Alcune delle lavorazioni più innovative del processo produttivo della nuova Panda avvengono in Lastratura, un reparto automatizzato al 99 per cento, dove operano più di 600 robot.
Tra gli impianti più avanzati c’è, per esempio, il sistema di saldatura della scocca composto da 80 robot Comau “a polso cavo” di ultima generazione che danno complessivamente 520 punti di saldatura in soli 30 minuti.
Ai lati della linea di produzione della scocca ci sono le due linee di produzione delle fiancate che fanno assumere al sistema la forma di una farfalla, il che ha portato a ribattezzare il sistema “butterfly”.
Tale linea è costituita da moduli che, come i mattoncini Lego, si possono togliere o aggiungere a seconda delle esigenze produttive, per costruire contemporaneamente fino a quattro modelli, anche di segmenti diversi.
Se nel gruppo Fiat-Chrysler le sofisticate “farfalle meccaniche” sono appena tre, l’impianto per il montaggio automatico delle parti mobili sulla scocca prodotta in FIP è, per ora, unico. In questa postazione i robot fissano alla scocca, ormai assemblata da “butterfly”, le porte, il cofano, il portellone del bagagliaio ed i parafanghi (le cosiddette parti mobili) e lo fanno senza intervento umano. Il merito è delle telecamere fissate ad ogni robot, che “leggono” le dimensioni del vano che hanno davanti, le confrontano con quelle della parte mobile da applicare e, facendo una media matematica, centrano quest’ultima nella sua sede con una precisione impossibile per l’uomo.
Queste due stazioni sono le punte di diamante tecnologiche di una linea di ferratura avanzatissima ed estremamente flessibile.
Ampi, luminosi, puliti: a Pomigliano i locali della Lastratura sono quanto di più lontano si possa immaginare da un’officina tradizionale dove vengono stampate e saldate delle lamiere. In questa nuova officina l’uomo non fatica più a caricare, a reggere le saldatrici, a movimentare i pesanti componenti: l’operaio è conduttore di impianti, gestore e controllore del lavoro delle macchine.
Le scocche sono spostate da una parte all’altra del capannone per mezzo di sistemi di trasporto aerei, che riducono al minimo sia l’intervento umano, e quindi la possibilità di danneggiamento, sia il rumore presente in officina. Mentre a terra la movimentazione dei pezzi è affidata a piccole tradotte elettriche, sicure e silenziose, che hanno sostituito i tradizionali carrelli elevatori a forcole.
I pallets, che un tempo erano semplici piattaforme sulle quali si appoggiavano le scocche per trasferirle lungo la linea, sono diventati geopallet o “pallet di geometria”. Vengono, infatti, utilizzati per bloccare la scocca su appositi riferimenti geometrici, in modo che durante gli spostamenti questa mantenga perfettamente gli accoppiamenti delle sue parti. Lungo il percorso stazioni di controllo optoelettronico leggono caratteristiche chiave della scocca per verificarne la conformità qualitativa e la precisione geometrica.
Per costruire un’automobile di qualità occorre, ovviamente, possedere un “know-how” di prim’ordine e una tecnologia avanzata. Ma oltre a “saper fare” bisogna anche “saper fare bene la prima volta”, non dare mai nulla per scontato e ricordare che la qualità del prodotto finito è fatta dalla qualità delle sue parti, oltre che dalla precisione dell’assemblaggio e dei montaggi.
Da qui le scelte di puntare moltissimo sulla formazione delle persone, e di realizzare in proprio, all’interno dello stabilimento, alcuni componenti importanti, prima affidati alla filiera dei fornitori.
L’internalizzazione di componenti ha riguardato in primo luogo lo stampaggio di diverse parti in lamiera, che avviene in un reparto dove dieci linee di imbutitura e tre di taglio, con l’utilizzo di 377 stampi, trasformano i fogli di lamiera nei particolari complessi (fiancate, porte, padiglioni, pianali eccetera) che costituiscono la maggior parte dei lamierati della nuova Panda.
