a cura di Redazione Automobilismo - 23 October 2017

Audi A7 Sportback 2018: famiglia nobile

La seconda generazione della berlina coupé degli Anelli mutua dall’ammiraglia A8 parte delle tecnologie multimediali e di assistenza alla guida. Il V6 3.0 TSI micro ibrido eroga 340 Cv.

Arriva a febbraio 2018

Generosa capacità di carico

Una berlina vestita da coupé oppure una vera e propria coupé che con le classiche berline condivide solo le porte posteriori? Il dilemma accompagna da sempre l’Audi A7 Sportback. Poche altre vetture di pari dimensioni e peso, del resto, si sono dimostrate altrettanto appaganti nella guida; anche prendendo in esame modelli dall’indole dichiaratamente più sportiva. Una caratteristica che anche la nuova generazione promette di fare propria. Cresciuta di 2 cm nell’interasse, la A7 Sportback 2018 può contare su di una lunghezza di 4,97 metri e su di una capacità di carico generosa (535/1.390 litri).

Alettone dinamico

Retrotreno sterzante

La A7 Sportback vede pulsare sotto il cofano, almeno al lancio, un V6 3.0 TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – da 340 Cv e 500 Nm di coppia, derivato da quanto appannaggio dell’ammiraglia A8. Un’unità che porta in dote uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,3”, una velocità massima (autolimitata) di 250 km/h e che rientra a pieno titolo nella categoria dei powertrain micro ibridi. Prevede infatti un secondo impianto elettrico a 48 volt e un motore a batteria collegato al propulsore termico tramite una cinghia. Grazie alla tensione garantita dall’accumulatore al litio, la nuova A7 può avanzare per inerzia nel range di velocità compreso tra 55 e 160 km/h fino a 40 secondi a emissioni zero, con l’unità a combustione completamente disinserita. Il pacchetto tecnico della vettura si completa con la rivisitazione delle sospensioni, con la possibilità di optare per il differenziale posteriore sportivo e con il debutto del retrotreno sterzante.

V6 al lancio

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