31 August 2014

Volkswagen Golf Sportsvan 2.0 TDI, prime impressioni e prezzi

Erede della Plus, è un’elegante multispazio compatta che ha le sue armi migliori nell’abitabilità e nella versatilità degli interni. Ampia scelta per i motori: fra i turbodiesel il 2.0 da 150 Cv convince per erogazione e fluidità, non è mai troppo rumoroso...

SPAZIO

Alla primatista Golf, una geniale invenzione di Giorgetto Giugiaro che la disegnò nel lontano 1974, non bastano più soltanto i record, visto che da 40 anni domina la scena mondiale con più di 30 milioni di unità vendute e che da sei anni consecutivi è la vettura più venduta d’Europa. Ora punta a diventare una grande famiglia vincente. Da sempre, infatti, a proporsi come modello più trendy che piace ai meno giovani ma anche ai giovani, era la berlina, non a caso nel 2013 è stata Car of The Year, con uno stile sempre più accattivante.

GAMMA PIU’ RICCA
Arrivata alla settima generazione, le ultime due firmate da un altro mago dello stile “made in Italy”, Walter de Silva ecco una nuova e più attraente declinazione di varianti per le più svariate esigenze. Come la versione elettrica, la e-Golf che consente di cavalcare un filone ecologico, anche se costa 37 mila euro e da noi non esistono infrastrutture adeguate di ricarica. La nuova e-Golf in vendita da giugno è la prima emissioni zero nella storia della Golf. Promette un’autonomia di 190 km e 140 kmh di velocità massima, grazie al pacco batterie agli ioni di litio da 24.2 kWh. Certo la variante più adatta alle esigenze degli automobilisti tradizionali resta la Variant, la station wagon, lunga 4,56 metri, 30 cm più della berlina a 5 porte e offre tutti i vantaggi di una familiare abbinati alle prestazioni dinamiche della Golf. E ha una gamma di motorizzazioni, benzina e diesel, con potenze da 90 a 140 Cv e il fiore all’occhiello della 1.6 TDI da 105 e 110 Cv che dichiara 3,9 litri per 100 km e 102 g/km di Co2 e parte da un prezzo base di 19.500 euro.

MONOVOLUME
L’ultima arrivata, però, nella “grande famiglia” delle Golf che comprende anche le sportive GTI, GTD e R da 300 Cv, in attesa dell’ibrida plug-in GTE, si chiama Sportsvan ed è l’erede della versione monovolume Plus, riuscendo però ad aggiungere la tradizionale versatilità di un minivan, la sportività della guida di tutte le ultime Golf. La linea, infatti, è più dinamica, ma anche più bassa della precedente Plus oltre che più corta della “familiare” Variant, con i suoi 4,34 metri di lunghezza. Proposta in ben 16 versioni e a prezzi da 19.200 a 30.800 euro, con un’offerta di lancio che parte da 17.900 euro e una  ottima abitabilità. 

 

In allegato in alto il listino.

 

VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SU STRADA

Ampia la gamma dei motori, tutti Euro 6, e dotati di serie del sistema Start&Stop che garantisce una riduzione media dei consumi del 20%. Quattro le opzioni a benzina: si parte dal 1200 cc TSI da 85 e 110 CV, segue il 1400 cc TSI da 125 e 150 Cv. Due, invece, i turbodiesel: il 1600 cc TDI da 90 e 110 Cv e il 2000 cc TDI da 150 Cv con cambio manuali o DSG. Il più virtuoso è il 1600 cc TDI BlueMotion da 110 Cv: consuma 3,9 litri per 100 km ed emette 101 g/km di CO2.

Alla guida la Sportsvan è equilibrata e maneggevole. Merito dello sterzo progressivo, del passo allungato e della riduzione degli sbalzi. Resta da capire cosa succederà quando si viaggerà con la vettura a pieno carico, ma visto che si tratta di una Golf le garanzie non mancano. In ogni caso, il livello di confort è di prim’ordine, in virtù di sospensioni che assorbono sempre con efficacia le imperfezioni del fondo stradale. Fluido, silenzioso anche al minimo  e molto brillante il td da 150 Cv, che si lascia apprezzare anche per i consumi sempre bassi.

 

 

INTERNI

Cinque porte e 5 posti, interni rifi niti con cura addirittura maniacale, come del resto anche la Golf berlina e un divano scorrevole longitudinalmente. E ancora un volume di carico fi no a 1.520 litri per tre livelli di allestimento, Trendline, Comfortline e Highline, accreditate di dotazioni sempre più ricche. A bordo a guardare la plancia la sensazione di dejà-vu rispetto naturalmente alla berlina aumenta ancora di più.

Sono sparite le quattro bocchette d’aerazione raggruppate al centro per una più formale sistemazione a due uscite. Di conseguenza anche il grande schermo “touch” si è spostato più in basso conferendo alla nuova consolle un’impostazione più sportiva in linea con la rinnovata connotazione della vettura. In un tratto autostradale, nella noia di rettilinei a velocità di codice, quindi con una soglia di attenzione molto alta si riesce ad apprezzare l’ottimo lavoro di insonorizzazione dell’abitacolo, esente da fastidiosi fruscii aerodinamici che molto spesso affl iggono questa tipologia di vettura.

Sempre all’interno la sensazione di ampio spazio si percepisce subito sia che ci si trovi al posto guida sia che si viaggi da passeggeri dietro. Buona l’altezza sopra le teste degli occupanti e soprattutto ottima la fl essibilità della zona posteriore, visto che il divano è reclinabile nella formula 60/40 (a richiesta 40/20/40) oltre che scorrevole di 180 millimetri. Se a questo aggiungiamo la possibilità di regolarne anche l’inclinazione, è facile capire quanto la capacità di carico sia aumentata rispetto alla Plus.

Entrando nello specifico si parla di 76 litri in configurazione standard, per un totale di 500 e di 70 litri con lo schema del tutto giù per un massimo a disposizione di 1.520 litri. Dalla Golf, ultima arrivata, la numero sette arriva anche l’arredamento interno con il grande monitor touch screen al centro della plancia che a seconda degli allestimenti può arrivare sino a 8 pollici e il freno di stazionamento elettrico.

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