a cura di Redazione Automobilismo - 30 December 2017

Renault Symbioz II: finestra sul futuro

La concept francese si avvale della guida autonoma di Livello 4, di due motori elettrici da 680 Cv e di batterie a ricarica ultra rapida. Massima modularità degli interni.

Car-to-car e car-to-X

Non teme i caselli autostradali

Lunga 4,92 metri e con il look di una grande berlina a cinque porte, anticipa il design delle Renault del futuro e porta all’estremo la comunicazione tra vetture (strategia car-to-car) e tra auto e infrastrutture (car-to-X); ad esempio i semafori e le barriere autostradali, tanto da essere in grado di affrontare i caselli autonomamente. Quanto agli interni, la plancia è solo apparentemente “tradizionale”, in quanto il volante può ritrarsi (quasi totalmente), la console è assente e i comandi sono affidati a due grandi display touch cui si accompagna il cruscotto integralmente digitale.

Si adatta ai passeggeri

La Symbioz II riconosce automaticamente i passeggeri in funzione degli smartphone, personalizzando le sedute, l’illuminazione interna e il sottofondo musicale. Le modalità di guida sono tre (autonoma, standard e dinamica). Con la prima opzione è possibile trasformare i sedili in lettini oppure creare un vero e proprio salotto grazie ai posti anteriori che ruotano in senso opposto alla marcia. Quanto alla meccanica, sottopelle agiscono due motori elettrici che portano in dote 680 Cv (!) e 660 Nm di coppia, complici le batterie da 75 o 100 kWh ricaricabili all’80% in poco più di 30 minuti grazie alla compatibilità con le super colonnine da 150 kW. Non mancano le quattro ruote sterzanti e uno scatto da 0 a 100 km/h in 6 secondi. Il futuro è alle porte.

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