Ad oggi il mercato europeo è dominato dalle trasmissioni manuali (MT) che, come punti di forza, presentano alta efficienza, bassi costi e soprattutto lasciano il pieno controllo del guidatore sull’auto.
Le tradizionali trasmissioni automatiche (AT) sono invece preferite dal mercato nordamericano, mentre quello giapponese è dominato dai cambi a variazione continua (CVT). In questi mercati il comfort e la praticità sono privilegiati a fronte di una minore efficienza, maggiori consumi e maggiore peso. Inoltre questi tipi di cambio penalizzano la guida sportiva, aspetto che non è apprezzato dal mercato europeo.
I primi tentativi di riempire il vuoto tra cambi automatici e manuali, hanno portato allo sviluppo delle trasmissioni robotizzate (AMT).Questa tecnologia garantisce un’alta efficienza della trasmissione, con un utilizzo ottimale della mappa di consumo specifico del motore, ma presenta un’inaspettata interruzione della coppia nella modalità automatica, penalizzando così il comfort di marcia.
La trasmissione a doppia frizione è un notevole passo avanti: elimina infatti l’interruzione di coppia migliorando efficienza e qualità di guida e soprattutto ottimizza le prestazioni del motore e il consumo di carburante.
L’idea del cambio a doppia frizione, come l’Alfa TCT, è piuttosto semplice.
Il modo migliore per descriverlo è immaginare due trasmissioni, posizionate in parallelo (anche se fisicamente sono concentriche), ognuna delle quali ha la propria frizione.
Una gestisce le marce dispari (1, 3 e 5) e l’altra quelle pari (2, 4 e 6). Il cambio tra due marce consecutive avviene innestando la marcia desiderata, mentre la precedente è ancora inserita, e quindi trasferendo il flusso di potenza da una “metà trasmissione” all’altra, scambiando gradualmente le due rispettive frizioni.
Il grande vantaggio di questo processo è che il motore è meccanicamente sempre collegato alle ruote, dando la sensazione di un’immediata reazione del veicolo ai comandi del guidatore. Non è solo una sensazione: è un fatto reale, che minimizza la tipica dissipazione di energia dei convertitori di coppia delle trasmissioni automatiche tradizionali durante lo spunto e le scalate.
La trasmissione funziona in modalità completamente automatica oppure, se l’utente lo desidera, in modalità sequenziale. L’utente può gestire manualmente le posizioni “up and down” della leva del cambio, precisa ed ergonomica, alla quale è possibile abbinare i "shift paddles" al volante. Grazie al selettore di guida Alfa D.N.A., il guidatore può anche personalizzare il carattere della propria vettura esaltandone le doti di comfort, performance ed efficienza.
Il nuovo cambio Alfa TCT, concettualmente, è composto da due trasmissioni in parallelo, una per le marce pari ed una per le dispari, ognuna con la sua frizione, che consentono la selezione e l'innesto della marcia successiva mentre quella precedente è ancora innestata.
Il cambio marcia viene quindi effettuato con un semplice scambio graduale, ma veloce, delle corrispondenti frizioni garantendo la continuità di erogazione di coppia e, quindi, di trazione. Il risultato è un comfort di guida ed un feeling sportivo superiore a quello offerto dai cambi automatici convenzionali (con convertitore di coppia) caratterizzato dalla connessione costante del motore alle ruote, dalla sensazione di una maggiore velocità di cambiata, dalla possibilità di selezionare tra modalità manuale o automatica, il tutto senza significativa perdita di potenza in fase di cambio marcia.
Inoltre, i consumi si riducono fino al 10% rispetto ad un cambio automatico tradizionale. La tecnologia Alfa TCT, che impiega frizioni a secco (“Dry”), permette inoltre la naturale integrazione col sistema Start&Stop, una funzionalità non sempre disponibile con i cambi automatici tradizionali, che assicura un ulteriore vantaggio in termini di consumi soprattutto nell’impiego urbano.