21 June 2006

Tecnica: speciale pneumatici

Tecnica: speciale pneumatici

Introduzione


Sportiva o confortevole, veloce in autostrada o agile in montagna, le Suv sono vetture di compromesso ma possono assumere una connotazione più specifica intervenendo sui pneumatici. Per sostenere questa idea e per capirne un po’ di più con l’aiuto dei numeri, abbiamo affrontato una serie di rigorosi test a Balocco con l’ausilio dei collaudatori e della strumentazione del nostro Centro Prove.
La filosofia della prova era quella di confrontare il comportamento di un’auto equipaggiata con lo stesso tipo di pneumatico ma in tre differenti misure, tutte omologate dalla casa.
Per fare ciò abbiamo scelto la Bmw X5 3.0d con 218 Cv, una delle Suv più vendute e con un’assetto e una guidabilità di riferimento nel segmento. Per i pneumatici ci siamo appoggiati alla Yokohama che da poco ha lanciato sul mercato una copertura high performance ribattezzata Advan S.T.  richiedendo 3 diversi diametri (17-18 e 20”) e 4 diverse larghezze, visto che con le ruote da 20” Bmw preferisce differenziare l’impronta a terra tra l’asse anteriore e quello posteriore (senza modificarne però il rotolamento che diventerebbe deleterio per i differenziali).
Abbiamo poi cambiato anche i cerchi, montando delle ruote in lega leggera scelte nell’ampio catalogo della Mak, azienda bresciana che da anni collabora con la stessa Yokohama Italia.
Nelle pagine che seguono potete leggere i risultati delle prove strumentali, quali il tempo sul giro, l’accelerazione, la frenata, la tenuta laterale oltre ad alcune sensazioni che abbiamo rilevato alla guida. Il risultato? Come spesso accade non esiste un “vincitore” assoluto ma emergono comportamenti diversi che meglio si avvicineranno alle aspettative e al vostro stile di guida.
Sportiva o confortevole, veloce in autostrada o agile in montagna, le Suv sono vetture di compromesso ma possono assumere una connotazione più specifica intervenendo sui pneumatici. Per sostenere questa idea e per capirne un po’ di più con l’aiuto dei numeri, abbiamo affrontato una serie di rigorosi test a Balocco con l’ausilio dei collaudatori e della strumentazione del nostro Centro Prove.




La filosofia della prova era quella di confrontare il comportamento di un’auto equipaggiata con lo stesso tipo di pneumatico ma in tre differenti misure, tutte omologate dalla casa.





Per fare ciò abbiamo scelto la Bmw X5 3.0d con 218 Cv
, una delle Suv più vendute e con un’assetto e una guidabilità di riferimento nel segmento. Per i pneumatici ci siamo appoggiati alla Yokohama che da poco ha lanciato sul mercato una copertura high performance ribattezzata Advan S.T.  richiedendo 3 diversi diametri (17-18 e 20”) e 4 diverse larghezze, visto che con le ruote da 20” Bmw preferisce differenziare l’impronta a terra tra l’asse anteriore e quello posteriore (senza modificarne però il rotolamento che diventerebbe deleterio per i differenziali).



Abbia mo poi cambiato anche i cerchi, montando delle ruote in lega leggera scelte nell’ampio catalogo della Mak, azienda bresciana che da anni collabora con la stessa Yokohama Italia.






Nelle pagine che seguono potete leggere i risultati delle prove strumentali, quali il tempo sul giro, l’accelerazione, la frenata, la tenuta laterale oltre ad alcune sensazioni che abbiamo rilevato alla guida. Il risultato? Come spesso accade non esiste un “vincitore” assoluto ma emergono comportamenti diversi che meglio si avvicineranno alle aspettative e al vostro stile di guida.

Accelerazione


Lo spunto in partenza è un dato importante nella guida di tutti i giorni. In questa prova abbiamo verificato che la maggiore impronta a terra garantita dai pneumatici da 18 e 20”, rispettivamente 255 e 275/315 mm, non ha migliorato i tempi in accelerazione, anzi ne ha frenato un po’ l’avvio.

L’ipotetico vantaggio in termini di trazione garantito dal battistrada più largo non si è avvertito perché l’erogazione della coppia è “filtrata” dal cambio automatico e la potenza contenuta in 218 Cv non ha mai messo in crisi l’aderenza del nuovo battistrada. Anche questa prova è avvenuta senza il controllo elettronico di trazione.

