02 October 2015

Fiat 500X 1.6 Mjet Business, la nostra prova

Il motore 1.6 Multijet da 120 Cv è brillante e consuma poco, ma non può essere associato al cambio automatico....

INTRO

Il primo aspetto che colpisce di un’automobile è la linea, e da questo punto di vista la 500X pare abbia proprio fatto centro, ma anche sottopelle gli ingredienti per ottenere un meritato successo ci sono proprio tutti. Un motore 1.6 td brillante e poco assetato, un comportamento davvero gratificante e una versatilità che la rende adatta agli impieghi più svariati. Comoda e ben costruita, non costa certo poco, ma bisogna considerare che la X si affaccia in un segmento che fa più dell’appeal che del rapporto qualità/prezzo uno dei suoi principali punti di forza. In un quadro privo di evidenti sbavature desta qualche perplessità solo la gamma, che offre il cambio automatico e la trazione integrale solo in abbinamento al turbodiesel più potente, ovvero il 2.0 MJet da 140 Cv. E la frizione della 1.6 Multijet protagonista di questa prova è un po’ troppo pesante da azionare.

 

INTERNI
Piace un po’ a tutti la 500X da quello che abbiamo potuto constatare durante questo primo test, ma convince anche per una qualità costruttiva migliorata rispetto alla precedente produzione Fiat. Lo si può notare dal materiale plastico morbido utilizzato per la zona superiore della plancia, dalle maniglie esterne cromate, da quelle interne ricercate nel look e integrate da un blocchetto che, ruotando funge da sicura, ma anche dalle doppie guarnizioni delle porte o dalle cornici cromate delle bocchette di aerazione centrali e della parte centrale del volante che si sommano a quella ad effetto satinato che contorna il quadrante del grosso strumento al centro del quadro.

Che integra un display per visualizzare tantissime informazioni, tra cui anche la temperatura dell’olio, il livello di carica della batteria, oltre all’efficienza della guida in tema di consumi e rispetto dell’ambiente. Altri dati sono invece demandati al display centrale del sistema multimediale, che consente anche di impostare i vari sistemi di assistenza alla guida, come, per esempio, la frenata automatica per evitare il tamponamento, oppure la visualizzazione degli angoli ciechi degli specchietti esterni. Il sistema Uconnect nella parte superiore centrale della consolle sfrutta la tecnologia touch screen e consente anche di connettere via bluetooth i più moderni smartphone, oltre che di riprodurre la musica direttamente dagli stessi.

Più in basso si trovano i pomelli che consentono di regolare in modo molto semplice e intuitivo l’impianto di climatizzazione automatico bizona, mentre dietro la leva del cambio è situato il Mood Selector, ovvero il pomello da ruotare per passare dal programma di guida Auto, a quello Sport, oppure All Weather per i fondi a bassa aderenza. Sul fronte abitabilità la situazione è nella norma davanti, mentre dietro si segnala qualche disagio in più, sia per l’andamento discendente del padiglione che sottrae un po’ di spazio in altezza, sia per le gambe un po’ sacrificate qualora davanti siedano passeggeri di statura superiore alla media.

Come per le altre vetture di pari dimensioni è meglio poi viaggiare in quattro, perché la porzione centrale del divano è penalizzata sia dalla conformazione di cuscino e schienale, sia dalla larghezza del tunnel che impone una posizione innaturale delle gambe. Migliore invece il giudizio relativo al vano bagagli, che si apprezza per la buona capienza, oltre che per la possibilità di regolare il piano di carico su due diversi altezze.

 

 

TECNICA

La base è la stessa già inaugurata dalla Jeep Renegade (leggi qui), quindi composta da una scocca portante con ampio uso di acciai altoresistenziali (circa il 70% del totale) e con la parte frontale particolarmente rigida a favore del confort acustico integrata da una terza linea di assorbimento per garantire la massima protezione degli occupanti in caso di incidente. Sospensioni a ruote indipendenti con schema Mc Pherson sia all’avantreno sia al retrotreno, mentre l’impianto frenante prevede dischi autoventilanti anteriori da 281 mm di diametro e posteriori da 278 mm.

