Curata anche l’insonorizzazione, con vetri anteriori e posteriori laminati. La nuova ammiraglia francese ha un bagagliaio più che capiente, da 545 litri di base che possono diventare 1.640 litri col divano reclinato, e sfruttabile grazie anche all’apertura ampia, ad un piano di carico tutto piatto e alla forma regolare del vano.
A ciò si va ad aggiungere un portellone motorizzato che offre anche la comoda funzione dell’apertura senza mani. Ma torniamo all’abitacolo: in prima fila, per dare un’occhiata ai sistemi che assistono il guidatore.
Si trovano l’Extended head up display, proiettato sul parabrezza su un’area di 21 pollici, un primo passo verso la realtà aumentata: è utile, perché consente al guidatore di avere sott’occhio tutto ciò che gli serve, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
Interfaccia stile tablet
Molto importante è anche il nuovo interfaccia multimediale che include un touch screen da 12 pollici di tipo tablet, quattro prese Usb-C e la ricarica wireless per lo smartphone.
Il monitor centrale è ben visibile, sufficientemente rapido e mantiene un tasto fisico per ritornare al menù principale. Insomma, risulta piuttosto facile e intuitivo da usare.
Inoltre il sistema che si aggiorna in tempo reale tramite Cloud e presenta la funzionalità Mirror screen wireless, è dotato di riconoscimento vocale, un assistente personale con cui si potrà dialogare e che eseguirà i nostri comandi.
La C5 X, realizzata sulla più recente versione della piattaforma Emp2, condivide diverse componenti con la C5 Aircross. Ma è dotata di un’inedita finezza: si tratta delle sospensioni Citroën Advanced Comfort e esclusivamente sulle versioni ibride plug-in.
La scelta è fra tre modalità di settaggio e il sistema di controllo delle sospensioni migliora l’efficacia degli ammortizzatori idraulici progressivi.
Ma la nuova C5 X è predisposta anche nel comparto sicurezza e assistenza alla guida, qui di livello 2. Offre infatti l’Highway Driver assist che combina il cruise control adattivo con funzione Stop & Go e il Lane keeping assist. Insomma chi guida può decidere di lasciare gestire ai sistemi la velocità e la traiettoria dell’auto.
Da segnalare anche il rilevamento a lungo raggio degli angoli bui, il Rear cross traffic alert che rileva un pericolo in retromarcia e il Top 360 Vision che facilita le manovre visualizzando l’esterno vettura sul monitor touch.
Niente diesel
La Citroën C5 X, che arriverà nelle concessionarie a maggio, è solo automatica e a trazione anteriore. A benzina ci sono la 1.2 turbo a tre cilindri da 131 cavalli (prezzi da 33.250 euro) a la 1.6 turbo con 181 CV (da 37.750 euro). Con lo stesso quattro cilindri 1.6 supportato da un motore elettrico da 110 CV c'è la Hybrid: una plug-in da 224 cavalli combinati, con base di partenza di 45.250 euro.
Su strada, il motore più piccolo e la mancanza di una grande batteria rendono la C5 X da 131 CV notevolmente più leggera rispetto alla più potente versione ibrida. Il piccolo 1.2 turbo benzina non è a conti fatti sottodimensionato considerato la massa della vettura (1.722 kg a vuoto) e fornisce i suoi 131 cavalli con prontezza, garantendo una guida facile e spigliata (anche l’agilità è buona, grazie allo sterzo pronto e diretto).
Solo affrontando le curve con molta grinta, anche selezionando il settaggio sport sul tunnel centrale, si nota un certo rollio. Anche in questo caso, la C5 X resta comunque facile da gestire, grazie all’omogeneità delle reazioni e al rapido intervento del controllo elettronico di stabilità, con un comportamento progressivo e prevedibile.
Punto forte, resta comunque il gran confort di bordo, grazie anche agli ammortizzatori con fine corsa a smorzamento idraulico che permettono di assorbire con efficacia ogni asperità del manto stradale e l' insonorizzazione, con un timbro sempre educato del piccolo turbo-benzina; solo oltre i 140 km/h i fruscii aerodinamici provenienti dai due montanti anteriori divengono un po' più evidenti.
Molto progressivi e fluidi anche i cambi marcia del cambio automatico a 8 rapporti e la frenata si modula sempre bene. Un' ultima nota riguarda la visibilità posteriore, un po' ridotta dal lunotto non molto ampio.