17 September 2014

Renault la concept Eolab a Parigi

La Casa francese svela una nuova concept ....

Renault la concept eolab a parigi

Renault svela EOLAB, un prototipo che esplora le soluzioni per la riduzione del consumo e dichiara un valore di 1 l/100 km, pari a 22 g di emissioni di CO2 /km in ciclo misto NEDC. Per raggiungere un valore così basso, i progettisti hanno lavorato simultaneamente su tre fronti: alleggerimento, aerodinamica e tecnologia “Z.E. Hybrid”, che consente di viaggiare con “zero emissioni” nei tragitti quotidiani. Autentica vetrina dell’innovazione di Renault per l’ambiente, EOLAB integra numerosissime innovazioni tecnologiche, destinate ad essere progressivamente integrate nei veicoli della gamma. 

 

In breve:

- aerodinamica: un profilo disegnato per offrire meno resistenza possibile , equipaggiamenti mobili, come  uno spoiler attivo e dei flap laterali che si aprono come alettoni; 
 
- alleggerimento: una cura dimagrante di 400 kg rispetto ai veicoli del segmento B, in particolare grazie ad una scocca multimateriale che associa acciaio, alluminio e compositi, e un sorprendente tetto in magnesio di appena 4 kg. Questo alleggerimento costituisce un circolo virtuoso e ha permesso di ridurre le dimensioni, e quindi il costo degli organi del prototipo (motore, batteria, ruote, freni…) e di finanziare la scelta dei materiali più costosi; 
 
- tecnologia Z.E. Hybrid: compatta e accessibile, questa nuova soluzione ibrida ricaricabile assicura consumi a  livelli minimi e soprattutto una mobilità “zero emissioni” nei percorsi inferiori a 60 km e fino a 120 km/h. Nei prossimi anni, la tecnologia Z.E. Hybrid completerà la proposta elettrica “zero emissioni” di Renault. 
 
3 CILINDRI
Nel prototipo EOLAB, la componente "termica" della catena di trazione è composta da un piccolo motore 3 cilindri benzina, di 999 cm3 di cilindrata, che eroga una potenza di 57 kW (75 cv) e una coppia di 95 Nm. Si aggiunge a questo una trasmissione particolarmente innovativa senza frizione, basata su un cambio a tre rapporti, compatto ed economico, sufficiente per coprire tutte le fasce di velocità dell’auto. Si tratta di un notevole vantaggio rispetto alla maggior parte delle tecnologie ibride del mercato, che sono associate a trasmissioni tipo CVT (Continuous Variable Transmission) o DCT (Dual Clutch Transmission), nello stesso tempo voluminose, pesanti e onerose che, in quanto tali, non possono essere proposte su piccoli modelli economici.
 
Il fulcro del concetto si ritrova nell’alloggiamento della frizione, che accoglie un motore elettrico a magneti permanenti (tipo discoide a flusso assiale nel caso del prototipo). Compatto ed economico grazie ad una tecnologia di rottura, questo motore corrisponde all’esigenza di un supplemento di coppia, poiché è in grado di erogare una potenza istantanea di punta di 50 kW e di sviluppare una coppia di 200 Nm. Alimentato da una batteria di 6,7 kWh di potenza, si rivela ampiamente sufficiente per alimentare l’auto in modalità elettrica. 

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