a cura di Redazione Automobilismo - 27 October 2017

Citroën C4 Cactus 2018: cambia pelle

La seconda generazione della crossover francese s’ispira alle linee della C3 Aircross e della C4 Picasso. Più tecnologica, sicura e confortevole, vede fortemente ridimensionati gli Airbump.

Pensiona la berlina C4

Ridimensionati gli Airbump

Cambia radicalmente l’aspetto della crossover francese. Complice un marcato travaso di stilemi dalla C3 Aircross e dalla C4 Picasso, vede mutare profondamente il design dell’avantreno e, al tempo stesso, ridursi drasticamente la rilevanza di uno degli elementi che in passato maggiormente avevano caratterizzato la vettura: gli Airbump, vale a dire i rivestimenti in plastica integranti capsule d’aria collocati lungo le fiancate e in corrispondenza dei paraurti, che assumevano una valenza sia stilistica sia funzionale dato che da un lato proteggevano la carrozzeria e i gruppi ottici dai piccoli urti, dall’altro erano personalizzabili nei colori. Ebbene, gli Airbump vengono ridotti ai minimi termini e concentrati nella sola parte bassa delle portiere.

Nuove sospensioni

Cresce la dotazione di sicurezza

Il comfort costituisce l’orizzonte della nuova C4 Cactus. Oltre a sedili e sospensioni rinnovati, la crossover francese – che sostituirà in gamma la C4 – porta in dote cristalli di maggiore spessore, parabrezza insonorizzato e un generoso ricorso ai materiali fonoassorbenti in abitacolo. Cresce l’attenzione anche per la sicurezza, dato che accanto alle tecnologie già note – ad esempio il controllo della trazione evoluto Grip Control – sono ora disponibili soluzioni hi-tech quali la frenata automatica d’emergenza, il riconoscimento della segnaletica stradale, l’avviso di superamento involontario della corsia di marcia, la segnalazione d’ostacolo in corrispondenza dell’angolo di visuale cieco e il monitoraggio della stanchezza del conducente.

Cambio automatico a convertitore di coppia

La seconda generazione della C4 Cactus è disponibile con un 1.6 turbodiesel BlueHDi da 100 o 120 Cv e con il 3 cilindri 1.2 PureTech benzina in configurazione aspirata da 82 Cv o sovralimentata mediante turbocompressore da 110 o 130 Cv. Quest’ultimo step di potenza abbinabile a una classica trasmissione manuale a 6 marce o a un cambio automatico EAT6 a 6 rapporti del tipo mediante convertitore di coppia. EAT6 che, dall’autunno 2018, verrà esteso al BlueHDi da 120 Cv. Pensionata, invece, l’unità robotizzata caratteristica del vecchio modello.

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