di Mirko Rovida - 31 July 2017

F1, GP d’Ungheria: super Ferrari

Vettel vince e Raikkonen completa la doppietta del Cavallino Rampante. Le Rosse mettono a segno un en plein tanto meritato quanto sofferto in terra ungherese.

Vettel soffre ma vince

Harakiri per la Red Bull

Se Hamilton piange, la Red Bull non ride. Per la squadra austriaca, infatti, le cose sono precipitate in poche tornate. È durata soltanto tre curve la gara di Daniel Ricciardo. L’australiano è stato costretto al ritiro a causa di un incidente provocato da Max Verstappen. Quest’ultimo, nella foga iniziale, non è riuscito a evitare il compagno di squadra provocandogli una foratura e sfondandogli una delle pance laterali con annessa perdita del liquido di raffreddamento dal radiatore. La manovra è costata all’olandese una penalità di 10 secondi e ha costretto l’ingresso della Safety Car per permettere ai commissari di pulire l’asfalto. In seguito, il primo stint di gara è stato caratterizzato da una Ferrari in ottima forma e con un passo gara inarrivabile per chiunque con le gomme supersoft. La situazione è rimasta piatta fino a quando Sebastian Vettel non ha iniziato ad accusare i primi problemi al volante. Con lo sterzo visibilmente inclinato verso sinistra, il ferrarista a iniziato a perdere feeling con la macchina, incoraggiando il ritorno alla carica delle Mercedes. In questa fase di gara Kimi Raikkonen è stato fondamentale. Il finlandese ha sacrificato le proprie ambizioni di vittoria mantenendosi alle spalle del compagno di squadra. In questo modo è stato in grado non solo di proteggere Vettel dall’arrivo incombente delle Frecce d’Argento ma anche di garantire alla Ferrari una doppietta cruciale per il Campionato costruttori.

Hamilton cede il podio a Bottas

La Ferrari convince e si rilancia per il Campionato

Alonso festeggia con il giro veloce

Non può mancare una menzione per la grande gara condotta da Fernando Alonso. Lo spagnolo è stato autore di una corsa eccezionale, lontano dalle telecamere, conquistando un incoraggiante sesto posto dopo aver mostrato un ritmo di tutto rispetto per l’intero arco del Gran Premio. Il pilota della McLaren ha dimostrato per l’ennesima volta di essere ancora uno dei grandi di questo sport, soprattutto per quanto visto nello spettacolare duello con il connazionale Carlos Sainz Jr. Il risultato ottenuto è inoltre segno che, nelle piste dove la power unit conta meno, la McLaren-Honda è potenzialmente una vettura da top 10 che può lottare per conquistare punti pesanti.

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