Tenneco ha sviluppato, ormai da qualche
anno, un’elettronica di controllo localizzata. Almeno per ora, però, il
motivo non è diagnostico, ma operativo:
realizzare una sospensione
semi-attiva
in grado di adattarsi continuamente al fondo stradale. Si tratta della
sospensione CES, Continuously Controlled Electronic Suspension System,
“sospensione controllata elettronicamente in modo continuo”. Si tratta
di una sospensione semi-attiva: non viene regolata la rigidezza, affidata
a una normale molla (tranne che in alcuni casi come sull’Audi A6, che
offre le CES in abbinamento al pacchetto sospensioni pneumatiche) ma solo
lo smorzamento, ovvero il modo in cui il veicolo riassume l’assetto iniziale
dopo che le ruote si sono mosse rispetto alla cassa.
Ciò viene fatto attraverso una valvola
elettromeccanica realizzata dallo specialista svedese di sospensioni per
moto Ohlins, che lavora in continuo controllata da una centralina.
Questa decide il da farsi analizzando i dati raccolti da una serie di sette
sensori: quattro rilevatori di posizione montati vicino alle ruote e tre
accelerometri montati sulla scocca.
L’ammortizzatore è a tre tubi,
in cui il terzo tubo consente il ricircolo dell’olio in modo che la valvola
possa realizzare un flusso continuo nella stessa direzione sia in compressione
che in estensione.
Il vantaggio competitivo di questo sistema
è la sua grande rapidità
di intervento: i tempi di regolazione sono inferiori a 10 millesimi
di secondo: ciò significa in una percorrenza di meno di 20 cm se si procede
a 100 km/h. La valvola è in grado, in questi tempi fulminei,
di
incrementare
o ridurre la capacità smorzante di un fattore 20: un’enormità rispetto
ai valori di smorzamento fissi delle sospensioni tradizionali, il che consente
di controllare efficacemente movimenti sia della scocca che delle ruote
fino a 20 Hertz migliorando in modo sensibile sia la tenuta di strada che
il comfort.
La grande attenzione per il
progetto
CES è testimoniata dagli investimenti messi in atto per realizzarla
a Ermua mutuando dall’industria elettronica le metodologie più sofisticate
come la clean room in cui lavora il personale (per tenere le particelle
estranee lontane dalle componenti elettroniche), le macchine di pulizia
a ultrasuoni,
l’impianto di cromatura ultra-preciso Dynachrome (ce
ne sono solo 4 in tutta Europa, di cui 3 in stabilimenti Tenneco). Il
problema di installare componenti elettroniche direttamente sulle sospensioni
è costituito dall’ambiente particolarmente ostile che vi si trova: urti,
umidità e polvere, senza contare i sali corrosivi che si incontrano vicino
al mare o in inverno. Per questo motivo le coperture degli steli e delle
valvole sono realizzate con un processo di cataforesi (analogo a quello
che viene fatto per le carrozzerie) in grado di proteggere molto efficacemente:
in laboratorio resiste a oltre 800 ore di nebbia salina, la condizione
in assoluto più impegnativa.
Tenneco ha sviluppato, ormai da qualche
anno, un’elettronica di controllo localizzata. Almeno per ora,
però, il
motivo non è diagnostico, ma operativo:
realizzare una
sospensione semi-attiva
in grado di adattarsi continuamente al fondo stradale. Si tratta della
sospensione CES, Continuously Controlled Electronic Suspension System,
“sospensione controllata elettronicamente in modo continuo”. Si
tratta
di una sospensione semi-attiva: non viene regolata la rigidezza, affidata
a una normale molla (tranne che in alcuni casi come sull’Audi A6, che
offre le CES in abbinamento al pacchetto sospensioni pneumatiche) ma solo
lo smorzamento, ovvero il modo in cui il veicolo riassume l’assetto
iniziale
dopo che le ruote si sono mosse rispetto alla cassa.
Ciò
viene fatto attraverso una valvola elettromeccanica realizzata dallo specialista
svedese di sospensioni per moto Ohlins, che lavora in continuo controllata
da una centralina. Questa decide il da farsi analizzando i dati
raccolti
da una serie di sette sensori: quattro rilevatori di posizione montati
vicino alle ruote e tre accelerometri montati sulla scocca.
L’ammortizzatore
è a tre tubi, in cui il terzo tubo consente il ricircolo dell’olio
in
modo che la valvola possa realizzare un flusso continuo nella stessa direzione
sia in compressione che in estensione.
Il vantaggio competitivo di questo sistema
è la sua grande rapidità di intervento: i tempi di
regolazione sono
inferiori a 10 millesimi di secondo: ciò significa in una percorrenza di
meno di 20 cm se si procede a 100 km/h. La valvola è in grado, in questi
tempi fulminei,
di incrementare o ridurre la capacità smorzante
di un
fattore 20: un’enormità rispetto ai valori di smorzamento
fissi delle
sospensioni tradizionali, il che consente di controllare efficacemente
movimenti sia della scocca che delle ruote fino a 20 Hertz migliorando
in modo sensibile sia la tenuta di strada che il comfort.
La
grande attenzione per il
progetto CES è testimoniata dagli
investimenti
messi in atto per realizzarla a Ermua mutuando dall’industria elettronica
le metodologie più sofisticate come la clean room in cui lavora il
personale
(per tenere le particelle estranee lontane dalle componenti elettroniche),
le macchine di pulizia a ultrasuoni,
l’impianto di cromatura
ultra-preciso
Dynachrome (ce ne sono solo 4 in tutta Europa, di cui 3 in stabilimenti
Tenneco). Il problema di installare componenti elettroniche direttamente
sulle sospensioni è costituito dall’ambiente particolarmente
ostile che
vi si trova: urti, umidità e polvere, senza contare i sali corrosivi che
si incontrano vicino al mare o in inverno. Per questo motivo le coperture
degli steli e delle valvole sono realizzate con un processo di cataforesi
(analogo a quello che viene fatto per le carrozzerie) in grado di proteggere
molto efficacemente: in laboratorio resiste a oltre 800 ore di nebbia salina,
la condizione in assoluto più impegnativa.