a cura di Redazione Automobilismo - 13 July 2017

Jaguar E-Pace: più sport che utility

La seconda Suv della storia Jaguar è una vettura dalla spiccata vocazione sportiva. Proposta a trazione anteriore o integrale, adotta motori a 4 cilindri 2.0 benzina e Diesel con potenze da 150 a 300 Cv.

Sfida premium

Si chiama E-Pace la seconda Suv della storia Jaguar. “Sorella minore” della nota F-Pace, è una vettura cruciale per il costruttore britannico in quanto chiamata a numeri di vendita rilevanti e, soprattutto, a sfidare rivali premium del calibro di Bmw X1, Audi Q3 e Mercedes-Benz GLA. Definita dalla Casa una “performance Suv”, s’ispira alle sportive del Giaguaro sia nelle linee sia sotto il profilo dinamico.

Sospensioni raffinate

Abitacolo hi-tech

Aggressiva fuori e aggressiva dentro. Anche l’abitacolo, fatta eccezione per il bagagliaio dalla capienza compresa tra 577 e 1.234 litri, s’ispira alla sportiva F-Type. Omologata per cinque, la E-Pace si fregia del sistema multimediale Touch Pro corredato di display da 10 pollici e completo della funzione hotspot 4G e del controllo da remoto mediante un’app per smartphone o smartwatch. Hi-tech anche la strumentazione integralmente digitale, forte di un display da 12,3 pollici, così come l’head-up display con tecnologia TFT che permette di aumentare sensibilmente la risoluzione grafica e i parametri visibili.

Motori della famiglia Ingenium

Sottopelle sono previsti esclusivamente i propulsori a 4 cilindri a iniezione diretta della benzina o del gasolio appartenenti alla famiglia Ingenium. La gamma ruota attorno ai Diesel 2.0 da 150, 180 e 240 Cv (quest’ultimo biturbo) nonché ai turbo benzina da 2,0 litri in grado di erogare 250 o 300 Cv. La trasmissione automatica a 9 rapporti ZF del tipo mediante convertitore di coppia è di serie sul 2.0 td da 240 Cv e in abbinamento ai motori benzina, mentre le altre versioni si avvalgono di un classico cambio manuale a 6 marce. Analogamente alla più recente produzione Jaguar, il reparto sicurezza della E-Pace è decisamente completo. Alla frenata automatica d’emergenza, all’avviso di superamento involontario della linea di corsia con reazioni attive allo sterzo, alla segnalazione d’ostacolo nell’angolo di visuale cieco e al monitoraggio del traffico alle spalle del veicolo in manovra si affiancano il parcheggio autonomo, il riconoscimento della segnaletica stradale e, soprattutto, il cruise control adattivo in grado di seguire la vettura che precede. Il blasone, anche quello, è di serie. Da tradizione.

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