Se con l’attuale berlina sono state recuperate alcune linee delle versioni più riuscite nel recente passato, la station wagon strizza invece l’occhio alla Passat. Sfoggia infatti linee simili, ma più moderne, e la medesima immagine di vettura solida e funzionale. Davanti è identica alle versioni già conosciute, mentre la fiancata e il posteriore, fatte salve le dimensioni inferiori,replicano le linee della Passat. In alcuni casi anche migliorandole, come il terzo finestrino laterale dalla base spigolosa anziché arrotondata.
MATERIALI CURATI
Molto bene anche dentro, con disegno, materiali e assemblaggi degni della più meritata fama Volkswagen. Con alcune raffinatezze, come l’illuminazione del profilo superiore dei pannelli laterali, ma anche inspiegabili mancanze come il blocchetto di accensione non illuminato. La cura dei dettagli si spinge a livelli quasi maniacali: basti pensare che l’indicatore di consumo, a vettura ferma, passa da “litri / 100 km” a un più corretto, ma quasi accademico, “litri / ora”.
Il posto di guida è molto ben realizzato. Il sedile è ampiamente regolabile e adattabile anche a persone di elevata statura, e i comandi sono ben allineati e facilmente raggiungibili, escludendo quello per la regolazione degli specchietti. Ben visibile l’ampio schermo centrale del sistema multimediale e finalmente posizionati in modo da essere facilmente raggiungibili anche i comandi del climatizzatore. Entrambi offrono un buon funzionamento, con qualche riserva solo sul software di gestione del navigatore, talvolta un po’ complesso da comprendere. La visibilità è ottima davanti e di lato, un po’ più problematica dietro, dove però i sensori di parcheggio fanno il loro dovere.
Spazio abbondante davanti, più che buono dietro anche per un eventuale terzo passeggero. Il bagagliaio è soprattutto lungo, ma non molto alto anche perché sul fondo ospita la ruota di scorta di dimensioni normali. Per caricare le valigie è necessario sdraiarle, a meno di non riavvolgere il tendalino e sfruttare il vano in altezza. Che appare comunque ben organizzato e finito con cura, come d’altra parte tutto l’abitacolo. Plastiche morbide al tatto, comandi dal funzionamento immediato, tessuti gradevoli alla vista sono tutti aspetti appaganti, soprattutto per un utilizzo intenso della vettura. Che sfoggia anche assemblaggi e soluzioni davvero raffinate, come i numerosi profili satinati che impreziosiscono l’abitacolo o le spesse guarnizioni di portiere e portellone a garanzia di confort acustico e di durata nel tempo.