06 April 2012

Tecnica, ecco come nasce la Dodge Dart

Con noi nell'impianto Chrysler a Belvidere (Ilinois) per vedere come nasce la nuova Dart, cugina dell'Alfa Romeo Giulietta. Gli ingegneri USA hanno letteralmente tagliato in due un modello della media italiana, realizzando un muletto...(60 foto+3 Video)

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Dodge è impegnata nello sviluppo del primo modello nato dalla partnership Fiat, la Dart. La 2013 Dodge Dart è sottoposta alla stessa cura costruttiva riservata alla Dodge Durango, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti, e nasce sulla base della cugina italiana Alfa Romeo Giulietta.

 

 

E’ stata sottoposta a duri test con oltre 8.5 milioni di miglia e chrysler ha investito oltre 20 milioni di dollari nell'aggiornare l’impianto Belvidere (Ill.)con il nuovo Metrology Center ( c'e' anche nello stabilimento di Pomigliano) ,  il Center for Technical Vehicle Validation (CTVV) e il Materials Laboratory. Il CTVV sceglierà ad esempio a caso alcuni modelli appena usciti dalla linea di produzione misurando 437 caratteristiche funzionali, tra cui emissioni, finiture, impianto di riscaldamento e aria condizionata, prestazioni, altezza da terra ed efficacia sospensioni.

I muletti...

La Dodge Dart nasce sul pianale della Giulietta e gli ingegneri Dodge hanno letteralmente tagliato in due un modello della media italiana, realizzando un muletto che combaciasse con le future reali dimensioni del modello di serie. Il tutto per testare la longevità ed efficacia delle sospensioni, la rumorosità, il confort sospensivo, le vibrazioni e molti altri fattori.

Non solo, occorre poi che fattori come accelerazione, frenata, handling, confort dei sedili, capacità di carico siano confrontati con il meglio offerto dalla concorrenza oltreoceano. Molti acquirenti esprimono poi giudizi definitivi sulla qualità di un veicolo la prima volta che lo vedono, per questo esiste un team Perceived Quality (PQ) – qualità percepita- è intervenuto in molte scelte di materiali e finiture in modo che la Dart passi il controllo degli acquirenti di auto più esigenti.

La Dart è poi il primo modello del Chrysler Group che ha impiegato il team PQ sin dall’inizio del suo sviluppo. Dodge ha poi testato la Dart notte e giorno, su tutti iI tipi di superficie a basse e elevate altitudini sino nel caldo torrido del deserto. Uno dei test più severi si tengono nel Chrysler Technology Center sul Road Test Simulator (RTS). Simula gli “abusi” che il 95% dei guidatori Dart commetterà sulla propria vettura. Guida su strada, su sterrato, manovre sbagliate, partenze a freddo;  ricrea in un mese l’usura a cui è sottoposta una Dart in una vita.

100 vetture prova

Dodge mira a testare le reazioni di tutti i potenziali clienti del modello. Come? Ha allestito 100 vetture e le ha consegnate per 3 mesi a clienti diversi , perchè percorressero 36.000 miglia. Questi test driver sono diversissimi per età, etnia, grandezza fisica, in modo da accogliere insomma i giudizi più disparati.

Nessuna funzione è trascurata, dall’azionare gli alzacristalli, all’allacciarsi le cinture, dall’aprire un cassetto portaoggetti, all'azionare il climatizzatore. Stessa sorte è toccata al sistema Uconnect® Touch Media Center che deve sottostare a una impegnativa “checklist” di 12 pagine.

Quality Center dell'Unità Metrologica

Chrysler Group ha integrato i propri metodi lavorativi con il Fiat World Class Manufacturing (WCM) che coinvolge tutti gli addetti e gli impiegati nel processo produttivo per migliorare la qualità dei modelli.

Il Quality Center dell'Unità Metrologica, a campione o su richiesta (in caso di anomalie), misura e analizza i pezzi e l'intera vettura per garantire sia la qualità estetica sia quella funzionale del prodotto. E’ da poco attivo anche a Pomigliano. In fatto di attrezzature il gioiello è il "meisterbock" una sorta di "meccano" su cui si posizionano i vari lamierati della scocca e dove una macchina di misura, lunga 18 metri, permette di verificare, attraverso tastatori elettronici, 2.000 punti della scocca, garantendo che tutti gli accoppiamenti dei pezzi, i giochi, i profili, le dimensioni geometriche e le relative tolleranze corrispondano al progetto.

Nella sala Metrologica accanto al "meisterbock" spicca il Master di Montabilità, dove si eseguono le prove di accoppiamento alla scocca (e tra loro) dei particolari con i quali la nuova Dart viene "vestita" al Montaggio. Il centro è dotato inoltre di un innovativo sistema di scansione fotometrica che utilizzato in maniera estensiva per la nuova Panda, permette di valutare rapidamente e con la massima precisione gli eventuali problemi dimensionali. Mettendo a confronto la fotografia del pezzo in esame con quella del master di riferimento, il programma evidenzia immediatamente sul computer, con aree di diverso colore, i punti degli eventuali scostamenti dal pezzo perfetto e il loro valore (come altorilievo o bassorilievo della lamiera). Un'altra piccola rivoluzione, se si pensa ai tradizionali controlli dai quali emergeva una mappa di punti che dovevano poi essere interpretati ed elaborati dagli specialisti con tempi e precisione totalmente diversi.

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