Opel Astra TCR: stella promessa

Abbiamo provato in pista ad Adria l’ultima arrivata nel Campionato Italiano TCR. L’Opel Astra TCR ha le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista con Kevin Giacon.

Un debutto brillante

L’Opel Astra è arrivata quasi a sorpresa nel panorama del TCR italiano, scelta sul filo di lana e un po’ controcorrente dal team Tecnodom Motorsport. Come biglietto da visita ha però subito stampato la pole position, con Jonathan Giacon, nella gara di apertura del Campionato ad Adria. Un fulmine a ciel sereno. Poi, in gara, due partenze non brillantissime e qualche problemino di “gioventù”, del resto la squadra veneta ha avuto pochissimo tempo per lavorare sulla vettura, hanno limitato l’azione del forte pilota veneto, costretto ad accontentarsi della seconda piazza.

La sfortuna si è accanita

L’ottimo potenziale della vettura tedesca è stato ribadito nella seconda prova del tricolore TCR, a Misano, dove Kevin Giacon, che disputerà tutta la stagione dopo aver dovuto cedere il volante al più esperto fratello nella gara di casa a causa di un febbrone da cavallo, ha ottenuto il terzo tempo in qualifica. Un risultato che avrebbe potuto essere anche migliore senza qualche contrattempo nei giri buoni. Purtroppo in gara è andata peggio, con il giovane veneto che non ha potuto giocarsi tutte le carte in quanto spedito a muro da un altro concorrente in gara 1. Toccando tutto il ferro possibile, ora il conto con la sfortuna dovrebbero essere stato ampiamente saldato, perciò possiamo ragionevolmente pensare che nei prossimi cinque round dell’Italian TCR, a partire da Monza il prossimo fine settimana, Kevin Giacon e la Opel Astra potranno essere protagonisti.
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Carreggiate XXL

Partendo dalla vettura stradale, la carrozzeria dell’Astra TCR è stata allargata fino al limite massimo di 1.950 mm, così da ospitare l’ampliamento delle carreggiate. Nella parte anteriore è stato modificato lo scudo per ottimizzare l’ingresso dell’aria di raffreddamento ed è stato aggiunto uno splitter fisso in compositi, uguale per tutti, mentre al retrotreno è stata applicata un’ala regolabile a profilo singolo, anche in questo caso di disegno e dimensioni uguali per tutti. La scocca è stata alleggerita e rinforzata, ripassando le saldature tra i lamierati e applicando la gabbia di sicurezza, saldata alla scocca, che lega il pianale alle sospensioni.

Ammortizzatori KW e 350 Cv

Lo schema delle sospensioni resta uguale a quello di serie, vale a dire McPherson all’anteriore e a ponte rigido al posteriore, ma i triangoli e i montanti ruota sono realizzati ad hoc dal pieno. Gli ammortizzatori sono della KW Racing, regolabili in estensione e compressione su 25 posizioni, mentre le barre antirollio sono adattabili su tre posizioni. L’impianto frenante presenta un ripartitore sui due assi, un regolatore posteriore e un freno di stazionamento per la partenza oltre a dischi anteriori autoventilanti da 378 mm con pinze AP Racing a quattro pompanti, mentre al posteriore vi sono dischi da 265 mm con pinze a due pompanti. Il motore 2.0 turbo a iniezione diretta della benzina eroga 350 Cv a 6.500 giri/min con una coppia di 420 Nm disponibile da 3.000 a 5.000 giri/min. Il cambio è un sequenziale Sadev a 6 rapporti con comandi al volante, assistito da un differenziale autobloccante meccanico.

In pista con noi

Abbiamo provato la vettura sulla pista di Adria, ma per sapere come va e conoscere ulteriori dettagli tecnici vi rimandiamo al prossimo numero di Automobilismo. Nell’attesa, potete allacciare le cinture e salire a bordo con noi per godervi un giro della pista veneta con la Opel Astra TCR del team Tecnodom Motorsport, sicura protagonista del TCR Italy Touring Car Championship.

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