Una scocca riprogettata facendo largo ricorso ad acciai pregiati ad elevata resistenza ha permesso, unitamente all'impiego esteso di leghe leggere nella realizzazione dei motori, consistenti risparmi di peso su tutta la gamma (su certi modelli fino a 190 kg). La versione con motore Diesel biturbo pesa 150 kg meno di quella corrispondente appartenente alla serie precedente e dotata di motore 2,0 litri, rispetto alla quale, a parità di potenza, offre prestazioni più brillanti, minori consumi ed emissioni più contenute. Tutto questo rispettando standard più elevati sotto il profilo della sicurezza attiva e passiva
Gli allestimenti proposti sono tre, quello base denominato semplicemente Astra, quello intermedio, Innovation, già molto ricco, e quello top di gamma, Elective (oggetto della nostra prova), con dotazioni sofisticate e finiture particolarmente curate, anche sotto il profilo della qualità dei materiali, con accostamenti cromatici piuttosto formali che ben si adattano al carattere della vettura. Le molteplici regolazioni previste per sedile e volante consentono a tutti di impostare il layout ideale per la posizione di guida.
Le registrazioni del sedile del guidatore sono elettriche, mentre quelle del passeggero sono manuali. I sedili sono anche riscaldabili, ventilati e offrono addirittura anche l'opzione massaggio, in genere riservata a vetture di categoria superiore. I primi aspetti che colpiscono quando si avvia il motore sono la sua silenziosità e l'assenza di vibrazioni: anche dall'esterno è difficile capire immediatamente se si tratta di un Diesel o di un benzina, mentre al posto di guida solo la scala del contagiri tradisce la natura del motore.
La configurazione biturbo consente all'unità motrice, che ha una cilindrata di "soli" 1,6 litri, di offrire doti di ripresa e una souplesse di marcia pari o superiori a quelli che garantiva il precedente 2 litri, con vantaggi dal punto di vista dei consumi, delle emissioni e del peso, visto che il nuovo 1.6 interamente in lega d'allumino contribuisce in maniera determinante al considerevole risparmio di peso (circa 150 kg) della nuova Astra Sports Tourer rispetto al modello che l'ha preceduta. Questa cura dimagrante ha effetti positivi anche sulla dinamica del veicolo: l'assetto è mirato soprattutto al confort ma, pur non essendo da vettura sportiva, non ha sospensioni troppo cedevoli; anzi, in curva si apprezzano la tenuta di strada e la reattività ai comandi dello sterzo.
Sempre sotto il profilo dinamico è molto gradevole la gran coppia motrice ai bassi e ai medi regimi sviluppata dal motore già a partire dai 1.500 giri, che consente di non ricorrere troppo spesso all'ottimo cambio a sei rapporti. Solo nella parte alta del contagiri emerge la natura Diesel del motore, che comincia a essere meno vivace attorno ai 4.500 giri per "tagliare" poi con decisione attorno ai 4.800. Sotto il profilo dei prezzi, la versione di accesso, Astra, con motore a benzina, costa 18.600 euro, mentre la 1.6 biturbo ha un listino di 27.100 euro. Tra gli accessori di livello, il dispositivo Opel IntelliLink (schermo da 7" per l'allestimento intermedio, Elective, da 8" per quello top di gamma Innovation), che offre molteplici possibilità di scelta sotto il profilo dell'infotainment, ma anche i fari con tecnologia IntelliLux a matrice di led e, limitatamente alla versione Innovation, il sistema OnStar Opel, che permette di usufruire di un'ampia gamma di servizi, tra i quali anche le chiamate di emergenza, il soccorso stradale e il controllo a distanza mediante l'App MyOpel.