La BMW i3 sarà soprattutto un’automobile da città, per gli spostamenti tra la casa e il luogo di lavoro, ma ovviamente sarà adatta anche all’utilizzo nelle zone extraurbane, come lo hanno dimostrato le nostre prove eseguite con la MINI E. Dopo la valutazione di oltre 20 milioni di chilometri, percorsi in dieci anni da più di 1000 clienti di prova con la MINI E e la BMW ActiveE, la situazione è chiara: circa il 90 per cento degli spostamenti giornalieri copre una distanza media di 45 chilometri, così che nei grandi agglomerati urbani una BMW i3 completamente carica è in grado di soddisfare ampliamente le esigenze di mobilità giornaliera dei propri utenti. Delle batterie di dimensioni maggiori permetterebbero di realizzare delle autonomie più elevate, ma comporterebbero lo svantaggio di un peso superiore, di costi più alti e di una dinamica di guida inferiore.
Caricare energia: comodamente a casa, al posto di lavoro o in viaggio.
Nella prassi la carica della BMW i3 risulta semplicissima: già oggi molte persone sono in grado di utilizzare confortevolmente la mobilità elettrica nella guida giornaliera. In un punto di carica presso la propria abitazione – la classica presa di corrente oppure la BMW i Wallbox – la batteria della BMW i3 si ricarica in sei ore, mentre i moderni dispositivi pubblici di carica veloce consentono di caricare l’80 per cento della batteria in 30 minuti. In questo caso la pausa di mezzogiorno o lo shopping in centro sono più che sufficienti per ricaricare altri 120 chilometri di autonomia.
360° ELECTRIC.
Per assicurare un utilizzo ottimale della BMW i3, BMW i ha messo a punto un’ampia offerta di prodotti e servizi che tengono conto delle esigenze individuali del cliente, anche al di là della vettura. Il pacchetto 360° ELECTRIC consente di vivere i vantaggi della mobilità elettrica urbana in modo particolarmente affidabile, confortevole e flessibile. In qualsiasi momento il cliente decide liberamente quali offerte vuole utilizzare. La gamma di 360° ELECTRIC si basa su quattro pilastri e comprende essenzialmente i seguenti settori: carica della batteria a casa, carica in stazioni pubbliche, garanzia di mobilità ed integrazione in concetti innovativi di mobilità per superare eventuali restrizioni di autonomia.
Home Charging: carica confortevole a casa
Ai clienti che dispongono di un garage o di un parcheggio privato, BMW i offre delle soluzioni su misura che permettono di caricare la vettura a casa in modo sicuro, confortevole e particolarmente veloce. A questo scopo nel gennaio del 2013 BMW i ha stipulato un’ampia partnership con la Schneider Electric e la The Mobility House (TMH). La collaborazione persegue l’obiettivo di offrire al momento di lancio della BMW i3 delle soluzioni di carica confortevoli ed efficienti che permettono un comodo caricamento nel proprio garage. L’accordo include una serie di prestazioni, per esempio: l’esame della possibilità di montare una stazione di carica nella casa del cliente, la fornitura e il montaggio della stazione di carica (la BMW i Wallbox), nonché una serie di servizi di manutenzione, consulenza ecc.
Inoltre, BMW i utilizza la corrente di fonti energetiche rinnovabili, offrendo e offre, in collaborazione con dei partner selezionati, diversi prodotti di corrente verde. Nell’ambito di una collaborazione strategica tra la BMW AG e la Naturstrom AG, i clienti in Germania potranno beneficiare in futuro della possibilità di acquistare un pacchetto di corrente verde per l’esercizio della loro BMW i3. Dato che la Naturstrom AG fornisce al 100 per cento corrente proveniente da energie rinnovabili con una quota molto elevata di energia eolica, in questo modo viene assicurato un esercizio della vettura elettrica ad emissioni zero di CO2. Inoltre, BMW i aiuta inoltre il cliente quando egli opta a favore di un carport con tetto composto da pannelli solari.
Una prospettiva futura: carica per induzione
Mentre il processo di carica, che avviene attraverso un cavo e la Wallbox, ha raggiunto il livello di un prodotto di serie, il BMW Group studia già le opzioni più interessanti per il futuro. Un esempio è la carica induttiva, che funzionerebbe senza cavo e presa di corrente. Questa tecnica prevede che la vettura a motore elettrico venga posteggiata sopra una piastra di carica che trasmette l’energia alla batteria attraverso un campo elettromagnetico, dunque senza un contatto diretto. In teoria, questa soluzione sarebbe ipotizzabile anche per il garage di casa, ma potrebbe essere estesa in un secondo tempo anche ad edifici pubblici, per esempio inserendo delle piastre di carica nel pavimento dei parcheggi pubblici e nelle strade.
All’inizio dei lavori di sviluppo della BMW i3 le unità di carica integrate nella vettura erano troppo grandi e troppo pesanti: così realizzate, avrebbero ridotto l’autonomia delle vetture in modo sproporzionato. Nel frattempo i ricercatori del BMW Group sono riusciti a ridurre di un fattore pari a dieci le dimensioni e il peso della piastra di carica integrata nella vettura. Grazie all’utilizzo di una modernissima tecnologia di risonatori, sono attualmente realizzabili dei sistemi nettamente più piccoli, in grado di offrire un alto grado di efficienza e di sicurezza. Per utilizzare la tecnica di carica induttiva in vetture di produttori differenti, è fondamentale definire una norma applicabile possibilmente a livello globale. A questo scopo il BMW Group ha fondato nell’ambito del DKE/VDE, (insieme ad altre case automobilistiche tedesche,) un gruppo di lavoro ufficiale; anche a livello internazionale, sono stati intrapresi dei contatti con diversi costruttori di automobili.
