F1, a Spa trionfa Hamilton, ma la Ferrari c’è
Hamilton super, ma non invincibile
Ferrari, la strada è quella giusta
Verstappen, fin qui è disastro Red Bull
Clima rovente in Force India
Che gli animi in casa Force India fossero già incandescenti era cosa nota sin dal weekend di Baku, ma che le cose potessero peggiorare ulteriormente non era nei piani del team in rosa. In Belgio è andato in scena l’ennesimo capitolo di una lotta interna serratissima tra l’esperto Sergio Pérez e il giovane Esteban Ocon. Durante il duello tra i due, l’azione di chiusura di Pérez ai danni del compagno di squadra prima di imboccare l’Eau Rouge è risultata molto dura e ha costretto Ocon a scegliere se impattare col messicano oppure col muro al proprio fianco. Alla base dell’incidente è da segnalare la mancata comprensione da parte del team delle strategie di gara dei due piloti. Aver chiamato ai box Pérez per primo, nonostante il messicano fosse alle spalle del compagno di squadra, ha contribuito ad alimentare lo scontro, poi sfociato in un incidente pericoloso e deleterio per il team. Otmar Szafnauer, CEO della Force India, ha reagito in modo chiaro e deciso: “In futuro saremo più duri. Finora li abbiamo lasciati correre, ma la prossima volta interverremo dalla pit-lane per evitare episodi simili”.
Mick Schumacher sulla vettura del padre
Prima che le monoposto scendessero in pista c’è stato spazio per uno spettacolo speciale. Mick Schumacher ha infatti compiuto un giro d’onore a bordo dell’iridata Benetton B194 motorizzata Ford con la quale il padre si laureò per la prima volta campione del mondo di Formula 1 nel 1994. Per l’occasione, il ragazzo, ora impegnato nella Formula 3 europea con la Prema, ha indossato un casco speciale, dipinto per metà con i colori del padre.