Nella seconda metà degli anni Ottanta la Nissan rivoluzionò il mondo dei pick-up all'europea introducendo il suo King Cab. Il concetto in sé non era una novità, dato su alcuni mercati particolari si era già visto qualcosa di analogo: in Italia, per esempio, nella seconda metà degli anni Quaranta la Lancia proponeva i suoi eleganti commerciali basati prima sull'Aurelia, quindi sull'Ardea e, dal 1954, sulla Appia, mentre negli States il fenomeno aveva portato nella seconda metà degli anni Cinquanta alla comparsa di pick-up derivati da grosse berline, come per esempio il Ford Ranchero (uno dei veicoli preferiti da Elvis Presley) o il Chevrolet El Camino. La Nissan ebbe il merito di intuire che ricavando un veicolo analogo da un telaio di 4x4 avrebbe creato una formula originale destinata al successo: già verso la fine degli anni Settanta il concetto era latente, ma si concretizzò definitivamente quando i pick-up della serie 720 lasciarono posto a quelli della serie D21.
Per questi ultimi la carrozzeria abbandonò le linee squadrate e spigolose divenne che avevano fino ad allora caratterizzato i pick-up Nissen e acquisirono sagome più attraenti e dai connotati sportivi, con frontale derivato da quello della Suv Pathfinder (Terrano I in Italia), dotazioni di optional da far invidia a una berlina (comprese colorazioni metallizzate e/o bicolori) e, per finire, anche una nuova nomenclatura per i tipi di carrozzeria, che vedevano il line up comprendere i consueti modelli regular e double cab affiancati dalla variante extended cab che assumeva il nome di King Cab. Il fenomeno ebbe presa in Italia, dove i veicoli immatricolati come autocarro consentivano di risparmiare qualcosa sotto il profilo delle tasse e dei balzelli, con il risultato che il King Cab (sigla che indicava la versione con cabina allungata) fu per anni in testa alle classifiche dei più venduti e aprì la strada alle versioni Navara, caratterizzate da allestimenti ricchi. Ovviamente, anche dal punto di vista della robustezza e del rapporto qualità prezzo si trattava di prodotti di livello, come testimonia il fatto che molti esemplari ultraventenni sono tutt'ora in uso.
MY2016
Con il modello 2016 del suo pick up Nissan è intenzionata a riaffermare, a livello europeo, questa leadership: attingendo a piene mani ai progetti dell'Alleanza (Renault- Nissan), ora propone due formule parallele anche sotto il profilo del telaio, con il modello a cabina allungata che ha sospensioni anteriori indipendenti e ponte posteriore rigido con balestre semiellittiche longitudinali e quello a doppia cabina che è invece equipaggiato, al retrotreno, di ponte rigido con puntoni di ancoraggio longitudinali, molle elicoidali e barra Panhard, soluzione più indicata a garantire confort di marcia. Come unità motrice è stato scelto il turbodiesel 2.3 dCi M9T, un quattro cilindri di origine Renault con distribuzione a 16 valvole di 2.298 cc disponibile sia nella versione da 120 kW (165 Cv) sia in quella con doppio turbocompressore da 140 kW (190 Cv).
Il motore è stato già venduto in oltre 300 mila unità sui commerciali "Master" ed è garantito per 5 anni o 160 mila chilometri. Ha distribuzione mossa da catena e, grazie a degli iniettori innovativi e a una camera di scoppio efficiente ha intervalli di manutenzione programmati a 40 mila chilometri o due anni. La gamma prevede due tipi di cambio, uno manuale a sei marce e uno automatico a sette rapporti (quest'ultimo mutuato dalla gamma Infiniti). La trazione ha un layout convenzionale, con ruote posteriori motrici, trazione integrale inseribile (anche con veicolo in movimento fino alla velocità di 100 km/h) e riduttore a comando elettrico che raddoppia il numero delle marce. Per il differenziale posteriore è prevista la possibilità di bloccaggio con comando elettrico. Come per tutti i commerciali della Casa nipponica, la garanzia è di 5 anni o 160 mila chilometri.
ANCHE KING CAB
Se per il nuovo modello a cabina doppia del Navara l'introduzione di accessori e tecnologie provenienti dal mondo degli Suv si poteva dare per sicuro, lo stesso non era scontato per la versione a cabina allungata, che è tradizionalmente quella con indirizzo più commerciale. Invece anche la gamma King Cab la Nissan prevede fin dall'origine la possibilità di equipaggiare il veicolo con la stessa gamma di accessori premium disponibili per la versione a cabina doppia, rispetto alla quale il King Cab vanta uno spazio a disposizione per il carico decisamente più lungo (misura 1,78 metri), anche se la portata è comunque di 1 tonnellata. Il King Cab ha cabina allungata, con porte posteriori apribili ad armadio e una panchetta posteriore dove possono trovare posto per brevi tragitti due bambini ma che può servire per riporre giacche, attrezzi borse e quant'altro debba essere rapidamente a portata di mano quando ci si sposta tanto per lavoro quanto per diporto.
Cabina a parte, la differenza fondamentale tra il King Cab e il Double Cab è costituita dalla sospensione posteriore: il King Cab conserva infatti le molle a balestra, anche se parecchio modificate rispetto a quelle della versione precedente, tanto nelle caratteristiche meccaniche quanto in quelle dimensionali, rispetto alle quali sono leggermente rialzate, pesano 7 chilogrammi in meno, aumentano del 3,1 per cento l'angolo di attacco posteriore e riducono il rumore nella marcia su strada. Inoltre, grazie a un passo più corto di 5 centimetri rispetto al passato, il nuovo King Cab ha un diametro di sterzata di 12,4 metri, ridotto di 1,4 metri rispetto alla generazione precedente. Sulla strada, le molle a balestra si rivelano un po' meno progressive rispetto a quelle elicoidali, ma sono state scelte poiché garantiscono una risposta della sospensione più costante ed omogenea nelle diverse condizioni di carico, senza ripercussioni di rilievo sulla tenuta di strada. Per il resto, le minori dimensioni dell'abitacolo rispetto al Double Cab facilitano il lavoro di tutti gli impianti, come per esempio il climatizzatore bi-zona, l'impianto di on board entertainment e via dicendo, che rendono la per permanenza a bordo del King Cab davvero gradevole.