Seguendo lo stesso principio di produzione interna di componenti fondamentali per la qualità del prodotto, lo stabilimento si è dotato di una Unità Stampaggio Plastica interna, che è la più grande presente in Fiat. Lì, partendo dai granuli di polipropilene fusi e iniettati ad alta pressione negli stampi, si realizzano con l’impiego di 35 presse modernissime, più di un centinaio di particolari. Tra questi spiccano i paraurti (che vengono anche verniciati in un nuovissimo impianto), la console centrale di nuova Panda e la plancia. Quest’ultima, in particolare, è prodotta da un’unica macchina, dotata di un sistema a tripla iniezione che forma prima la parte esterna nera e poi quella centrale in uno dei quattro colori disponibili.
Si è già parlato dell’elevata qualità di processo e ripetitività del risultato delle lavorazioni, garantito dalle nuove linee di Lastratura. Non da meno è il processo di verniciatura, che avviene su un impianto altamente automatizzato che impiega vernici all’acqua. In Verniciatura sono stati investiti, in questi mesi, 15 milioni di euro per nuovi sistemi di trasporto delle scocche e per eliminare le disagevoli operazioni manuali di sigillatura interna (tra lamiera e lamiera) ora affidate a robot.
I risultati ottenuti dal processo descritto vengono ancora verificati dagli specialisti del Quality Center dell’Unità Metrologica che, a campione o su richiesta (in caso di anomalie), misurano e analizzano i pezzi e l’intera vettura per garantire sia la qualità estetica sia quella funzionale del prodotto.
In fatto di attrezzature il loro gioiello è il “meisterbock” una sorta di “meccano” su cui si posizionano i vari lamierati della scocca e dove una macchina di misura, lunga 18 metri, permette di verificare, attraverso tastatori elettronici, 2.000 punti della scocca, garantendo che tutti gli accoppiamenti dei pezzi, i giochi, i profili, le dimensioni geometriche e le relative tolleranze corrispondano al progetto.
Nella sala Metrologica accanto al “meisterbock” spicca il Master di Montabilità, dove si eseguono le prove di accoppiamento alla scocca (e tra loro) dei particolari con i quali la Nuova Panda viene “vestita” al Montaggio.
Il centro è dotato inoltre di un innovativo sistema di scansione fotometrica che utilizzato in maniera estensiva per la nuova Panda, permette di valutare rapidamente e con la massima precisione gli eventuali problemi dimensionali. Mettendo a confronto la fotografia del pezzo in esame con quella del master di riferimento, il programma evidenzia immediatamente sul computer, con aree di diverso colore, i punti degli eventuali scostamenti dal pezzo perfetto e il loro valore (come altorilievo o bassorilievo della lamiera). Un’altra piccola rivoluzione, se si pensa ai tradizionali controlli dai quali emergeva una mappa di punti che dovevano poi essere interpretati ed elaborati dagli specialisti con tempi e precisione totalmente diversi.
Ovviamente la nuova Panda viene sottoposta anche a tutte le necessarie verifiche funzionali: la prova in camera semianecoica per la verifica della rumorosità statica (quella prodotta dal movimento dei finestrini, dall’apertura e chiusura delle porte, dallo scorrimento dei sedili sulle guide eccetera), il test di tenuta all’acqua, verificata sotto una pergola a nove posizioni, dove la vettura assume diverse inclinazioni e il test dinamico in pista (su asfalto, sterrato, bagnato eccetera) cui sono sottoposte tutte le nuove Panda realizzate a Pomigliano.
Vi sono anche verifiche in cui ‘ l’uomo deve fare le sue valutazioni senza ausilio di apparecchiature sofisticate, sono le verifiche estetiche chiamate ICP (Initial Customer Perception) e funzionali chiamate TOC (Test in ottica cliente), in cui il collaudatore simula il cliente nei primi contatti con la sua nuova vettura sia presso la showroom del concessionario sia nei primi mesi di utilizzo.