Il motore è il 4 cilindri Multijet già montato sotto il cofano di numerose vetture del Gruppo Fiat ma rivisto in alcuni particolari con l’obiettivo di ridurre emissioni e consumi per rientrare nella normativa Euro 6. Il sistema di iniezione common rail di terza generazione effettua infatti fino a 8 microiniezioni per ogni ciclo, di cui le prime 2 principali talmente ravvicinate da generare un profilo continuo e modulato del processo di combustione a vantaggio appunto di consumi ed emissioni. Che raggiungono livelli molto bassi grazie anche ad altri accorgimenti, tra cui l’alternatore che recupera energia in fase di rilascio, il termostato dell’impianto di raffreddamento tarato per ridurre il tempo di raggiungimento della temperatura d’esercizio ottimale, oltre alla pompa dell’olio a geometria variabile per regolare la pressione in funzione delle effettive esigenze del motore.

Eccola in un breve clip durante i test al banco:

 

La vettura è gestita dal selettore di guida Mood Selector, che agisce su motore, freni e sterzo secondo tre diversi programmi: Auto per ottimizzare consumi ed efficienza complessiva, Sport per le migliori prestazioni e All Weather per la massima sicurezza sui fondi scivolosi. Tra i più evoluti contenuti relativi alla sicurezza ( qui i crash test euroNCAP) figurano invece il sistema di frenata assistita, l’avviso di scostamento dalla corsia di marcia e la sorveglianza dei veicoli provenienti dal cosiddetto angolo cieco generato dagli specchi retrovisori esterni.

 

Eccola in un breve clip durante i test al banco:

 

 

CONDIZIONI DEL TEST
Temperatura 14,1° C Pressione 980 hpa Umidità 53% Pneumatici Continental ContiEcoContact 215/55 R 17 94 V

 

POTENZA MASSIMA RILEVATA:

Cv 124,9 a 3.980 giri/min

alle ruote in V: Cv 94,4 a 3.300 giri/min

COPPIA MASSIMA :

308,3 NM a 1.790 giri/min

 

 

 

 

SU STRADA

Se la prima impressione è quella che conta, la 500X esce davvero a testa alta dai test dinamici, e lo conferma la sensazione di solidità e qualità complessiva che la nuova nata trasmette fin dai primi chilometri. Questo nonostante la risposta piuttosto brusca delle sospensioni sullo sconnesso che identifica una vettura concepita più in funzione del dinamismo che non per garantire un comfort di marcia assoluto.

Sensazione ribadita dalla prontezza di risposta dello sterzo, molto più comunicativo rispetto, per esempio, a quello della 500L, ma anche da un avantreno che non manifesta incertezze nel raggiungere la traiettoria desiderata. Insomma, entrare in sintonia con la 500X è davvero facile, anche grazie alle consolidate qualità del Multijet di 1,6 litri, pronto nella risposta e dotato di una apprezzabile riserva di coppia che non impone un uso troppo frequente del cambio. Un 6 marce manuale dalla buona manovrabilità e ben scalato, con gli ultimi rapporti abbastanza distesi secondo la dilagante moda del contenimento dei consumi, che in autostrada si estrinsecano in percorrenze di quasi 15 km/litro.

La sesta lunga amplifica anche il confort di marcia, con una rumorosità complessiva più che accettabile, anche se influenzata più dal rotolamento dei pneumatici e da qualche sibilo aerodinamico che non dal timbro sommesso del 16 valvole td. La frenata non delude né in termini di spazi di arresto, né per quanto riguarda la resistenza alla fatica, mentre il retrotreno è abbastanza sensibile ai bruschi trasferimenti di carico, quando anche l’elettronica non interviene sempre tempestivamente. In città, la 500X scatta con un discreto brio al semaforo e si parcheggia senza disagi grazie alla lunghezza di poco superiore ai 4,2 metri.

Il diametro di sterzata non è però particolarmente contenuto, così come, rispetto ad altre vetture del Gruppo Fiat, manca la funzione City che alleggerisce lo sterzo in manovra. In compenso è previsto il programma Sport che rende pressoché istantanea la risposta del motore ai comandi del gas, oltre che più consistente un volante comunque sempre piuttosto leggero.

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