a cura di Redazione Automobilismo - 14 April 2018

Porsche 919 Evo batte Mercedes W08 a Spa

Sul circuito del Grand Premio del Belgio la vettura da Le Mans ha battuto la monoposto di Formula Uno.

La notizia ha dell'incredibile. La Casa di Zuffenhausen ha dichiarato di aver stabilito un nuovo record da segnare negli annali. A bordo di una Porsche 919 Hybrid, prototipo LMP1 del WEC che si è aggiudicata Le Mans dal 2015 al 2017, il Brand premium tedesco avrebbe battuto il record sul giro del tracciato di Spa. Con l'incredibile tempo di 1:41.770 sarebbe stato battuto, infatti, il precedente record ottenuto da Lewis Hamilton sulla sua monoposto di F1 Mercedes W08 con il tempo di 1:42.553.

Via tutti i limiti

Ma cerchiamo di capire cosa è realmente successo. Sia i prototipi LMP1 che le monoposto di Formula 1 sono la massima espressione della propria categoria e, seppur molto differenti tra loro, sono entrambe estremamente prestazionali. Ambedue le categorie però devono sottostare a regolamenti precisi che impediscono a questi "cacciabombardieri" di poter esprimere a pieno il proprio potenziale, un o pò per una questione di costi, un pò per un motivo di affidabilità e durata chilometrica. La LMP1 di Zuffenhausen, guidata dal pilota Neel Jani, autore del record, non era una semplice Porsche 919 Hybrid ma una più prestazionale 919 Evo cioè una LMP1 priva di limiti e quindi in grado di esprimere al massimo il proprio potenziale. Dopo la decisione di ritarsi dal WEC la Porsche ha deciso di costruire questa sua ultima evoluzione del prototipo LMP1 lasciando libero sfogo agli ingegneri tedeschi di giocare a carte scoperte.

Potenziale enorme

La versione "limitata" per il WEC prevede un'unita termica, composta da un compatto motore V4 di 2.0 litri turbocompresso in grado di erogare ben 500 CV, affiancata da un'unità elettrica, caratterizzata da un motore elettrico da 400 CV, e sostentata da due sistemi di recupero dell’energia e un sistema ibrido con batteria agli ioni di litio capace di immagazzinare fino a 6 MJ di energia. Sulla versione "Evo", invece, la stessa unità termica è stata spinta fino alla strabiliante potenza di 720 CV, l'unità elettrica ne ha guadagnati 40 raggiungendo la potenza finale di 440 CV e il sistema ibrido ha raggiunto una capacità di recupero tale da accumulare fino a 8,49 MJ. Infine, la stessa aerodinamica è stata completamente rivisitata così da incrementare la deportanza pur riducendo la resistenza aerodinamica (+53% il primo e -66% il secondo). Un risultato che è stato ottenuto maggiorando l'ala posteriore, riprogettando diffusori, minigonne e deviatori di flusso e riducendo il peso della vettura di ben 39 kg.

A sangue freddo

Grazie a queste importantissime modifiche la Porsche 919 Evo ha permesso al pilota Neel Jani di stracciare il precedente record sul giro bruciando i 7 km del tracciato di Spa-Francochamp in Belgio. Lo stesso pilota, a record ottenuto, ha poi dichiarato: “La 919 Evo è davvero impressionante. È definitivamente la macchina più pazzesca che abbia mai guidato. La quantità di grip che genera è a un livello totalmente nuovo per me, non me ne sarei mai aspettato così tanto. La velocità con cui tutto avviene in un singolo giro con la 919 Evo è così alta che la velocità di reazione è molto diversa da quella a cui ero abituato nel WEC. Non solo siamo più veloci della pole della F1 dello scorso anno, ma oggi siamo stati addirittura 12 secondi più veloci rispetto alla nostra pole dello scorso anno! Gli ingegneri di gara hanno fatto un bellissimo lavoro di messa a punto dell'auto e le gomme Michelin sono state sensazionali. Un grande grazie a Porsche per questa esperienza.”

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