16 February 2015

Volkswagen Golf 1.6 TDI 4Motion, la nostra prova

La Golf a trazione integrale associata al motore 1.6 TDI da 105 Cv garantisce una maggiore motricità a fronte di consumi sempre accettabili (15,3 km/l rilevati in media). Il bagagliaio....

INTRO

Modello che vince non si cambia, casomai si migliora. E’ quanto devono aver pensato in Volkswagen, visto che dalle linee di montaggio sono già usciti qualcosa come 30 milioni di esemplari dal lontano 1974. Brillante, funzionale e confortevole, la Golf in fondo lo è sempre stata, ma la nuova versione a trazione integrale con pacchetto BlueMotion aggiunge due ingredienti in più: sicurezza e… frugalità, almeno su questa variante particolarmente ecologica e parsimoniosa con motore TDI da 105 Cv.

La trazione 4Motion con frizione multidisco Haldex a controllo elettronico è giunta ormai alla quinta generazione, pesa 1,4 kg in meno e reagisce in modo leggermente più rapido ai cambiamenti del coefficiente di aderenza. Il che permette, con le giuste coperture, di affrontare in maggiore sicurezza neve e ghiaccio, senza penalizzare tuttavia i consumi, dato che in condizioni di aderenza normale l’asse posteriore di fatto viene quasi disaccoppiato.

La trazione integrale assicura poi una maggiore motricità in partenza, il che spiega in parte, unitamente all’aggravio di peso contenuto rispetto alla versione a due sole ruote motrici, i buoni scatti cronometrici registrati. Difetti? Il vano bagagli perde qualcosa in capacità rispetto a quello della Golf a trazione anteriore, passando da 380/1.270 a 343/1233 litri e, come sulle altre versioni, un rapporto leggermente più diretto dello sterzo non avrebbe guastato. Tanta qualità, inoltre, si paga, dato che per parcheggiare l’esemplare in prova nel proprio garage occorrono oltre 30.000 euro.

 

 

LISTINO

In allegato listino e schede tecniche. 

 

 

 

 

INTERNI

Trovare la corretta posizione di guida sulla Golf è un attimo grazie alle numerose regolazioni, tutte manuali, di sedile e volante. L’unico appunto riguardo la gamba destra spesso a contatto con il tunnel, un particolare che disturba solo quando si trascorrono diverse ore al volante, e il pedale della frizione che ha una corsa abbastanza lunga. I sedili risultano invece ben profilati e correttamente imbottiti e la plancia conserva un’impostazione semplice e rigorosa, con la consolle ora leggermente più orientata verso il guidatore.

ERGONOMIA
La strumentazione a quattro indicatori circolari analogici integrati da un display centrale è sempre chiara e ben leggibile e tutti i principali comandi, vedi clima, luci, tergicristalli, sono molto facili da trovare e altrettanto intuitivida usare. Un piccolo appunto riguarda solo i troppi tasti e bilancieri, ne abbiamo contati 18, al volante e i due display davvero troppo piccoli della temperatura del climatizzatore. Molto più semplice e intuitivo il sistema infotainment audio/navigatore/ telefono/ setup vettura, facilmente gestibile tramite lo schermo touchscreen da 5” o gli otto tasti posti a lato per entrare direttamente nei sottomenù. Tutto è nel complesso ben realizzato, con plastiche morbide al tatto, assemblaggi curati, rivestimenti in tessuto dei sedili robusti e di fattura gradevole.

ABITABILITA'
Per quanto concerne l’abitabilità, anche sulla 4Motion viaggiano comodi solo quattro adulti. Un eventuale quinto passeggero dovrebbe fare i conti con il divano sagomato per due, con una seduta centrale piuttosto rigida, e con un tunnel centrale della trasmissione alto e ingombrante. In compenso, non manca lo spazio a livello spalle ed anche in altezza, dove l’abbondanza di centimetri non crea problemi nemmeno ai passeggeri più alti (oltre 1,85 metri). Apprezzabile anche la presenza di una seconda plafoniera proprio per i passeggeri posteriori, che possono contare anche su due bocchette di aerazione dedicate. La trazione integrale penalizza così unicamente la capacità di carico del vano bagagli, che scende da 380/1.270 a 343/1.233 litri. Resta comunque ben sfruttabile grazie alla sua forma molto regolare, al piano di carico regolabile su 2 livelli e alla soglia di accesso non troppo alta da terra.

