Giunta alla sua quinta generazione Audi lancia sul mercato la nuova A4 Avant. La neonata station wagon di Inglostadt si troverà a competere nuovamente con le sue rivali di sempre: Mercedes Classe C e Bmw Serie 3. Oggi però la competizione si fa sempre più serrata e per questo la Casa dei quattro anelli ha cambiato sostanzialmente un progetto già vincente nel 1995, anno della sua prima apparizione. Fuori nessuna rivoluzione. In sostanza linee e design non sono stati del tutto modificati: è facile riconoscere che ci troviamo di fronte ad una A4 poichè i “lineamenti” sono rimasti molto simili alla passata versione, pur essendo stati aggiornati in termini di stile e sportività.
Il frontale è molto più grintoso rispetto al precedente ed è completato dai gruppi ottici matrix led, con gli scenografici indicatori di direzione dinamici (sia anteriori che posteriori). Lunga 4,725 m, larga 1,842 ed alta 1,434 m la nuova A4 Avant non ha dimensioni ingombranti pur non togliendo spazio al bagagliaio che ora offre una capacità di 505 litri (prima erano 490) mentre, con i sedili abbassati, la capienza arriva a 1.510 litri. Interessante il dato del coefficiente aerodinamico che isulta essere il "best in class" con i soli 0,26 di Cx; degna di nota è anche la cura dimagrante a cui è stata sottoposta l’auto che ora pesa ben 120 kg in meno rispetto alla generazione precedente.
INTERNI
La prima vera sorpresa è stata entrare e scoprire il nuovo abitacolo, oggi fedele al nuovo trend stilistico proposto dalla Casa tedesca. Per questo motivo, prima di parlare del comportamento su strada, è doveroso soffermarci sugli interni perché il salto in avanti rispetto al passato è nuovamente notevole. Strumentazione, finiture, cura per i dettagli e materiali sono ora un punto di riferimento. Sulla plancia troviamo non una semplice strumentazione, bensì il sofisticatissimo sistema Audi Virtual Cockpit (optional), ovvero un cruscotto digitale da cui si e’ in grado di controllare tutti i parametri della vettura grazie al maxi display personalizzabile da 12,3 pollici. Sulla consolle spicca invece l’altro schermo da 8,3 pollici del sistema multimediale MMI di ultima generazione. Tante le novità sotto il cofano.
MOTORI
Molto ampia è la scelta dei propulsori anche se le varianti a benzina a listino saranno (per ora) solo due: accreditati della tecnologia TFSI saranno entrambi 2,0 litri e svilupperanno potenze di 190 e 256 Cv. Ovviamente, soprattutto in Italia, la benzina viene lasciata un po’ in disparte principalmente per i costi d’esercizio e i consumi non alla portata di tutti. Ecco però che il TFSI 256 Cv, una volta provato e sfruttato a pieno, fa venire un po’ di nostalgia del passato quando poter possedere un’auto del genere non era un miraggio come oggi. Discorso diverso per l’offerta a gasolio, qui, soprattutto per la grande domanda del mercato e per i volumi prodotti in questi 20 anni di successi. L’offerta è molto ampia: si parte dai sempreverdi 2.0 TDI da 150 o 190 cavalli, per poi passare ai più potenti 3,0 litri V6 nelle versioni da 218 o 272 Cv. Per quanto riguarda il tipo di trasmissione, oltre al classico cambio manuale a sei marce, si può scegliere il doppia frizione S-Tronic a sette rapporti, oggi disponibile anche per le versioni a trazione anteriore, oppure il convertitore di coppia Tiptronic a otto marce che rimane esclusiva della versione più potente V6 TDI da 272 Cv.