Volkswagen ha appena concluso l' indagine intera relativa alle emissioni di Co2 dichiartate lontane dai valori reali. Il numero di veicoli coinvolti sarebbe di gran lunga inferiore a quanto inizialmente sospettato. Si tratterebbe infatti di 9 modelli in tutto per una produzione annua complessiva di 36.000 unità. Queste varianti di modello, si legge nel comunicato, saranno misurate da un servizio tecnico neutrale sotto la supervisione della competente autorità tedesca entro Natale. Nel caso in cui dovesse essere confermata la correttezza dei dati di partenza, non vi sarà alcuna conseguenza. Queste auto possono dunque essere offerte in vendita dai commercianti senza riserve. Nel caso di eventuali deviazioni dai dati dichiarati, quest' ultimi saranno adeguati in futuro nel corso delle normali procedure di omologazione.
Volkswagen ha presentato i risultati della commissione di indagine al governo federale e all 'Autorità federale dei trasporti. (KBA). La cifra di 800.000 veicoli originariamente interessati al problema era largamente sovrastimata. Le divergenze con i dati dichiarati riguardano solo nove varianti di modello e sono pari a un paio di grammi di CO2 in media, con un aumento del consumo nel ciclo NEDC di circa 0,1 a 0,2 litri ogni 100 chilometri. Si tratta di una produzione annua di circa 36.000 veicoli , il che corrisponde a circa il solo 0,5 per cento del volume dell'intera gamma Volkswagen.
La lista delle nove varianti di modello è scaricabile in alto (pdf).
Le controllate del Gruppo Audi, SKODA e SEAT seguiranno le medesime procedure, aspettando l' approvazione delle autorità competenti. L 'impatto stimato di circa due miliardi di costi relativi ai richiami, sottolinea VW, non trova dunque al momento conferma.
Le emissioni di Co2, lo ricordiamo, devono sempre essere dichiarate dal costruttore e in alcuni paesi europei, tra cui la Gran Bretagna e la Germania, le tasse automobilistiche sono legate proprio al livello di emissioni. VW Group si è già offerto di pagare le imposte dovute dai clienti.
