a cura di Redazione Automobilismo - 04 July 2018

Le compagnie petrolifere a caccia di “elettricità”

Anche i colossi dell’oro nero si starebbero muovendo nel mercato dell’elettrico, investendo su società produttrici di colonnine di ricarica.

E’ inutile girarci intorno, l’elettrico non è ancora pronto e forse non lo sarà tanto presto. Ma una cosa è certa, quando questo cambio epocale avverrà, a risentire della svolta non saremo solo noi automobilisti ma anche e soprattutto i petrolieri che, vedendo calare fortemente la richiesta di greggio, potrebbero ben presto trovarsi un po' meno ricchi di quello che attualmente sono.

Nuovi orizzonti

I furbetti del quartiere

E’ esattamente lo scenario che i big dell’oro nero hanno ormai ben focalizzato all’interno del loro cervello. Non per niente, dopo la Shell, anche la British Petroleum ha deciso di investire nel settore dell’elettrico, acquistando società leader nei sistemi di ricarica per le batterie delle auto elettriche. La Shell a fine 2017 ha, infatti, comprato l'olandese NewMotion, forte di 30.000 stazioni per la ricarica delle batterie in Europa, mentre la British Petroleum ha per la precisione speso la bellezza di circa 150 milioni di euro per l’acquisto della Chargemaster, una fra le principali società britanniche nel campo della ricarica dei veicoli elettrici, che gestisce ben 6.500 punti di ricarica nel paese e vende caricatori domestici per la ricarica delle batterie.

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