E’ un’offensiva senza precedenti, quella che Mercedes ha messo in campo nell' anno da poco concluso in tema di Suv. Il perché? Presto detto. Secondo le previsioni nel 2020 il segmento in Europa rappresenterà il 27% del mercato, oggi è il 20%. Per trovarsi pronti, la Casa tedesca ha lavorato già oggi a una squadra davvero completa che include cinque modelli, con ben quattro varianti di trazione integrale 4Matic, motorizzazioni da 4 a 12 cilindri, cilindrate da 1,5 a 6,0 litri e potenza da 109 a 612 Cv. Andando in ordine di ingombri, e prezzo, parliamo della GLA, in veste Enduro, della GLC, delle GLE in veste 5 porte e “Coupé” e la capostipite, da cui tutto ebbe inizio, la Classe G. All’appello, ve ne sarete probabilmente accorti, manca solo l’ammiraglia, la nuovissima GLS ed erede della GL, la Suv a 7 posti più grande e lussuosa della gamma Mercedes.
QUINTETTO
Tornando al nostro quintetto, non capita certo tutti i giorni di trovarle parcheggiate davanti a voi, con tanto livrea wrappata “Terra Arsa” ideata da Garage Italia Customs di Lapo Elkann, con la possibilità di provarle a lungo su un terreno intrigante quanto inusuale: il deserto di Tabernas, un sito a vegetazione arida localizzato nella Provincia di Almería in Andalusia, Spagna, a circa 30 km a nord di Almería. Un terreno ideale per saggiare le qualità della trazione integrale che equipaggia tutti i modelli impegnati. Iniziamo con quello più recente, la GLC 250 CDI 4Matic, erede della GLK da cui non poteva prendere le distanze in maniera più netta e marcata dal punto di vista estetico. Anche a bordo si respira un‘aria decisamente premium grazie all’abitabilità nettamente maggiore e uno standard di materiali e assemblaggi identico a quello, elevato, della nuova Classe C.
Su asfalto, la silenziosità del quattro cilindri td da 204 Cv è notevole, come la morbidezza nei passaggi marcia del cambio automatico 9 G tronic e quella delle sospensioni in Comfort, che la trasformano davvero in un’ottima compagna di viaggio. Lasciato il nastro asfaltato, affronta sterrati e guadi senza alcun problema grazie al pacchetto tecnico offroad (optional a 720 euro) che propone cinque modalità di guida (Offroad, Incline, Rocking Assist, Slippery e Trailer) selezionabili in base al tipo di terreno premendo un pulsante sulla plancia. L’ottima motricità è garantita dalla trazione integrale, mentre il controllo della velocità in discesa e le telecamere in dotazione vi permettono di affrontare pendenze anche importanti, inclinazioni laterali e tratti accidentati anche con due sole ruote in presa. Per i passaggi su roccia o guadi più impegnativi, potete sollevarla di 50 mm sempre grazie alle sospensioni pneumatiche. Salendo, pardon, scendendo sulla GLA l’impressione è totalmente diversa.
ENDURO
Malgrado sia l’edizione limitata Enduro con un assetto rialzato di 43 mm e una specifica taratura delle sospensioni è la meno Suv del quintetto con un’impostazione nettamente più stradale, a partire proprio dalla posizione di guida, decisamente più bassa e distesa. La entry level della famiglia G è anche quella più a suo agio sul nastro asfaltato, grazie a un baricentro più basso, al peso inferiore e al carattere del suo 2.1 td da 136 Cv e 300 Nm di coppia e al doppia frizione 7G DCT ben accordato con il motore. Proprio il doppia frizione integra il sistema di trazione integrale 4Matic con un albero di uscita secondario che termina nella scatola ponte posteriore, in cui è integrata una frizione a lamelle a comando elettroidraulico. Questa versione meno evoluta se vogliamo della trazione integrale Mercedes basta comunque per trarvi d’impaccio nel fuoristrada leggero con una motricità soddisfacente anche sui fondi più impervi e sdrucciolevoli. Qualche lieve limite è ovviamente imposto dagli angoli di attacco e uscita che non permettono miracoli. Non a caso, la GLA è offerta anche a sola trazione anteriore.
GLE
E’ la volta delle due maxi Suv, le GLE 350d 4Matic in veste 5 porte e coupé. Sono entrambe equipaggiate con un potente 3.0 litri V6 td da 258 Cv e 620 Nm di coppia. Qui le capacità off road crescono nettamente, al pari degli ingombri e del prezzo. Se poi le equipaggiate con il pacchetto tecnico offroad che include il bloccaggio del differenziale centrale al 100% e la possibilità di innalzare l’ altezza libera da terra sino a 285 millimetri e la profondità di guado sino a 600 millimetri, potete affrontare davvero passaggi piuttosto impegnativi, come quelli rocciosi o sabbiosi del deserto spagnolo, ben protetti nel caso esageriate da rivestimenti rinforzati del sottoscocca. Lasciamo la Spagna ancora convinti che nel mondo reale la salita più ripida che molti di questi modelli affronteranno sarà probabilmente quella per accedere al garage, ma se vorrete metterli alla prova non si tireranno certo indietro. Senza dimenticare l’indiscutibile vantaggio della trazione integrale su ghiaccio e neve. La migliore del quintetto? Personalmente per capacità off road e doti stradali è stata la GLC a sorprendere maggiormente. Ha dimostrato notevoli doti di versatilità in tal senso, trovandosi a suo agio in ciascuna delle situazioni affrontate.
CLASSE G
E’ l’unica vera fuoristrada del quintetto con tanto di telaio a longheroni e traverse e tre bloccaggi del differenziale. Parliamo della Classe G, recentemente rinnovata, capostipite del’intera gamma “G” Mercedes e da 35 anni un‘autentica icona tra le fuoristrada più pure e dure. Quella da noi provata in Spagna è la 350d, equipaggiata con il 3,0 litri V6 da 245 Cv e 600 Nm di coppia. Su asfalto emergono tutti i limiti di un progetto così specialistico, con uno sterzo molto demoltiplicato e un confort ovviamente inferiore a tutte le compagne di viaggio. Ma appena lasciate strade e contesti “civili”, vedrete ben presto scomparire dal vostro specchietto retrovisore le altre compagne di viaggio, merito di una motricità e di una capacità fuoristradistica davvero superlativa. Al pari del prezzo dato che la Classe G parte da 93.449 euro necessari proprio per la 350d e arriva sino a ... 280.000 euro necessari per parcheggiare in garage la potente G 65 AMG da 630 Cv e 1000 Nm di coppia.
