15 February 2012

Pneumatici invernali 2012 Video

Tre Giulietta, la prima con gomme tutte invernali,la seconda tutte estive e la terza con catene montate su pneumatici estivi. Impressionanti le differenze negli spazi di frenata. Attenzione poi alla certificazione ISO per le catene.....

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E’ buona norma, a ogni cambio di stagione, togliere dal nostro guardaroba gli abiti usati sino a quel momento e sostituirli con altri più pesanti o leggeri a seconda delle temperature a cui andiamo incontro. Così come ci premuniamo noi,anche le nostre auto dovrebbero essere preparate ad affrontare i diversi climi “vestite” con pneumatici adeguati alle diverse stagioni.

 

E’ questo il tema centrale trattato nel corso dell’annuale incontro promosso da Assogomma, “Inverno in sicurezza”, tenutosi a Madonna di Campiglio. Nel corso di questo evento si sono eseguiti test molto interessanti che hanno evidenziato come l’uso di pneumatici invernali renda i nostri spostamenti in auto molto più sicuri anche in caso di condizioni estreme come ghiaccio o neve.

I dati raccolti nel corso dei test sono emblematici; prendiamo quello eseguito su tre Alfa Romeo Giulietta: la prima con gomme tutte invernali,la seconda tutte estive e la terza con catene montate su pneumatici estivi. Tutte dovevano affrontare una fermata di emergenza a 45 km/h su fondo innevato. I risultati decretano che l’auto con pneumatici invernali si ferma in soli 13 metri, quella “catenata”in 31 mentre quella con le sole gomme estive addirittura in 63 metri.

 

 

Winter Test in Austria

Solo due gomme invernali non bastano

Questi dati sono stati confermati anche dai successivi test condotti con ambulanze e SUV: gli pneumatici invernali trionfano sempre. Dobbiamo sottolineare che per essere a norma di legge bisogna essere provvisti (ove prescritto) di pneumatici invernali montati o catene a bordo,  per potere circolare in determinati tratti sia urbani che extraurbani. Purtroppo si è a norma, anche se si montano solo due gomme invernali sull’asse di trazione,ma questa è una scelta assai pericolosa che sconsigliamo vivamente perché anche una vettura non certo potente come  una Panda, con gomme invernali montate solo sull’asse anteriore, nell’affrontare una curva a 30 km/h  va in facilmente in sovrasterzo rendendosi così ingovernabile.

 

Come ha evidenziato il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti, nel corso del suo intervento, noi abbiamo la fortuna eseguire test in totale sicurezza, ma che purtroppo tanti automobilisti eseguono manovre azzardate (quelle che noi chiamiamo test…) nella loro quotidianità ignorando i potenziali pericoli che il freddo, le basse temperature, il ghiaccio e la neve nascondono durante l’inverno. Ricordiamo che si chiamano pneumatici invernali e non “da neve” perché sono gomme progettate per i mesi di freddo e, anche se non viviamo in alta montagna,la garanzia in termini di sicurezza è notevole.

Catene, attenzione alla norma

Il protrarsi delle condizioni meteorologiche sfavorevoli e con l’intensificarsi delle precipitazioni nevose uno dei problemi che preoccupano maggiormente gli automobilisti è quello della sicurezza durante la guida. Le catene da neve sono uno strumento utilissimo in grado di aiutare concretamente il guidatore in caso di neve e ghiaccio.

 

A volte però non è così semplice scegliere tra l’ampia gamma di prodotti disponibili sul mercato, sia per la poca dimestichezza che i consumatori hanno con l’acquisto di questo tipo di dispositivo (spesso effettuato in emergenza) sia per il fatto che –nonostante l’apparente semplicità delle catene da neve- il loro utilizzo può rivelarsi a volte più difficoltoso del previsto.

 

Per stabilire con chiarezza le principali caratteristiche viene in aiuto la norma UNI 11313:2010 “Veicoli stradali - Dispositivi supplementari di aderenza per pneumatici di autoveicoli di categoria M1, N1, O1, O2 - Requisiti di sicurezza e metodi di prova” che definisce le catene da neve “di qualità”.

 

La norma prevede ad esempio che gli elementi della catena a contatto con il battistrada devono avere forma tale da realizzare una buona presa sulla neve e sul ghiaccio senza pregiudicare il comportamento del veicolo sul bagnato. Le catene devono consentire un incremento di aderenza sia in senso longitudinale (spunti in salita, frenata) sia in senso trasversale (tenuta in curva), onde garantire al veicolo sicurezza nella marcia su strade innevate o ghiacciate.

 

Le catene “a norma” devono essere sottoposte a prove di resistenza alla trazione, all’usura e alla corrosione, a prove per verificarne l’aderenza al battistrada, il comportamento generale su strada e la reale efficacia nell’utilizzo. Le prove vengono effettuate sia in laboratorio che su strada (su fondo stradale ghiacciato e innevato).

 

La norma UNI si caratterizza per la severità delle prove a cui le catene devono essere sottoposte per essere certificate. In aggiunta, la norma, prevede che sia possibile certificare dispositivi di qualsiasi materiale (tessile piuttosto che plastico), a condizione che questo soddisfi le prestazioni richieste dalla norma UNI, in particolare relativamente alle caratteristiche di resistenza all'usura.

 

Attualmente i consumatori possono già trovare in commercio prodotti a norma UNI, riconoscibili perché sull’imballaggio riportano alcune informazioni, tra cui:

 

·       il numero della norma (UNI 11313)

 

·       il nome del produttore

 

·       la denominazione del tipo di catena

 

·       l’elenco delle misure dei pneumatici cui la catena è destinata.

 

Altre indicazioni specifiche - come ad esempio il limite dei 50 km orari  e comunque le regole generali da osservare durante l’impiego delle catene – devono essere riportate sul libretto di istruzione e montaggio che accompagna sempre questi prodotti.

 

La disciplina di legge delle catene da neve è stata recentemente regolata dal decreto 10 maggio 2011 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha stabilito che dal 1 aprile 2013 potranno essere commercializzate esclusivamente catene da neve contrassegnate con il marchio UNI. In alternativa i fabbricanti saranno tenuti a garantire - attraverso adeguati mezzi di attestazione - un livello di sicurezza, di affidabilità e di informazione dell’utilizzatore equivalenti a quelli previsti dalla norma UNI 11313.

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