Lo spunto in partenza è un dato importante nella guida di tutti i giorni. In questa prova abbiamo verificato che la maggiore impronta a terra garantita dai pneumatici da 18 e 20”, rispettivamente 255 e 275/315 mm, non ha migliorato i tempi in accelerazione, anzi ne ha frenato un po’ l’avvio.












L’ipotetico vantaggio in termini di trazione garantito dal battistrada più largo non si è avvertito perché l’erogazione della coppia è “filtrata” dal cambio automatico e la potenza contenuta in 218 Cv non ha mai messo in crisi l’aderenza del nuovo battistrada
. Anche questa prova è avvenuta senza il controllo elettronico di trazione.

Frenata


Tanta gomma uguale sicurezza? Non c’è Abs che tenga, quando si affronta una secca frenata d’emergenza più il battistrada è largo più gli spazi d’arresto si riducono. Già a 140 km/h quando si frena con forza, fino all’inserimento dell’Abs, la differenza di spazio d’arresto tra la ruota da 17” e quella da 20” è di 4,2 metri, pari all’ingombro di una vettura media.

Abbiamo poi rilevato che questa differenza sale a 11,5 metri quando si corre a 180 km/h, sempre con un pneumatico nuovo in perfetta efficienza. Non dimentichiamo infatti che i 4,2 metri risparmiati nella frenata da 140 a 0 km/h, tra la ruota da 20” e quella da 17”, tenderanno ad aumentare quando il battistrada inizia il normale consumo d’usura, specialmente sull’asse anteriore.

Tanta gomma uguale sicurezza? Non c’è Abs che tenga, quando si affronta una secca frenata d’emergenza più il battistrada è largo più gli spazi d’arresto si riducono. Già a 140 km/h quando si frena con forza, fino all’inserimento dell’Abs, la differenza di spazio d’arresto tra la ruota da 17” e quella da 20” è di 4,2 metri, pari all’ingombro di una vettura media.






Abbiamo poi rilevato che questa differenza sale a 11,5 metri quando si corre a 180 km/h, sempre con un pneumatico nuovo in perfetta efficienza. Non dimentichiamo infatti che i 4,2 metri risparmiati nella frenata da 140 a 0 km/h, tra la ruota da 20” e quella da 17”, tenderanno ad aumentare quando il battistrada inizia il normale consumo d’usura, specialmente sull’asse anteriore.





Rumorosità


Asfalto liscio

A parità del disegno del tassello è l’impronta a terra a fare la differenza nella misurazione della rumorosità (decibel) sull’asfalto liscio. In termini assoluti lo Yokohama Advan S.T. è un pneumatico confortevole e sufficientemente silenzioso, ma nelle due dimensioni superiori la rumorosità di rotolamento si fa sentire anche su una sport utility di lusso come la Bmw X5 turbodiesel.
Pavé

Il pavè non concede sconti, specialmente su una vettura pesante. In questo caso è la rigidezza della spalla che amplifica la rumorosità dei pneumatici. Nel caso della ruota posteriore da 20” il rapporto battistrada spalla è 315/35 (cioè il 35% di 315 mm) e la carcassa molto rigida perché con un indice di velocità Y cioè omologato fino a 300 km/h. Discorso diverso per “l’alto” 17 (235/65) con un indice di velocità W (fino a 270 km/h).

Asfalto liscio

A parità del disegno del tassello è l’impronta a terra a fare la differenza nella misurazione della rumorosità (decibel) sull’asfalto liscio. In termini assoluti lo Yokohama Advan S.T. è un pneumatico confortevole e sufficientemente silenzioso, ma nelle due dimensioni superiori la rumorosità di rotolamento si fa sentire anche su una sport utility di lusso come la Bmw X5 turbodiesel.





Pavé

Il pavè non concede sconti, specialmente su una vettura pesante. In questo caso è la rigidezza della spalla che amplifica la rumorosità dei pneumatici. Nel caso della ruota posteriore da 20” il rapporto battistrada spalla è 315/35 (cioè il 35% di 315 mm) e la carcassa molto rigida perché con un indice di velocità Y cioè omologato fino a 300 km/h. Discorso diverso per “l’alto” 17 (235/65) con un indice di velocità W (fino a 270 km/h).



