16 August 2015

Nuova Kia Sorento 2.2 CRDI 200 cv 4WD, la nostra prova

La terza generazione della Suv coreana raggiunge la piena maturità, con un design più europeo, una capacità di carico maggiore e finiture più accurate. Il 2,2 td garantisce spunti vivaci e una velocità di oltre 200 km/h. E’ anche silenziosa e confortevole, ma gli spazi di arresto...

INTRO

Che i coreani stiano facendo enormi, e rapidi, passi in avanti è ormai una certezza. Molti tangibili indizi di questo nuovo salto di qualità, sono al quinto posto tra i costruttori mondiali, li nasconde proprio questa terza generazione Sorento. Per convincere anche i più scettici, basterebbero pochi chilometri alla guida. Qualità costruttiva, spazio a bordo e un comportamento affi dabile sono i suoi punti di forza, insieme a confort davvero notevole e a un bagagliaio ancora più capiente.

Che abbia esplicite ambizioni premium poi, non lo nasconde affatto: cambiano il look, più moderno e sportivo, l’aspetto imponente, raggiunge i 4,78 m di lunghezza, la qualità di assemblaggi e materiali e, non ultima, la ricca dotazione tecnologica presente di serie. Il silenzioso 2,2 td e l’assetto molto morbido la rendono una confortevole e silenziosa, compagna di viaggio. Non si tira indietro nemmeno se le chiedete un po’ di grinta con tempi di accelerazione e ripresa accettabili, alle luce anche di una massa che resta importante, con quasi 2 tonnellate alla nostra bilancia. Non chiedetele però troppa sportività, non è nelle sue corde, e in questo caso meglio rivolgersi alle rivali europee rispetto alle quali potete però contare, oltre ai canonici 7 anni o 150.000 km di garanzia, su un prezzo sensibilmente inferiore a parità di dotazione.

 

 

LOOK
Questa terza generazione Sorento ha davvero poco in comune con la precedente e quasi nulla con la capostipite dell’ormai lontano 2004. Le ambizioni premium sono rese ancora più evidenti dall’aumento della lunghezza, cresciuta di 95 mm fino a 4.780 mm e dall’aumento della larghezza di 5 mm (1890 mm). Gli sbalzi sono stati ridotti, al pari dell’ altezza ora di 1.685 mm (-15 mm). Cambia anche il linguaggio formale, più pulito e raffinato, vedi il taglio affilato dei faro anteriori, e senz’altro più in linea anche con i gusti nord americani ed europei. Il design sviluppato nel Centro Stile Kia di Namyang ha beneficiato, non a caso, del contributo degli altri due Centri Stile, quello di Francoforte e quello USA di Irvine in California.

 

TECNICA

Lo schema delle sospensioni a quattro ruote indipendenti è rimasto concettualmente invariato, con un classico McPherson all’avantreno e un multilink al retrotreno. Al retrotreno, però, il telaietto supplementare sul quale sono articolate le sospensioni è collegato alla scocca con supporti elastici di maggiori dimensioni, capaci di garantire un miglior isolamento. Non solo, gli ammortizzatori sono ora dietro l’assale e verticali in modo da essere più efficaci nell’ assorbire le asperità dell’asfalto.

L’irrobustimento della scocca è dovuto all’aumento della percentuale di acciai speciali ad alta ed altissima resistenza impiegati. Nella generazione precedente la quota era del 24,4% mentre sulla nuova raggiunge il 52,7%, con i relativi vantaggi nella rigidità torsionale. E’ più che raddoppiato (dal 4,1% al 10,1%) anche l’utilizzo di acciaio speciale stampato a caldo, usato per irrobustire i montanti del parabrezza e quelli centrali. In più, si è fatto ampio uso della saldatura laser.

Gli accorgimenti per migliorare l’insonorizzazione sono risultati molto efficaci, stando ai nostri rilevamenti fonometrici, grazie al più ampio impiego di un nuovo materiale fonoassorbente per il tunnel della trasmissione, di un pannello isolante più spesso del 29% (da 0,7 a 0,9 mm) sotto la plancia e di uno più spesso sotto il cofano motore. Questa terza generazione è inoltre equipaggiata con un nuovo servosterzo elettrico R-MDPS collocato direttamente sulla scatola della cremagliera e non più sul piantone.

Il quattro cilindri a gasolio 2.2 CRDi, accreditato da 200 Cv, una nota conoscenza in Casa Hyundai-Kia, è già in forza sulla Santa Fe, e la potenza è trasmessa alle quattro ruote motrici tramite un automatico a sei marce. Davvero completa la dotazione di sicurezza che include, oltre a sei air bag, Esp e Abs, una lunga serie di dispositivi di assistenza alla guida tra cui il cruise control adattivo con radar, il controllo della marcia in corsia, la segnalazione di pericolo d’urto frontale, l’avviso di vettura nell’angolo cieco, l’avviso di veicoli in arrivo all’uscita dal parcheggio e la visualizzazione dei segnali stradali sul display del cruscotto.

