a cura di Redazione Automobilismo - 10 December 2020

Tecnica, il 2.0 TDI da 240 CV e 500 Nm della VW

Era il TDI a iniezione diretta quattro cilindri più potente mai offerto su una Volkswagen. Parliamo del biturbo 2.0 litri da 240 cavalli.

Il TDI a iniezione diretta quattro cilindri più potente mai offerto su una Volkswagen è un biturbo 2.0 litri con 240 CV di potenza e 500 Nm già a 1.750 giri. Nonostante la notevole potenza, la motorizzazione 2.0 TDI consumava, secondo la Casa tedesca solo poco più di 5 l/100 km. Il TDI 240 CV veniva offerto di serie con il cambio DSG a doppia frizione a 7 rapporti e la trazione integrale 4Motion per scaricare al meglio la generosa cavalleria.

FINO A 3,8 BAR
La base di partenza era costituita dai propulsori della serie EA288 realizzati sulla base del pianale modulare per motori Diesel (MDB). Per ottenere la specifica potenza di 120 CV per litro di cilindrata, per il motore era stato realizzato un modulo biturbo compatto con una turbina di alta pressione e una turbina di bassa pressione; il modulo consentiva una pressione di sovralimentazione fino a 3,8 bar. Il basamento, l' albero motore, bielle e pistoni erano stati adattati all’elevata pressione di combustione massima di 200 bar. Per la prima volta venne, inoltre, utilizzata una nuova testata. Un’altra novità fu quella rappresentata dal sistema a iniezione con iniettori piezoelettrici di nuova realizzazione, che consentiva di raggiungere pressioni di iniezione fino a 2.500 bar.

PULITO
Posizionando in prossimità del motore il catalizzatore a ossidazione, il filtro antiparticolato e il sistema SCR (Selective Catalytic Reduction / Riduzione catalitica selettiva con impiego dell’additivo AdBlue), i componenti per il post trattamento dei gas di scarico intervivano con particolare rapidità. Il 2.0 TDI soddisfava così i valori limite della norma sui gas di scarico Euro 6. Per perfezionare ulteriormente il comfort ai bassi regimi, nel cambio del 2.0 TDI venne utilizzato un volano a doppia massa con pendolo centrifugo di nuova realizzazione che consentiva di ridurre ulteriormente i punti di innesto delle marce e quindi il livello di regime.

I 240 CV di potenza erano raggiunti a 4,000 giri/min e i 500 Nm di coppia erano disponibili da 1,750 a 2,500.

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