01 November 2014

Toyota Yaris 1.5 Hybrid, prime impressioni

Il restyling della terza generazione della Yaris è molto più che un semplice facelift: si tratta infatti di un modello più evoluto e accattivante. Interessante anche il listino prezzi veramente aggressivo ...

Toyota yaris 1.5 hybrid, prime impressioni

I numeri sono chiari, nel mercato europeo il segmento B è il più importante: da gennaio a giugno 451.000 immatricolazioni con un +10% ed è il mercato dove l’ibrido cresce più rapidamente con un +34% nel 2013 che significa il 12% delle vendite mondiali di questa tecnologia. Sempre nel 2013 le vetture ibride Toyota sono cresciute del 43%. Nel 2014 la Yaris Hybrid, in Europa, rappresenta il 31% delle vendite complessive del modello.  In questo scenario il restyling di metà vita della terza generazione di Toyota Yaris, è qualcosa di più di un semplice ritocco estetico, piuttosto è un ripensamento, stilistico, ma anche tecnico, di questo modello. 
 
Fatta per l’europa
L’obiettivo è conquistare non solo con contenuti di eccellenza e uno stile solido, ma anche attraverso una rivisitazione più ricercata dei dettagli, con una maggiore cura delle rifiniture e una palette colori decisamente più accattivante. E siccome Yaris è il modello che ha permesso l’espansione del marchio in Europa, adesso il modello diventa ancora più europeo visto che la produzione avviene negli stabilimenti francesi di Valenciennes. Ben 85 i milioni di euro investiti per il rinnovo di Yaris. Ad osservarla da ferma si ribadiscono gli atout che da sempre caratterizzano Yaris: compostezza esteriore e spaziosità interna. Ma questa volta ti rendi conto che gli stilisti hanno voluto giocare di più sugli aspetti emozionali e sensoriali per occhieggiare con più decisione l’utenza femminile e dei più giovani sempre attenti al dettaglio.  Sono quattro le aree su cui si sono concentrati i maggiori interventi: design esterno, esecuzione interna, una gamma colori e materiali più estesa e vibrante e un maggior piacere di guida. 
 
Salto in alto
L’estetica è accurata, il salto rispetto alla versione precedente è talmente evidente che sembra, appunto, di trovarsi di fronte ad una nuova generazione del modello. Complessivamente convince, con un anteriore che vive su due piani stilistici differenti con un effetto finale valido. L’elemento a X, che abbiamo visto marcato nella Aygo, anche qui, concorre a separare in modo deciso la parte superiore del frontale da quella inferiore. Il logo centrale è ancora più in risalto, quasi galleggia al centro inserito tra elementi cromati che si allargano verso i fari anteriori.  
 
Paraurti nuovo
Posteriormente un nuovo paraurti incorpora un diffusore e, in relazione agli allestimenti, nuovi gruppi ottici a led che disegnano una linea continua luminosa utile anche a ribadire l’identità di marca. Anche gli interni riflettono gli sforzi per ottenere il miglioramento della percezione voluto dai progettisti: riprogettato il cruscotto che presenta un quadro stilisticamente più raccordato con tutti gli elementi. Le bocchette di aerazione sono inserite in un continuum stilistico convincente. Al centro lo schermo da 7” che raddoppia la risoluzione e rinnova la grafica del suo front end, completamente connesso alla rete, com’è d’obbligo ormai, ripropone la possibilità di interfacciare il sistema al proprio smartphone e ai servizi internet offerti da Google e altri fornitori di primaria importanza. Interessante la possibilità di gestire, attraverso la funzione Toyota Online, tutta una serie di servizi tra cui quella di connettersi on line con la propria vettura e gestire in remoto la pianificazione del proprio itinerario tramite Google Maps. Ecco, questo sforzo netto di riposizionare la Yaris rendendola più emozionale, ha centrato l’obiettivo. Da una standardizzazione spinta, tipico approccio della Casa giapponese, ad un’offerta di allestimenti piuttosto estesa, come con questa Yaris, il cambio di passo di vede eccome.
 
Cento cavalli
Poi c’è l’aspetto dell’aumentato piacere di guida. Su strada con la versione ibrida, 1,5 litri da 100 cavalli complessivi, si nota un generale miglioramento dell’handling. Le modifiche hanno coinvolto tutti i comparti più importanti al riguardo: 36 punti di saldatura nella scocca che si completano con nuove tecniche di incollaggio che, insieme, determinano un aumento di rigidità torsionale del 20%. Le sospensioni adesso vantano ammortizzatori con molle interne di finecorsa che consentono un miglioramento della stabilità e una diminuzione del rollio in curva, poi molle a spirale più elastiche. Posteriormente la Yaris presenta una barra di torsione più rigida e, anche qui, molle elicoidali più elastiche con elementi di fine corsa in poliuretano. Questa precisione si traduce in una guida più reattiva, l’assetto leggermente più rigido non disturba il confort.
 
Su strada
Le molte novità anche sul piano dell’isolamento acustico, maggiore spessore e qualità del materiale isolante per i rumori di alta frequenza e nuovi supporti motore per i diesel e nuovi supporti di scarico, rendono la Yaris più composta, silenziosa. Ottima sulla sconnesso, con uno sterzo più preciso e pronto anche se, forse, eccessivamente sensibile ai piccoli angoli alle basse velocità. La Hybrid dispone di un motore elettrico che agevolmente è in grado di occuparsi della trazione fino ad un massimo di 5 chilometri di autonomia e che si integra superbamente con l’unità endotermica. Le prestazioni del complessivo sono ulteriormente migliorate con 3,5 litri/100 km e rispettivamente 75g/km e 3,3 g/km. Completamente ridisegnata (e molto più chiara) la grafica relativa alla gestione dei flussi. Lo spunto, però, deve ancora scontare l’effetto di slittamento della trasmissione, comunque molto migliorato rispetto alla versione precedente. 
 
Cambio automatico
La trasmissione E-CVT geniale e molto raffinata nei suoi principi di funzionamento, impone però di ripensare completamente la guida che, in questo caso, non deve proprio prevedere accelerazioni repentine quanto delicate e costanti. Lo scotto da pagare, altrimenti, è che tu rimani lì, con il motore che frulla alto di giri e un’accelerazione che sale con calma. Molta calma. Una breve nota per l’unità di un litro a tre cilindri. Completamente ridisegnata per migliorare consumi ed emissioni ( -15% rispetto alla versione precedente e 4,3 litri/100 km e 99 g/km CO2). Su strada è piacevole e piuttosto pronto alla risposta anche se non è possibile considerarlo sportivo, nel caso vi risponderà con il tipico frullo dei tre cilindri piuttosto che con una spinta più vivace. 

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