Smart Vision EQ fortwo: la city car del futuro

Autonoma di Livello 5, connessa, elettrica, a ricarica induttiva e condivisa. La concept tedesca, nata per il car sharing, è un’interpretazione radicale della mobilità di domani.

Cresce la famiglia Mercedes EQ

Sin dal debutto al Salone di Parigi della divisione Mercedes EQ, dedicata alla propulsione a zero emissioni e alla mobilità del futuro, il brand smart aveva dato segnali di mirare a divenire uno dei capisaldi del nuovo brand. Una propensione ideale che, ora, diventa anche concreta, dato che in occasione del Salone di Francoforte (14-24 settembre) debutterà la concept smart Vision EQ fortwo.

Una nuova mobilità entro il 2030

Connessa, autonoma di Livello 5 (su di una scala da 1 a 5), condivisa e, ovviamente, elettrica. In sintesi, la massima espressione della strategia EQ. Una vettura futuristica, nata per il car sharing più estremo, vale a dire totalmente senza conducente. Una “visione” del futuro che, nei programmi della Stella, dovrebbe concretizzarsi entro il 2030 trasformando radicalmente il servizio Car2Go, nell’orbita della Stella, ed evolvendolo in chiave autonoma, così da divenire un sistema di trasporto concorrente del servizio pubblico.
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Addio volante e pedaliera

Secondo la smart, la fortwo autonoma si sposterà in una sorta di moto perpetuo da un passeggero all’altro, oppure coprirà automaticamente gli eventi con la maggiore concentrazione di pubblico o, ancora, permetterà la condivisione del viaggio tra più persone, riducendo drasticamente il traffico e la superficie di suolo pubblico occupata dalle vetture nelle fasi di non utilizzo. Quanto all’abitacolo dell’auto, il volante e la pedaliera sono superflui, la seduta dei passeggeri è unificata (separata da un semplice bracciolo a scomparsa) e la plancia risulta dominata da un display da 24 pollici in grado, analogamente a uno smartphone, di fornire tutte le opzioni per la vita di bordo.

Evolve la cellula Tridion

Caratterizzata da dimensioni pressoché identiche a una comune fortwo ED (Electric Drive), la city car del futuro sarà biposto, non eccederà i 2,69 metri di lunghezza e porterà al debutto una nuova interpretazione della cellula di sicurezza Tridion. Vale a dire l’esoscheletro in acciaio distintivo della produzione smart, destinato a evolvere in una conformazione sferica accompagnata da un tetto panoramico in vetro inclusivo del parabrezza e del lunotto. Una struttura trasparente senza soluzione di continuità, con le porte che si aprono verticalmente ruotando oltre l’assale posteriore. Porte che, oltretutto, possono fungere da display esterni, fornendo informazioni in tempo reale al pari del Black Panel da 44 pollici collocato frontalmente che, oltre a indicare lo stato di servizio dell’auto, visualizza i messaggi destinati agli altri utenti o ai pedoni. Tanta “comunicatività” si completa con i gruppi ottici forti di pannelli multifunzione a Led, in grado di riportare lo stato di ricarica, avvisi o allerte legate al traffico.

Batterie da 30 kWh

La Vision EQ fortwo si affida alla ricarica wireless, quindi di tipo induttivo, e viene alimentata da batterie al litio da 30 kWh. Obbedisce inoltre alla strategia V2G (Vehicle to Grid) che vede l’auto non solo ricevere, ma anche cedere energia alla rete in funzione del fabbisogno energetico dell’intero sistema di mobilità. Un passo verso il futuro.

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