I cambiamenti introdotti con il campionato di Formula 1 edizione 2014 sono stati numerosi e hanno suscitato non poche polemiche tra gli appassionati e gli addetti ai lavori. Considerata la velocità con cui si susseguono le innovazioni tecnologiche, le rivoluzioni che ci dovremo aspettare per il futuro in questo ambito saranno maggiori. Senza dimenticare che la F1 è sempre stato il tempio della ricerca e sviluppo ed il tradizionale laboratorio per le innovazioni portate poi sulle auto di serie. Posto che i cambiamenti ci saranno, è difficile sapere con precisione quello che ci aspetta nel futuro dell’alta velocità. Qualcuno però ci ha provato ad ipotizzare queste rivoluzioni.
A PORTATA DI MANO
A raccontarci i bolidi del futuro è una ricerca del matematico e fisico Ian Pearson realizzata grazie al contributo di Dunlop e resa disponibile in questi giorni. Sappiate che interattività ed ecologia sono i trend che caratterizzeranno le auto da corsa tra 125 anni. Che ci crediate o meno, il dott. Pearson è un futurologo, un esperto in grado di dire con cognizione di causa quali saranno i trend delle auto da corsa che sfrecceranno tra più di un secolo.
MATERIALI
Secondo la ricerca, le monoposto potrebbero sostituire i motori a combustione interna con motori elettrici e propulsori al plasma a induzione lineare. Questi motori funzionano bombardando il gas con elettroni, che a loro volta creano il plasma. Delle bobine ad alta capacità di conduzione creano dei campi elettromagnetici di grosse dimensioni, tali da spingere in avanti il plasma, facendo così muovere la vettura.
Non finisce qui, le rivoluzioni non riguarderanno solo i motori, ma anche i materiali utilizzati per il telaio. Nanotubi di carbonio e grafene sapranno dare alle auto del futuro robustezza e rigidità, ma con un peso molto contenuto. “Queste innovazioni consentiranno ai profili aerodinamici di modificarsi, per esempio alle minigonne dell’auto di allargarsi in curva o di far variare l’effetto suolo e sollevare la vettura nei rettilinei” aggiunge Pearson.
Materiali a controllo elettronico saranno incorporati anche nei pneumatici per migliorare l’usura. Micropunte con chip sono destinate invece ad essere inserite nella mescola e telecomandate dal sistema di bordo per garantire al momento del bisogno o una maggiore aderenza o una migliore resistenza aerodinamica.