Nella agguerrita partita che si gioca nel segmento delle Suv compatte, che a livello europeo nel 2015 valeva il 22% del fatturato della casa coreana, Hyundai cala un bel jolly con la nuova Tucson che manda in pensione la ix35 dopo solo un lustro di onorata carriera. E la nuova arrivata ha tutto per compiere un netto salto in avanti. A cominciare dal look grintoso e atletico, che grazie all’abile matita del designer italiano Nicola Danza mostra un corpo più muscoloso, con dimensioni maggiori in lunghezza e larghezza (rispettivamente 4.475 mm per 1.850 mm), ma al tempo stesso più filante, grazie alla minore altezza (1.645 mm).
LOOK
Al primo colpo d’occhio, infatti, la Tucson ha un aspetto aggressivo, soprattutto nel frontale caratterizzato da “spalle” larghe e dalla voluminosa griglia esagonale, che poi diventa filante con le linee tese e convergenti delle fiancate. Ma sotto l’abito c’è anche tanta sostanza, con la nuova piattaforma appositamente sviluppata per garantire agli automobilisti di cultura europea piacere di guida, non per niente molte sedute di test sono state eseguite sull’anello Nordschleife, sicurezza, con ampio utilizzo di acciai ad alta resistenza e l’Active Hoods che fa sollevare il cofano fino a 60 mm per attutire eventuali urti contro pedoni oltre a vari sistemi di ausilio alla guida (frenata di emergenza, Keeping Assist System per evitare cambi di corsia, Blind Spot Detection per controllare i “lati ciechi”, Speed Limit Information), e confort, con spazi interni che garantiscono una buona abitabilità anche ai passeggeri posteriori e ricca dotazione, tra cui sedili anteriori riscaldati e ventilati, apertura automatica portellone, assistenza al parcheggio, navigatore di ultima generazione con display da 8” antiriflesso, possibilità di connessioni con prese USB e AUX. Insomma, la nuova Tucson ha tutto per ampliare il proprio raggio di azione partendo dall’entry level per puntare fino al segmento alto di gamma.
MOTORI
Cinque le motorizzazioni disponibili, tutte Euro6. Due benzina, il 1.6 GDI a iniezione diretta da 132 Cv al quale si affianca la nuova versione turbo 1.6 T-GDI da 175 Cv con 265 Nm di coppia disponibile dai 1.500 ai 4.500 giri/min, accoppiata sia al cambio manuale a sei rapporti sia alla nuova trasmissione sequenziale doppia frizione a sette rapporti. Tre turbodiesel, con l’evoluto entry level 1.7 CRDi da 115 Cv, che dovrebbe fare la parte del leone e sarà disponibile esclusivamente con cambio manuale a sei rapporti e le due ruote motrici, e due 2,0 litri declinati con potenze da 136 Cv e 373 Nm a 1.500-2.500 giri/min e 185 Cv con 402 Nm a 1.750-2.750 giri/min.