Alfa Romeo: buon compleanno V6 Busso

L’iconica e prestazionale unità propulsiva, che tanto ha fatto battere il cuore dei numerosi appassionati di auto del Biscione, ha compiuto a fine 2019 la bellezza di 40 anni.

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Tanti auguri quindi a un propulsore dal grande potenziale che rimarrà purtroppo inespresso. Ben quaranta candeline per un motore che nel 1979 trovò il suo primo impiego sotto una vettura del Biscione e che già all’epoca si era dimostrato come un’unità dal grande potenziale e in grado persino di anticipare i tempi. L’unità, che prende il nome dall'ingegnere che la progettò, è stata interamente progettata e costruita dal Biscione nella sede di Arese. I primi progetti e prototipi risalgono al lontano 1968 ma per vedere la prima unità vera e propria pulsare sotto il cofano di una vettura italiana dobbiamo arrivare fino al 1979 quando una variante da 2.5 litri fu installata sotto un’ammiraglia del Biscione. La sua storia purtroppo finisce nel 2005 proprio pochi anni dopo la messa su strada della sua ultima evoluzione: quella variante da 3.2 litri del 2001 che troviamo ancor’oggi sotto i cofano delle 156 e 147 GTA. Un motore insomma con grande potenziale, mandato purtroppo in archivio troppo presto con ancora un grande potenziale inespresso, sia dal punto di vista tecnologico che da quello delle emissioni.

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