21 July 2014

Toyota Rav 4 2.2 D-CAT, la nostra prova

Rispetto alla precedente generazione è cresciuta in dimensioni, abitabilità e capacità di carico. Soddisfacenti le prestazioni con il td 2.2 da 150 Cv, corposo nell’erogazione e mai rumoroso: un common rail...

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Rav4: il nome sta a significare veicolo a quattro ruote motrici per attività ricreativa e non è un caso che sia cosi. Fu proprio infatti Toyota, nel 1994, con la Rav4, a portare avanti per prima la formula della 4x4 di taglia media, a vocazione prettamente stradale, con altezza da terra importante ma non eccessiva, interni di buona qualità, prezzo interessante. Una tipologia di vetture, all’epoca, del tutto nuova e inesplorata, ma di cui la Casa giapponese intuì le potenzialità.

Oggi, dopo 19 anni e oltre 4,5 milioni di esemplari venduti nel mondo, la Rav4 è approdata alla sua quarta generazione, rinnovandosi completamente nella forma e nella sostanza, pur senza rinnegare il suo passato, che ne ha fatto la capostipite di un segmento. Oltre che più moderna nell’aspetto, la Suv Toyota è cresciuta nelle dimensioni e propone un’ulteriore evoluzione del sistema di gestione della trazione, che provvede a trasferire i livelli di coppia tra avantreno e retrotreno, variandola dal 100% davanti, quando si viaggia in condizioni normali, fino a 50:50% non solo, come sulla precedente versione, in presenza di uno slittamento delle ruote, ma anche quando si verifica un comportamento sottosterzante in curva.

Così rivisitata, la Rav4 punta a ottimizzare quelle sono le sue armi migliori a livello dinamico, vale a dire una guida gratificante anche nel misto e livelli di confort sempre elevati. A tutto ciò si uniscono i pregi, in termini di brio e reattività, di un motore come il td 2.2 da 150 Cv, che abbinato alla trasmissione automatica si adatta bene alle caratteristiche della vettura, anche se i consumi un po’ ne risentono, soprattutto in città.

 

2014 TOYOTA RAV4 2.2 D-CAT STATICHE
 
 
2014 TOYOTA RAV4 2.2 D-CAT INTERNI
 
 
2014 TOYOTA RAV4 2.2 D-CAT DINAMICHE

 

INTERNI

Niente più ruota di scorta esterna La Rav4 è cresciuta soprattutto in lunghezza, dove i 20,5 cm aggiuntivi portano a una misura totale di 4,57 metri e nel passo, che fa segnare un +10 cm (1,66 metri) mentre in larghezza l’incremento è di 3 cm (1,85 metri) che tuttavia, per effetto dell’altezza ridotta di 2,5 cm (1,66 metri), contribuiscono, assieme al parabrezza più inclinato, a donare alla vettura una silhouette un po’ più filante.

Tanto più che dal punto di vista estetico la Rav4 fa sue buona parte delle soluzioni stilistiche tipiche delle Toyota di più recente generazione, come il frontale spiovente e sottili gruppi ottici, la linea di cintura pronunciata, alta e ascendente, gli archi passaruota massicci. In coda sparisce definitivamente la ruota di scorta esterna, alloggiata sul portellone, che ora si apre in modo tradizionale, con le cerniere sul tetto anziché di lato ed è equipaggiato di apertura e chiusura motorizzata, di serie sull’allestimento Lounge.

L’abitacolo, per parte sua, sfoggia una nuova plancia di aspetto più moderno, con un disegno che la porta a svilupparsi per linee orizzontali su due livelli, separati da un pannello rivestito in morbida pelle sintetica con cuciture a vista. L’incremento dimensionale di cui ha beneficiato il nuovo modello è andato a vantaggio dell’abitabilità, con particolare riferimento ai passeggeri posteriori e della capacità di carico del vano bagagli, salita da 473 a 547 litri, cui vanno aggiunti i 100 litri del sottofondo dove è alloggiata la ruota di scorta o in alternativa, come sul modello in prova, il kit di riparazione.