La nuova Sorento nei Crash test euroNCAP, dove ha meritato le 5 stelle complessive.

 

INTERNI

Linee più morbide e avvolgenti si ritrovano una volta accomodati a bordo. La larghezza viene esaltata dalla ampiezza del cruscotto e dalle linee orizzontali che percorrono la plancia fino ai pannelli porta;l’ampio utilizzo di pelle e materiali soft touch innalzano la qualità percepita insieme ad alcuni inserti in look alluminio. Solo la plastica rigida scelta per alcuni tasti, vedi quelli a sinistra del piantone o quelli centrali del clima, lasciano ancora un po’ l’amaro in bocca. La plancia è semplice, essenziale con una disposizione molto ordinata dei comandi principali e una console principale dominata dall’ ampio display touch screen del sistema Kia HMI (Human Machine Interface). Per telecomando e telefonino potete contare su tre vani portaoggetti in prossimità della leva del cambio automatico, mentre per altri oggetti potete sfruttare il profondo pozzetto ricavato sotto il bracciolo centrale.

 

 

Notevole anche l’abitabilità interna, grazie al sensibile incremento delle dimensioni e dell’allungamento del passo, cresciuto di ulteriori 80 mm (2,78 m). Nonostante il tetto sia più basso di 15 mm, la nuova collocazione della seduta ha aumentato lo spazio utile per la testa di guidatore e passeggero laterale. Lo spazio non manca certo, nemmeno per gli eventuali passeggeri posteriori, che possono contare sia su una buona accessibilità, grazie all’ampio angolo di apertura delle portiere, sia sul pianale piatto che garantisce una buona libertà di movimento ad altezza gambe. Anche la capacità di carico è cresciuta: il vano è molto regolare, ben rivestito e con un piano più lungo di 87 mm. Il volume di carico a vostra disposizione è cresciuto passando da 515 a 605 litri e un ulteriore spazio è ricavato sotto il piano di carico. Nelle versioni sia a 5 sia a 7 posti i sedili della seconda fila sono suddivisi con lo schema 40/20/40. La soglia, non troppo alta, e il pratico portellone posteriore ad azionamento elettrico facilitano le operazioni di carico.

SU STRADA

La prima portò una ventata di democraticità tra le Suv, la seconda rappresentò una decisa svolta verso l’indole stradale, con l’abbandono del telaio a traverse e longheroni e delle protezioni sottoscocca, la terza giunge dunque a una maturità piena, affinando ulteriormente il confort di bordo. Su strada il carattere di questa nuova Sorento ricalca dunque quello pacato del modello precedente, nonostante alcuni aspetti siano stati sensibilmente affinati. Entrare in sintonia con lei non richiede poi particolari sforzi. Superato l’iniziale scetticismo per l’ aspetto molto più imponente, si scopre che la seduta alta, la buona visibilità anteriore e, la notevole leggerezza del servosterzo in manovra, vi permettono di muovervi con disinvoltura anche negli spazi ristretti.

 

 

Molto silenzioso, generoso di coppia sin dai bassi regimi con 441 Nm a vostra disposizione da appena 1.750 giri/min, il 2.2 td garantisce una buona vivacità confermata dai rilevamenti del nostro Centro Prove. In poco meno di 10 secondi raggiungete i 100 km/h (9,62 per l'esattezza), in 31 circa traguardate il km e la corsa si arresta poco sopra il dichiarato, a 201,8 km/h. L’erogazione resta sempre lineare, morbida, con un timbro molto educato e una progressività tale da sottolineare la vocazione più turistica che sportiva del modello. Il passo più lungo e le carreggiate maggiori rendono inserimenti e reazioni un po’ più precisi e progressivi, ma è soprattutto il settaggio molto morbido delle sospensioni e il cambio automatico a sei rapporti, privo tra l’altro di comandi al volante, a smorzare ogni velleità sportiva sui tratti un po’ guidati.

 

 

Il rollio diviene piuttosto marcato con l’aumentare della velocità e il nuovo servosterzo elettrico perde in prontezza e precisione. La situazione, per inciso, cambia di poco anche optando per il settaggio Sport, in alternativa a quello Eco e Normal, premendo il tasto in prossimità della leva del cambio. Detto questo, la Sorento vi ripaga con un confort di marcia davvero notevole, con passaggi marcia dolci, un’ insonorizzazione molto, molto curata, 68,8 db a 130 km/h, e una capacità di filtrare con efficacia anche gli avvallamenti più marcati. Migliorabile infine la frenata, ben modulabile a tutte le andature ma con spazi di arresto sempre po’ troppo lunghi , 43,5 m da 100-0 km/h e solo accettabili i consumi, penalizzati dalle quasi 2,0 tonnellate di peso della vettura e dall’assenza di una settima o ottava marcia, con una percorrenza in città di 9,5 km/l e una media di 11 km/l.

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