TECNICA

Per fare spazio alla trazione integrale, la 4Motion vanta ingombri leggermente diversi rispetto alle altre versioni, modifiche possibili grazie all’impiego del pianale modulare Volkswagen MQB dedicato ai modelli a trazione anteriore e motore trasversale. L’altezza è infatti maggiore con 1.439 contro 1.437 mm, così come il passo (2.628 mm contro 2.620) e la carreggiata posteriore, che passa da 1.518 a 1.520 mm. Invariato invece lo schema delle sospensioni, con un asse anteriore di tipo McPherson e il retrotreno a bracci multipli. Il sistema di trazione integrale permanente 4Motion impiega una frizione Haldex multidisco a controllo elettronico.

La potenza viene trasferita al retrotreno attivando la pompa elettroidraulica dell’olio che agisce sulla frizione a lamelle: fornisce la pressione sufficiente a “chiudere” la frizione affinché una certa quantità di coppia venga trasferita anche all’asse posteriore. Una centralina elettronica riconosce inoltre in tempo reale le condizioni di marcia del veicolo, analizzando determinati parametri, come il numero di giri delle ruote e l’eventuale slittamento, la coppia motore e l’angolo di sterzata. All’occorrenza, trasferisce sino al 100% della coppia di trazione sull’asse posteriore. Il quattro cilindri TDI di 1,6 litri è invece una nota conoscenza in Casa Volkswagen e al banco a rulli ha erogato esattamente i 105 Cv dichiarati, con uno scarto accademico e una coppia massima leggermente inferiore: 241,8 Nm a 2.350 giri/min contro i 250 promessi.

La dotazione di sicurezza è molto completa è include sette air bag (frontali, laterali, a protezione della testa e delle ginocchia del guidatore), controllo di stabilità con integrato l’ Abs e il controllo di trazione, il differenziale elettronico autobloccante XDS e il dispositivo di riconoscimento della stanchezza del guidatore. Interessante anche il sistema di frenata anticollisione multipla di serie che, in caso si attivino gli air bag in seguito a un tamponamento, frena il veicolo o fino a circa 10 km/h, in modo da evitare impatti successivi. La Golf, lo ricordiamo, ha meritato il massimo dei voti, cinque stelle, nei crash euroNCAP.

 

SU STRADA

Soddisfa sin dai primi chilometri questa nuova 4Motion. Sarà che l’aggravio in termini di peso non è eccessivo, con 1.449 kg contro i 1.426 kg della Golf TDI BlueMotion provata nel 02/13, e che in condizioni di buona aderenza si comporta in tutto e per tutto come una normale trazione anteriore, ma la nuova arrivata conferma tutte le comprovate qualità delle altre varianti. L’ 1.6 TDI da 105 Cv si rivela a conti fatti una scelta tutt’ altro che povera: si fa apprezzare infatti per l’elasticità e la prontezza con cui asseconda le richieste, grazie anche ai 241 Nm di coppia, con una live solo incertezza sotto i 1.800 giri/min.

REGOLARE
Brillante, molto regolare, vanta un turbo talmente discreto da consentire di condurre la vettura senza strappi o apprensioni, anche viaggiando in quattro. Complice in questo il valido sei marce manuale dagli innesti precisi e contrastati quanto basta; solo la frizione, dal comando un po’ lungo e pesante, rende un po’ più fastidiosa la guida in città o in colonna. Sensazioni positive che trovano puntuale conferma nei dati rilevati dal nostro Centro Prove.

CONSUMI
In 11,86 secondi scatta da 0 a 100 km/h, in poco più di 33” traguarda il km, sempre con partenza da fermo ed anche i 186 km/h raggiunti in sesta sono una punta tutt’altro trascurabile per una media da 105 Cv. Positivo anche il comportamento dinamico, grazie all’assetto sportivo e ai cerchi da 17” dell’allestimento Highline, con un sottosterzo limitato e un’ apprezzabile progressività nell’andare in appoggio.

Solo sui tratti più guidati avremmo preferito una maggior prontezza di risposta dello sterzo. Sul bagnato, sullo sterrato, o su fondi a scarsa aderenza viene poi in aiuto la trazione integrale, con i due assi che “dialogano” al meglio tra loro per garantire un comportamento omogeneo, che rimane a lungo neutro e prevedibile. La Golf insomma non si scompone e, quando la fa, l’elettronica vigila in modo attento ed efficace. A frenare adeguatamente la vettura provvede poi un impianto potente, bastano 33,3 metri per fermarsi a 100 km/h, quasi un record. Malgrado la trazione integrale e il notevole assorbimento, 64,5 i Cv che arrivano alle quattro ruote, la 4Motion vanta percorrenze nell’ ordine dei 12,2 km/l in città e 16,6 km/l in autostrada.

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