a cura di Redazione Automobilismo - 21 June 2017

Aston Martin Vantage AMR: due cuori e un telaio

L’edizione speciale della sportiva inglese è disponibile sia con il V8 4.7 da 436 Cv sia con il V12 6.0 portato a 600 Cv. Trasmissioni manuale a 6 e 7 marce oppure elettroattuata a 7 rapporti.

Coupé e Roadster

600 Cv per il 12 cilindri a V

Sottopelle pulsano il noto V8 4.7 nello step da 436 Cv tipico della versione S oppure l’altrettanto conosciuto V12 6.0. Quest’ultimo portato a 600 Cv anziché gli ordinari 572 Cv grazie all’affinamento del sistema di scarico. Entrambi i propulsori vengono ottimizzati nella lubrificazione a carter secco e possono essere abbinati a una trasmissione manuale a 6 marce (7 marce nel caso della V12) oppure al cambio elettroattuato a 7 rapporti Sportshift II corredato dei paddle al volante. Immutata la scocca in alluminio e magnesio, elemento caratterizzante della gamma Vantage, mentre l’impianto frenante Brembo si avvale di dischi baffati di derivazione racing sui quali lavorano pinze anteriori a 6 pistoncini e posteriori a 4 pompanti.

Console e sedili in carbonio

Deportanza al top con il kit Aero

Lo sterzo dalla servoassistenza attenuata, le sospensioni dalla taratura più rigida rispetto allo standard e il kit Aero, forte di appendici aerodinamiche specifiche in carbonio quali l’alettone a incidenza variabile e lo splitter (anch’esso regolabile) all’avantreno, caratterizzano ulteriormente la Vantage AMR, per la quale sono disponibili cerchi specifici forgiati da 20 pollici e un impianto di scarico completo in titanio, più leggero di 14 kg rispetto all’originale.

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