Public Charging: caricare in viaggio
Inoltre, 360° ELECTRIC ha messo a punto delle soluzioni individuali anche per coloro che non possono caricare la loro BMW i3 né a casa né sul posto di lavoro. In cooperazione con i gestori di autosilo e i gestori di stazioni di carica pubbliche, BMW i offre un pratico accesso affidabile all’infrastruttura di carica pubblica. BMW i e i suoi partner supportano il collegamento in rete tramite smartphone e il sistema di navigazione, così da offrire agli utenti dei servizi di comfort, come la visualizzazione di stazioni di carica libere oppure processi di pagamento semplici e trasparenti con la carte ChargeNow. La carta ChargeNow consente sia un accesso generale alle stazioni di carica che il pagamento senza contanti. In tutti i mercati BMW i, la carta ChargeNow concentra il più alto numero possibile di gestori d’infrastrutture di carica negli spazi pubblici, così che il cliente potrà accedere con una carta unica alle stazioni di carica dei differenti gestori e riceverà un conto unico da BMW i.
Nella sola Germania, sono presenti già più di 70 gestori di stazioni di carica pubbliche che puntano attualmente su sistemi di pagamento e concetti di servizio differenti. È assolutamente necessario armonizzare questa realtà. La carta ChargeNow è il prodotto di BMW i che offre al cliente una soluzione intelligente già oggi. La sfida futura sarà di ampliare, insieme a tutti i partner coinvolti, le offerte universalmente valide.
Un esempio attuale del network di carica pubblica è il portafoglio di soluzioni presentato recentemente dall’ Hubject Group, una joint venture tra BMW Group, Bosch, Daimler, EnBW, RWE e Siemens. L’azienda offre ai gestori di servizi di mobilità elettrica la possibilità di ampliare la loro offerta nell’ambito di un cosiddetto eRoaming. Firmando un unico contratto con il gestore, i guidatori di vetture elettriche avranno accesso a ogni punto di carica pubblico della futura rete europea, così che il cliente BMW i potrà utilizzare dappertutto la sua carta ChargeNow. In futuro, caricare una vettura elettrica sarà semplice come prelevare contanti da un bancomat. L’accesso alla colonnina di carica avverrà attraverso un codice QR standardizzato che avvierà e terminerà il processo di carica attraverso una funzione di scansione e un’applicazione ufficiale dello smartphone.
Da Monaco a Lipsia solo con l’energia elettrica
Nell’ambito di un progetto comune promosso dal governo federale tedesco, il BMW Group, ABB, Deutsche Bahn, EIGHT, RWE, l’Università degli Studi di Bamberga, l’Università degli Studi della Bundeswehr di Monaco e l’Istituto Politecnico di Dresda realizzeranno nel BMW Welt di Monaco una stazione di carica veloce per vetture elettriche che verrà inaugurata a metà anno. La nuova stazione offrirà agli utenti due punti di carica del cosiddetto Combined Charging System CCS (Combo) che i costruttori di automobili europei hanno definito come standard comune. Il CCS permette la carica già nota con corrente alternata e, in più, la carica ultraveloce con corrente continua e sarà adatto alla nuova BMW i3, ma anche alle vetture elettriche di altre case automobilistiche.
Con la nuova stazione di carica ubicata nelle vicinanze immediate della stazione della metropolitana Olympiapark, nascerà un nuovo punto d’incontro tra automobile elettrica, trasporti pubblici locali e biciclette elettriche.
Nell’ambito di un altro progetto sovvenzionato, un consorzio composto da BMW Group, Siemens ed E.ON costruirà delle colonnine di carica veloce lungo l’autostrada A9. A partire dal 2014 sarà possibile guidare esclusivamente in elettrico da Monaco di Baviera a Berlino, con solo delle brevi interruzioni per la carica. Ma non è tutto: un progetto simile eseguito da altri protagonisti costruirà un ponte da Monaco a Salisburgo e Vienna fino a Bratislava, creando così le basi per una rete transfrontaliera di stazioni di carica veloce.
Gli esempi citati illustrano come l’infrastruttura di carica pubblica cresca continuamente e completi sempre di più l’attuale rete di stazioni di carica situate a casa oppure sul nel posto di lavoro, costituenti attualmente la maggioranza dei punti di carica. Gli utenti di vetture elettriche diventano costantemente più flessibili e così crescono le possibilità di percorrere senza problemi anche delle distanze più lunghe. La grande prova sul campo del BMW Group ha fornito dei risultati interessanti anche in questo settore: quando sono certi di potere contare su stazioni di carica proprie o pubbliche, gli utenti della MINI E sono in grado coprire con la vettura elettrica fino al 90 per cento dei loro spostamenti. Questo risultato è stato realizzato con una quota media di cariche pubbliche inferiore al 10 per cento.