20 June 2014

Tecnica, le piattaforme modulari in Volkswagen e la strategia dell'elettrificazione

Da 106 stabilimenti produttivi nel mondo escono ogni giorno qualcosa come 39.350 veicoli. Ma a Wolfsburg non basta, dato che nel 2018 vogliono sorpassare GM e Toyota nelle vendite. Come? Spingendo sull’ acceleratore delle sinergie e delle piattaforme modulari. Una strategia che affonda le sue radici in Audi nella metà degli anni ‘90....

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Dodici marchi, 9,73 milioni di veicoli venduti nel mondo, 572.800 dipendenti e 153 sono i paesi in cui il marchio Volkswagen è presente. Sono ben 106 gli stabilimenti produttivi nel mondo da cui ogni giorno escono qualcosa come 39.350 veicoli. Economicamente, Volkswagen Group  ha registrato nel primo trimestre 2014 un utile operativo più alto delle attese, grazie alla piccola ripresa che in Europa ha spinto le vendite Audi e Porsche a livelli record. L'utile operativo ha registrato infatti un balzo del 22% a 2,9 miliardi di euro, battendo le previsioni di 2,74 miliardi.

Eppure a Wolfsburg tutto questo non basta, dato che vogliono scalzare Toyota e GM e divenire il primo costruttore mondiale nel 2018. La casa giapponese ha venduto 9,98 milioni di veicoli l'anno scorso, sempre  2013 GM ha venduto 9,71 milioni di veicoli (+4% sull'anno), mentre appena dietro si è posizionata appunto il Gruppo tedesco con 9,7 milioni (+5%) di unità. 

 

12 MARCHI DA 7 PAESI EUROPEI
Il Gruppo tedesco consta di 12 marchi provenienti da 7 paesi europei: Volkswagen Auto , Audi, SEAT, ŠKODA, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, Ducati, Volkswagen Commercials, Scania e MAN. Non solo, Volkswagen è presente in ogni paese strategico con almeno un impianto di produzione, il che permette di offrire localmente varianti diverse e specifiche, dalla Cina al Nord America , dall’India all‘ Europa.

 

Il prossimo step sarà il trasferimento di ulteriori competenze, spiegano in VW, in ogni singolo stabilimento per rendere il più possibile flessibile la produzione con un alto numero di modelli e marchi realizzati sulla medesima linea di produzione. Tre gli obiettivi strategici a medio termine: ridurre i consumi in modo significativo, produrre i modelli localmente a costi competitive e simultaneamente aumentare a profittabilità .

Come? Spingendo sull’accelleratore delle sinergie e delle piattaforme modulari. Una strategia che affonda le sue radici dalla metà degli anni ‘90. Già da allora infatti in Audi indipendentemente dal segmento, dagli ingombri del modello, numerosi componenti come motori, cambi, o impianti clima erano impiegati per un vasto numero di modelli.

 

 

 

PIATTAFORME

SOno due le piattaforme sostanzialmente strategiche in tutto il VW Group:

- MODULAR LONGITUDINAL MATRIX (MLB)

La Modular Longitudinal Matrix è impiegata su piafttaforme con motori longitudinali ed è impiegata in Audi dal lontano 2007. Un ulteriore step sarà rappresentato dalla “MLB evo” che permetterà sinergie ancora più efficaci e mirate.

 

 

- MODULAR TRANSVERSE MATRIX (MQB)

Costituisce la base per tutti quei modelli con motore a montaggio trasversale . Parliamo della Audi A3, della Golf VII, della Seat Leon del 2012 o della Skoda Octavia del 2013. La strategia modulare interessa tutti questi modelli dal segmento A0 inclusa la New Small Family sino al segmento C. In futuro VW intende produrre su questa piattaforma oltre 40 modelli di differenti segmenti e marchi.

Il risparmio per VW sarà notevole:

-meno costi per ogni vettura prodotta

-minor costi di ingegnerizzazione per ogni unità

- meno costi per i singoli componenti.

Non solo, la piattaforma può e potrà ospitare motori molto differenti: TSI a benzina EA211, TDI Diesel Convenzionali EA288, ma anche moduli ibridi, a gas o totalmente elettrici Eco fuel, FlexFuel e Bifuel.Prima servivano modifiche specifiche ad ogni modello, oggi con la piattaforma MQB questo non è più necessario e gruppi batteria o serbatoi aggiuntivi differenti possono essere integrati ex fabbrica senza sforzo alcuno. Non solo, questa flessibilità permette di adeguarsi più velocemente a ogni nuova e specifica richiesta dei mercati , riducendo i costi e minimizzando la complessità costruttiva.

 

La MODULAR LONGITUDINAL MATRIX (MLB) è stata sviluppata per la prima volta da Audi e continuerà a fare capo a questo marchio. Volkswagen è responsabile per la MODULAR TRANSVERSE MATRIX (MQB) e continuerà a condividerla con Seat, Skoda e anche Audi.

Lo sviluppo del Modular Standard Drivetrain Toolkit fa invece capo a Porsche e costituisce la base per le berline e sportive di lusso e si basa su un ‘architettura con motore anteriore e trazione posteriore. Costituirà la base della prossima generazione Panamera, ma anche Bentley Continental GT.

La New Small Family completa il tutto La piccola UP! e le sue derivate Skoda e Seat non sono strettamente realizzate sulla piattaforma MQB , ma sfruttano singoli componenti specifici come sterzo , motori e cambi di quest’ ultima.

 

ELETTRIFICAZIONE

In Casa VW si prevedono step graduali e successivi con una fase intermedia che vede la coesistenza tra motore a combustione e motore elettrico.

 

In sintesi: 

- Internal combustion engine (ICE), motori trradizionali a benzina e gasolio

- Mild Hybrid con Start-Stop system Recuperation

Combina motore termico con motore elettrico . Quest’ ultimo fornisce un power boost in fase di accelerazione, ma non è possibile viaggiare in modalità puramente elettrica.

- Full Hybrid

A differenza del Mild Hybrid consente di percorrere in modalità totalmente elettrica piccole distanze ( 2 km) vedi la Jetta Hybrid.

- Plug – In Hybrid

Le batterie dei moduli plug-In possono essere ricaricate esternamente . Gruppi batterie più grandi permettono qui autonomie maggiori in modalità puramente elettriche. (20-80 km) vedi la Golf GTE.

- Range Extender

Un piccolo motore a combustione interna e a cubatura ridotta provvede in questo caso a ricaricare in marcia le batterie , aumentando la percorrenza a emissioni zero ( 50-120 km) .

- Electric Vehicle

Compromessi e versioni ibride continueranno ad accompagnarci nei prossimi anni. Volkswagen continuerà a svluppare altri tipi di alimentazione e motore. Con la E-Gol l’autonomia arriva a 80-200 km, con la Tiguan Hymotion a fuel cell è compresa tra i 400 e i 600 Km.

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