Non è solo pericolosa, è anche affascinante e spettacolare. Non a caso Fabio Barone ha scelto la Tianmen Mountain Road in Cina per segnare il suo primato al volante della sua Ferrari 458 Italia. Qui non c’erano precedenti record da battere, va considerata come un’esperienza contro se stessi, prima che contro un cronometro: si deve cercare il limite in condizioni che sono tutt’altro che sicure, ben lontane da quelle che si possono trovare in una pista dove ci si può concentrare sulla guida, portando l’auto verso il suo massimo. “È stato semplicemente incredibile, correre a pochi centimetri dal vuoto circondato da un silenzio surreale”, spiega il romano Fabio Barone. “Durante le ultime curve pensavo di non farcela, sia la macchina che io eravamo al limite, sentivo gli incitamenti via radio e sono stati quelli che mi hanno permesso di stringere i denti e mantenere la concentrazione”.

10 minuti, 31 secondi e 954 millesimi: questo il tempo servito a Barone per percorrere i 99 tornanti che compongono gli oltre 10 chilometri della strada montana: “Sono stato affascinato proprio dalla pericolosità: ho corso a oltre 1.500 metri di altezza fra tornanti che non hanno nessun tipo di protezione. Ma il traguardo è unico: la strada si avvolge su se stessa fino a raggiungere la ‘Porta del Paradiso’, un meraviglioso arco di roccia naturale, profondo 70 metri e largo 30 metri, che, secondo i cinesi, sarebbe l’ingresso per il Paradiso, e che è situato nella montagna sacra, dove fu girato il film kolossal Avatar”.