Le suv urbane, cioè dalle dimensioni contenute e un design sportivo ma elegante, stanno trovando sempre più sostenitori e le Case si danno da fare per soddisfare la tendenza. Dopo le varie Nissan Juke, Opel Mokka, Renault Captur e quant’altro, è arrivata anche la Mazda CX-3, che si propone come “cadetta” della CX-5 di cui prosegue la filosofia tecnica. La nuova Mazda CX-3 è già disponibile nelle concessionarie della casa nipponica, con prezzi a partire da 18.800 euro (per la versione con motore 2,0 a benzina da 120 Cv con trazione anteriore nell’allestimento base, chiamato Essence).
Al top della gamma c’è la versione turbodiesel 1.5 da 105 Cv, a trazione integrale, che costa 26.750 euro. Le prime considerazioni che si impongono sul nuovo modello sono quelle sulla linea, sicuramente riuscita. L’insieme regala un’immagine di sportività non esasperata, che rende la CX-3 credibile in tutte le situazioni. Aspetto fondamentale è l’altezza contenuta (poco più di un metro e mezzo) in rapporto alla lunghezza (4,28 m) e alla larghezza (1,77 m). Il tutto con una personalità che pare sposare (efficacemente) elementi da coupé con altri da suv tout court.
La personalità del modello è poi completata da interventi stilistici che possono far ricordare le creazioni del guru del design Chris Bangle, da qualche anno uscito dal mondo dell’auto ma che negli Anni 80 e 90 caratterizzò appunto le sue auto con profili molto forti e incisivi. Appunto come sono le abbondanti ed efficaci modanature e nervature che danno personalità alla Mazda CX3 soprattutto nel frontale (in particolare raccordando il cofano con la mascherina) e nelle fiancate. Da sottolineare infine come la linea della Mazda CX3 tragga “importanza” dalla calandra perfettamente verticale nella sua vista laterale.
INTERNI
L’effetto accattivante nell’immagine esterna porta a salire in auto con piacere, anche se una volta accomodati è possibile che si ripensi con qualche perplessità alle constatazioni fatte sull’altezza contenuta. L’immediata sensazione è che ci sia tutto, e tutto sia realizzato con buona intelligenza e razionalità, in una chiave sobriamente sportiveggiante. Qualche dubbio lo solleva soltanto il pulsante di accensione e spegnimento, un po’ nascosto dietro il volante e le leve varie. Ma subito dopo la presenza di questo “tutto” può anche essere avvertita come un po’ incombente, nel senso si ha un inconscio desiderio di un po’ più di spazio. E per chi ha dimenticato, da tempo, le taglie small e medium la sensazione è accentuata dalla sagomatura del sedile che si fa un po’ sentire nei fianchi e nella schiena.
Ciò detto, va precisato – a scanso di equivoci – che la posizione di guida risulta ineccepibile ai fini della possibilità di guidare in scioltezza e di mantenere un buon controllo visivo della vettura. Ai posti dietro lo spazio per le gambe è in linea con quanto consentito dalla lunghezza di neanche 430 cm, ma il fatto che il divanetto non presenti una grande imbottitura crea una sensazione di maggior spazio. Da sottolineare che lo schienale è suddiviso in tre posti e abbattibile in due sezioni (60/40). Un effetto double face sui posti posteriori può averlo la linea di cintura alta della Mazda CX3.
Chi ama sentirsi isolato apprezzerà la soluzione adottata (che si accentua se si sceglie di dotare la vettura del pack Evolve, disponibile solo per le versioni Evolve, che prevede i vetri posteriori scuri); al contrario, chi ama la luce e la possibilità di osservare ciò che c’è attorno all’auto può rimanere un po’ scettico. Immediatamente positivo è il riscontro con la strumentazione e la plancia in generale, compreso tutto ciò che riguarda il navigatore, la scelta delle varie regolazioni, l’autoradio e via discorrendo. Anche nel primo approccio, l’intuibilità si dimostra buona e la collocazione dei comandi ergonomica. Il grosso delle regolazioni (come gli input al navigatore) viene dato attraverso la manopola posta accanto al sedile, sul tunnel centrale, dietro la leva del cambio. Si ruota la ghiera fino a “puntare” l’azione o il menu che si vuole avviare e si preme la manopola. Accanto ad essa pochi comandi subito individuati (per esempio per il navigatore) rendono fin da subito agevole il rapporto con il sistema. Ottimo si dimostra il funzionamento del navigatore, dalla logica semplice e comprensibile, sia nella grafica che nelle segnalazioni vocali.