Il testo definitivo del provvedimento con cui il Governo Monti stabilisce una nuova super tassa per le auto considerate di lusso ha confermato l'importo (20 euro per ogni kW di potenza eccedente) ma ha fissato il limite di esenzione a 185 kW (che corrisponde a 251 Cv). Questo spostamento verso l'alto ha ridotto il numero dei modelli che rientrano in questa fascia ed ha di fatto graziato numerose auto - berline, wagon e suv - dotate di motori turbodiesel 3 litri di ultima generazione con precise caratteristiche di eco-compatibilità (alcuni di questi propulsori rientrano già nelle future norme Euro 6) e che sarebbero state ingiustamente penalizzate.
Scomparsa dall'elenco delle auto incriminate anche l'unica versione della gamma Lancia Thema oltre il precedente limite dei 170 kW, mentre vi sono rimaste le 4 Jeep. Quella che il testo del provvedimento definisce "addizionale erariale" andrà ad impattare maggiormente sui modelli con elevata potenza, come le italiane Ferrari (da 3.060 a 6.000 euro), Maserati (da 2.180 a 2.920 euro) e Lamborghini (da 4.540 a 6.600 euro), ma anche le britanniche Aston Martin (da 2.560 a 3.900 euro), Jaguar (dai 72 euro della XJ a gasolio ai 3.800 euro delle versioni 5.0 R), Bentley (da 3.840 a 5.280 euro) e Rolls Royce (da 3.060 a 4.700 euro) e le tedesche Porsche (da 700 a 4.400 euro).
Rientrano nella categoria dei modelli di lusso anche suv come le Range Rover con motore a benzina 5.0 supercharged e con i diesel 3.0 e 4.4 di maggiore potenza, affiancate dalle Audi Q7 con motori 3.0, 4.2 e 6.0, le Bmw X5 e X6 con i propulsori più potenti, le Mercedes ML, R e GL nelle versioni 350, 350 CDI, 450 e 500, oltre alle Porsche Cayenne, la cui gamma spazia appunto da 220 a 368 kW (corrispondenti a un'addizionale tra 700 e 3.660 euro). Nel lungo elenco - più di 850 tra modelli e varianti - compaiono anche auto che sono frequentemente presenti nel parco aziendale delle company car per dirigenti o nel garage di liberi professionisti o imprenditori.