all’eliminazione delle tasche delle portiere e della console centrale e a una copertura dell’intercooler realizzata di fibra di carbonio, la Divo risulta più leggera di 35 kg, per un totale di 1.955 kg a secco, rispetto alla sorella Chiron. A questi utilissimi affinamenti di peso sono poi stati aggiunti un camber ancor più negativo, uno sterzo più diretto e sospensioni ancor più sopraffine. Tutte scelte progettuali che hanno permesso alla nuova hypercar di stabilire un tempo inferiore di ben 8 secondi rispetto alla sorella sul ben noto circuito handling di Nardò.

Medesimo cuore pulsante

La meccanica è rimasta, invece, invariata con il solito 8.0 litri W16 quadriturbo in grado di erogare la bellezza di 1.500 CV e 1.600 Nm, il ben noto cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti e l’immancabile trazione integrale permanente che le permettono di archiviare la pratica dello 0-100 km/h in soli 2,4 secondi e di raggiungere una velocità massima di appena, se così si può dire, 380 km/h (limitati elettronicamente).

© RIPRODUZIONE RISERVATA