Velocità


Questa prova è stata segnata dalla migliore prestazione della stretta ruota da 17”. Poco frenata nell’ avanzamento e con una ridotta sezione frontale la X5 ha beneficiato nell’ aerodinamica segnando una velocità massima di poco superiore ai 210 km/h. Discorso diverso invece nel confronto tra il 18 e il 20”. In questo caso il 20”, rispetto al 18”, ha ben sfruttato lo sviluppo della circonferenza di rotolamento “tirando” bene tutti i giri del motore, tanto da avere la meglio di 2 km/h.

Velocità massima rilevata:


Cerchi da 17: 210,10 km/h


Cerchi da 18": 206,40 km/h


Cerchi da 20": 208,40 km/h


Questa prova è stata segnata dalla migliore prestazione della stretta ruota da 17”. Poco frenata nell’avanzamento e con una ridotta sezione frontale la X5 ha beneficiato nell’aerodinamica segnando una velocità massima di poco superiore ai 210 km/h. Discorso diverso invece nel confronto tra il 18 e il 20”. In questo caso il 20”, rispetto al 18”, ha ben sfruttato lo sviluppo della circonferenza di rotolamento “tirando” bene tutti i giri del motore, tanto da avere la meglio di 2 km/h.


Velocità massima rilevata:

Cerchi da 17: 210,10 km/h

Cerchi da 18": 206,40 km/h

Cerchi da 20": 208,40 km/h

Tempo sul giro


Sul circuito “Langhe” abbiamo delimitato un tratto di 4,2 km che abbiamo percorso tre volte, escludendo i controlli elettronici di stabilità, ricavandone un tempo di percorrenza medio. In questa prova l’ampia superficie d’appoggio e la spalla ribassata dei pneumatici da 18” ha fatto una certa differenza.  

Tempo medio sul giro (4.200 m)


Cerchi da 17": 2' 37"70


Cerchi da 18": 2' 35"50


Cerchi da 20": 2' 34"20





Sul circuito “Langhe”
abbiamo delimitato un tratto di 4,2 km che abbiamo percorso tre volte, escludendo i controlli elettronici di stabilità, ricavandone un tempo di percorrenza medio. In questa prova l’ampia superficie d’appoggio e la spalla ribassata dei pneumatici da 18” ha fatto una certa differenza.  


Tempo medio sul giro (4.200 m)

Cerchi da 17": 2' 37"70

Cerchi da 18": 2' 35"50

Cerchi da 20": 2' 34"20



 

Conclusioni


Se andiamo a valutare i risultati delle singole prove emergono le ruote da 17” in termini di silenziosità, accelerazione e velocità massima (aggiungiamo senza timore di smentita anche l’ipotesi consumi di carburante).

Per quanto riguarda la frenata, la tenuta laterale e i tempi sul giro in circuito quelli da 20” non hanno rivali. Ma come spesso accade è la misura intermedia ad averci maggiormente soddisfatto. Equilibrati in ogni situazione i 17” hanno garantito un’ elevata precisione di guida senza “rompere” la schiena sullo sconnesso. Per chi invece vuole viaggiare sul velluto consigliamo sicuramente i 17”.

I 20” danno tanto in velocità ma li vediamo meglio sulle X5 a benzina con più Cv e utilizzate magari solo nei week-end come seconda auto. I costi. Sommando il prezzo dei cerchi e delle ruote (scontate di un canonico 25%) il treno da 17” costa 1.740 euro, quello da 18” 2.050 e quello da 20” ben 3.174 euro.

Se andiamo a valutare i risultati delle singole prove emergono le ruote da 17” in termini di silenziosità, accelerazione e velocità massima (aggiungiamo senza timore di smentita anche l’ipotesi consumi di carburante).

Per quanto riguarda la frenata, la tenuta laterale e i tempi sul giro in circuito quelli da 20” non hanno rivali. Ma come spesso accade è la misura intermedia ad averci maggiormente soddisfatto. Equilibrati in ogni situazione i 17” hanno garantito un’elevata precisione di guida senza “rompere” la schiena sullo sconnesso. Per chi invece vuole viaggiare sul velluto consigliamo sicuramente i 17”.


I 20” danno tanto in velocità ma li vediamo meglio sulle X5 a benzina con più Cv e utilizzate magari solo nei week-end come seconda auto. I costi. Sommando il prezzo dei cerchi e delle ruote (scontate di un canonico 25%) il treno da 17” costa 1.740 euro, quello da 18” 2.050 e quello da 20” ben 3.174 euro.

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