TECNICA

Già utilizzato sulla precedente generazione, il td 2.2 da 150 Cv si avvale di nuovi contralberi e di pompe di acqua e olio integrate per contenere il peso ed è abbinato sia al cambio manuale a 6 marce sia, come sul modello in prova, alla trasmissione automatica a 6 rapporti. Invariate nello schema con avantreno McPherson e bracci oscillanti posteriori, le sospensioni dispongono di barre stabilizzatrici più rigide e boccole ottimizzate per incrementare il livello di confort. Lo sterzo, sempre dotato di servocomando elettrico, ha beneficiato di una nuova centralina elettronica che migliora sensibilità e precisione del comando.

Rav4 si avvale inoltre di un rinnovato sistema di trazione 4x4, ribattezzato Integrated Dynamic Drive System, che tramite una frizione elettromagnetica alloggiata davanti al differenziale posteriore provvede a ripartire la coppia dal 100% alle ruote anteriori fino al 50:50% su entrambi gli assi. Sono previste due modalità: Normal e Sport. Nel primo caso la ripartizione di coppia viene gestita non solo quando si verifica uno slittamento delle ruote, ma anche per compensare il sottosterzo in curva.

Nella modalità Sport, invece, il 10% della coppia viene trasferito alle ruote posteriori non appena si ruota il volante, mentre in caso di comportamento sottosterzante tale trasferimento viene incrementato automaticamente fino a un massimo del 50%. Per la guida in fuoristrada, resta la modalità Lock, che blocca la distribuzione di coppia in parti eguali fra i due assali, fino a 40 km/h. La Rav4 è equipaggiata di serie di controllo elettronico di stabilità e trazione, 7 air bag, assistenza alle partenze in salita e limitatore della velocità in discesa.

SU STRADA

Molte conferme, per la nuova Rav4, dal punto di vista dell’esperienza di guida. Il suo quattro cilindri common rail è potente ma soprattutto ben sfruttabile: il suo meglio lo dà ai medi regimi, che sono poi quelli di impiego più ricorrente per un motore diesel. Sensazione rafforzata dal funzionamento della trasmissione automatica, fluida e dolce negli innesti, oltre che discretamente rapida anche in caso di kickdown. Pur in assenza di un assetto sportivo, su strada la Rav4 fa valere una taratura delle sospensioni che media con efficacia le esigenze del confort e quelle delle prestazioni. Piuttosto morbida di assetto, anche se non esageratamente soffice, la nuova Rav4 offre subito confidenza, facendo intuire sin dai primi chilometri un comportamento stradale piacevolmente composto.

 

Ne escono reazioni facili da gestire e interpretare, accompagnate da un rollio sempre contenuto, mentre nel misto la Suv Toyota fa valere apprezzabili doti di prontezza e precisione negli inserimenti in curva, più che sufficienti ad appagare anche chi predilige una guida spigliata. Forzando il ritmo, la taratura delle sospensioni lascia un certo margine al coricamento laterale senza che, tuttavia, questa caratteristica comporti eccessivi trasferimenti di carico in condizioni critiche, situazioni in cui accompagnare la vettura sulla traiettoria voluta rimane facile e intuitivo. Lo sterzo, servoassistito elettricamente, mostra buone doti di prontezza e precisione senza alleggerirsi troppo all’aumentare della velocità, mentre alla voce confort degna di nota è anche la capacità delle sospensioni di assorbire sconnesso e irregolarità del manto stradale.

Quanto alle prestazioni, la Rav4 non delude affatto, tanto in velocità massima, dove i 193,1 km/h rivelati superano di gran lunga il dato dichiarato (185 km/h), quanto in accelerazione, dove la Suv Toyota ha staccato nello 0-100 km/h un tempo (10,06”) sostanzialmente allineato alle promesse (10”). Viceversa, sul fronte dei consumi, complice anche la trasmissione automatica, i risultati sono tutt’altro che da primato, soprattutto in città, dove la percorrenza media rilevata si ferma a 9,3 chilometri con un litro, mentre a velocità costante non si va oltre 11,6 km/litro. In compenso, il confort di marcia è davvero notevole, rendendo la Suv giapponese una compagna di viaggio ideale e silenziosa grazie alla buona insonorizzazione

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